Piroelettricità: differenze tra le versioni

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* la piroelettricità secondaria che si ottiene riscaldando il cristallo senza impedirne la dilatazione termica
* la piroelettricità secondaria che si ottiene riscaldando il cristallo senza impedirne la dilatazione termica


Esiste anche una piroelettricità inversa quando ad un cristallo si applica una [[differenza di potenziale]] si avrà una variazione di temperatura del cristallo stesso.
Esiste anche una piroelettricità inversa: quando ad un cristallo si applica una [[differenza di potenziale]] si avrà una variazione di temperatura del cristallo stesso.


Questo effetto si manifesta solo in cristalli che hanno una [[polarizzazione elettrica|polarizzazione]] permanente; la [[struttura cristallina]] predominante per questi materiali è quella delle [[perovskiti]].
Questo effetto si manifesta solo in cristalli che hanno una [[polarizzazione elettrica|polarizzazione]] permanente; la [[struttura cristallina]] predominante per questi materiali è quella delle [[perovskiti]].

Versione delle 18:56, 8 set 2015

La piroelettricità (o effetto piroelettrico) è l'effetto per cui si forma un temporaneo accumulo di cariche elettriche di segno opposto (e quindi di una differenza di potenziale) sulle facce opposte di certi cristalli in risposta ad un cambiamento di temperatura.

L'accumulo avviene su facce ortogonali rispetto ad un asse di simmetria noto come asse termico. La faccia che viene caricata positivamente viene chiamata "polo analogo", mentre la faccia opposta è detta "polo antilogo".

Tutti i cristalli che sono piroelettrici sono anche piezoelettrici, e alcuni sono ferroelettrici.

Esistono due tipi di piroelettricità:

  • la piroelettricità primaria che si ottiene riscaldando il cristallo impedendone però la dilatazione termica
  • la piroelettricità secondaria che si ottiene riscaldando il cristallo senza impedirne la dilatazione termica

Esiste anche una piroelettricità inversa: quando ad un cristallo si applica una differenza di potenziale si avrà una variazione di temperatura del cristallo stesso.

Questo effetto si manifesta solo in cristalli che hanno una polarizzazione permanente; la struttura cristallina predominante per questi materiali è quella delle perovskiti.

Il primo minerale in cui è stato osservato questo fenomeno, fin dall'antichità, è la tormalina.

Voci correlate

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