Coda (astronomia): differenze tra le versioni
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Un caso particolare è quello della cosiddetta '''anticoda''', una piccola coda apparentemente puntata verso il [[Sole]]. Questo caso è relativamente raro e dura poco, in genere non oltre 1-2 giorni. Capita solo quando una cometa attraversa il piano orbitale della Terra, contiene molta polvere e in genere si trova all'interno dell'orbita della Terra, anche se quest'ultima condizione non è strettamente necessaria. |
Un caso particolare è quello della cosiddetta '''anticoda''', una piccola coda apparentemente puntata verso il [[Sole]]. Questo caso è relativamente raro e dura poco, in genere non oltre 1-2 giorni. Capita solo quando una cometa attraversa il piano orbitale della Terra, contiene molta polvere e in genere si trova all'interno dell'orbita della Terra, anche se quest'ultima condizione non è strettamente necessaria. |
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La coda delle comete si misura in gradi e minuti angolari d'arco. La coda delle comete è determinata dai fotoni solari, che esercitano una pressione (5 milionesimi di [[Pascal (unità di misura)|Pascal]] ad 1 [[Unità |
La coda delle comete si misura in gradi e minuti angolari d'arco. La coda delle comete è determinata dai fotoni solari, che esercitano una pressione (5 milionesimi di [[Pascal (unità di misura)|Pascal]] ad 1 [[Unità astronomica|UA]] dal Sole) sulle particelle della polvere ("pressione di radiazione"). A causa di questa pressione le piccole particelle si allontanano dal nucleo, a questo punto possono seguire due traiettorie: |
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*sincrone: le particelle rilasciate nello stesso istante formano curve poco accentuate |
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*sindinamiche: le particelle rilasciate in tempi diversi formano linee molto curve. |
*sindinamiche: le particelle rilasciate in tempi diversi formano linee molto curve. |
Versione delle 17:08, 27 set 2015
In Astronomia, la coda è il lungo strascico luminoso che segue la testa delle comete in direzione opposta a quella della stessa rispetto al Sole.
Le code delle comete possono essere di due tipi:
- le code composte da gas ionizzati (detta anche di Tipo I), che hanno una forma affusolata, spesso simile ad un ago, di colore bianco-bluastro dovuto alle righe d'emissione dei gas ionizzati;
- le code composte da polveri di dimensioni più o meno grandi (detta anche di Tipo II), che in generale hanno un colore giallastro dovuto alla riflessione della luce solare e la cui forma apparente dipende dall'orbita e dalla posizione della cometa rispetto alla Terra.
Se la posizione relativa della cometa rispetto alla Terra è tale che dal nostro pianeta la cometa è vista muoversi su un piano ortogonale rispetto alla direzione di vista, la coda di polveri avrà una forma a scimitarra. Altrimenti le due code saranno viste con una certa angolazione. Nel caso limite in cui la Terra si trovi a transitare nel piano orbitale della cometa, le due code apparirebbero sovrapposte ed entrambe con un aspetto rettilineo.
Un caso particolare è quello della cosiddetta anticoda, una piccola coda apparentemente puntata verso il Sole. Questo caso è relativamente raro e dura poco, in genere non oltre 1-2 giorni. Capita solo quando una cometa attraversa il piano orbitale della Terra, contiene molta polvere e in genere si trova all'interno dell'orbita della Terra, anche se quest'ultima condizione non è strettamente necessaria.
La coda delle comete si misura in gradi e minuti angolari d'arco. La coda delle comete è determinata dai fotoni solari, che esercitano una pressione (5 milionesimi di Pascal ad 1 UA dal Sole) sulle particelle della polvere ("pressione di radiazione"). A causa di questa pressione le piccole particelle si allontanano dal nucleo, a questo punto possono seguire due traiettorie:
- sincrone: le particelle rilasciate nello stesso istante formano curve poco accentuate
- sindinamiche: le particelle rilasciate in tempi diversi formano linee molto curve.
Coda gassosa (o Coda di tipo I)
Ioni e molecole della chioma e della coda gassosa assorbono energia elettromagnetica, che riemettono in forma di radiazione quantizzata, una parte di queste ricade nella luce visibile. Il fenomeno è detto "emissione di fluorescenza". Con lo stesso nome ci si riferisce alla reazione tra ioni e molecole, che danno origine a nuovi ioni che, "diseccitatisi", emettono nuovamente radiazioni anch'esse parzialmente visibili. L'emissione di fluorescenza è responsabile dello spettro a righe delle comete.
Particelle a maggiore emissione nel campo visibile | |||
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Molecole | nm | Ioni | nm |
CN | 399 | CO+ | 426 |
C3 | 406 | H3O+ | 700 |
CH | 435 | ||
C2 | 514 |
La coda gassosa (così come la testa della cometa) appare azzurrina, visto che le lunghezza d'onda da 388 a 514 nm, dall'estremo violetto, scendono al blu, fino al blu-verde.
Voci correlate
Altri progetti
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