Risposta in frequenza: differenze tra le versioni

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In [[Analisi dei sistemi dinamici|teoria dei sistemi dinamici]], la '''risposta in frequenza''' o '''risposta armonica''' di un [[sistema dinamico]] è la descrizione della sua [[output|uscita]] (una funzione del tempo) utilizzando come variabile la [[frequenza]] invece che il tempo (ovvero nel [[dominio della frequenza]]). La descrizione in frequenza di un sistema dinamico, da un punto di vista matematico, avviene tramite il formalismo della [[rappresentazione spettrale dei segnali]].
In [[Analisi dei sistemi dinamici|teoria dei sistemi dinamici]], la '''risposta in frequenza''' o '''risposta armonica''' di un [[sistema dinamico]] è la descrizione della sua [[output|uscita]] (una funzione del tempo) utilizzando come variabile la [[frequenza]] invece che il tempo (ovvero nel [[dominio della frequenza]]). Da un punto di vista matematico la descrizione in frequenza di un sistema dinamico avviene tramite il formalismo della [[rappresentazione spettrale dei segnali]].


L'analisi in frequenza del comportamento di un sistema viene svolta molto spesso quando si ha a che fare con [[sistema dinamico lineare|sistemi lineari]] (in configurazione [[teoria della stabilità|stabile]]), i quali hanno la fondamentale proprietà di rispondere ad un input puramente sinusoidale con un'uscita della stessa frequenza, ovvero restituiscono la medesima sinusoide in ingresso sfasata e moltiplicata per un fattore scalare. Se il sistema è un [[sistema dinamico lineare stazionario]] (LTI) tale fattore moltiplicativo non varia nel tempo; per tale motivo la risposta in frequenza di sistemi LTI viene caratterizzata completamente dalla [[Risposta impulsiva|risposta all'impulso]], cioè dall'uscita del sistema quando in ingresso vi è un solo impulso che contiene tutte le frequenze, come un impulso a [[delta di Dirac]]. La risposta in frequenza è in tal caso esplicitata dalla [[funzione di trasferimento]] (definita come la [[trasformata di Laplace]] della risposta all'impulso a delta di Dirac.
L'analisi in frequenza del comportamento di un sistema viene svolta molto spesso quando si ha a che fare con [[sistema dinamico lineare|sistemi lineari]] (in configurazione [[teoria della stabilità|stabile]]), i quali hanno la fondamentale proprietà di rispondere ad un input puramente sinusoidale con un'uscita della stessa frequenza, ovvero restituiscono la medesima sinusoide in ingresso sfasata e moltiplicata per un fattore scalare. Se il sistema è un [[sistema dinamico lineare stazionario]] (LTI) tale fattore moltiplicativo non varia nel tempo; per tale motivo la risposta in frequenza di sistemi LTI viene caratterizzata completamente dalla [[Risposta impulsiva|risposta all'impulso]], cioè dall'uscita del sistema quando in ingresso vi è un solo impulso che contiene tutte le frequenze, generalmente un impulso a [[delta di Dirac]]. La risposta in frequenza è in tal caso esplicitata dalla [[funzione di trasferimento]] (definita come la [[trasformata di Laplace]] della risposta all'impulso a delta di Dirac).
<!--Non è stata invece sviluppata una teoria completa per i sistemi tempo-invarianti che non sono lineari.-->
<!--Non è stata invece sviluppata una teoria completa per i sistemi tempo-invarianti che non sono lineari.-->


In [[elettronica]] e telecomunicazioni la risposta in frequenza è un fattore di grande importanza, che caratterizza numerose applicazioni. Tra le applicazioni più comuni vi sono i [[Filtro (elettronica)|filtri]] elettrici, elettronici o ottici, circuiti in grado di elaborare il segnale privandolo di alcune sue componenti in frequenza, spesso per ripulirlo da disturbi. Sono detti filtri [[filtro passa basso|passa basso]], [[filtro passa banda|passa banda]] o [[filtro passa alto|passa alto]] grazie alla loro peculiarità di lasciar passare frequenza basse, intermedie o elevate. Nel caso di [[Filtro attivo|filtri attivi]], la risposta in frequenza si usa per progettare filtri con particolari caratteristiche. Infine, lo studio in frequenza è indispensabile nell'analisi e sintesi degli [[Amplificatore (elettronica)|amplificatori]] lineari e negli amplificatore a [[retroazione]].
In [[elettronica]] e telecomunicazioni sono molti i dispositivi utilizzati per produrre una particolare risposta in frequenza; tra le applicazioni più comuni vi sono i [[Filtro (elettronica)|filtri]] elettrici, elettronici o ottici. Si tratta di circuiti in grado di elaborare il segnale privandolo di alcune sue componenti in frequenza, spesso per ripulirlo da disturbi. Sono detti filtri [[filtro passa basso|passa basso]], [[filtro passa banda|passa banda]] o [[filtro passa alto|passa alto]] grazie alla loro peculiarità di lasciar passare frequenza basse, intermedie o elevate. Nel caso di [[Filtro attivo|filtri attivi]], la risposta in frequenza si usa per progettare filtri con particolari caratteristiche. Infine, lo studio in frequenza è indispensabile nell'analisi e sintesi degli [[Amplificatore (elettronica)|amplificatori]] lineari e negli amplificatore a [[retroazione]].


==Formalismo nel dominio delle frequenze==
==Formalismo nel dominio delle frequenze==
{{vedi anche|Rappresentazione spettrale dei segnali}}
{{vedi anche|Rappresentazione spettrale dei segnali}}
La determinazione della risposta [[dominio della frequenza|in frequenza]] ad un segnale periodico <math>s(t)</math> di forma qualsiasi si calcola a partire dallo sviluppo in [[serie di Fourier]] del segnale medesimo:
Sono stati sviluppati molti strumenti matematici che consentono di descrivere un segnale come sovrapposizione delle frequenze elementari che lo compongono. Nel caso si tratti di un segnale periodico <math>s(t)</math>, è possibile una scrittura in serie di potenze nota come sviluppo in [[serie di Fourier]] del segnale:


:<math>s(t)=A_0+\sum_{n=1}^\infty(A_n\cos (n \omega_0 t) +B_n \sin (n \omega_0 t))</math>
:<math>s(t)=A_0+\sum_{n=1}^\infty(A_n\cos (n \omega_0 t) +B_n \sin (n \omega_0 t))</math>
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:<math>B_n=\frac{2}{T}\int_{0}^T{s(t)\sin (n\omega_0t})dt</math>
:<math>B_n=\frac{2}{T}\int_{0}^T{s(t)\sin (n\omega_0t})dt</math>


Per segnali non periodici si deve ricorrere ad una [[trasformata integrale]], come la [[trasformata di Fourier]]. In molti testi l'analisi in frequenza è realizzata mediante l'utilizzo della [[trasformata di Laplace]], che rende possibile il superamento di alcune difficoltà matematiche che si presentano con la [[trasformata di Fourier]]. La trasformata di Laplace <math>L[f(t)]</math> di una funzione <math>f(t)</math> è:
Per segnali non periodici si deve ricorrere ad una [[trasformata integrale|rappresentazione integrale]]; tra le più comuni vi è la [[trasformata di Fourier]], anche se in molti testi si ricorre all'utilizzo della [[trasformata di Laplace]], che rende possibile il superamento di alcune difficoltà matematiche che si presentano con la trasformata di Fourier. La trasformata di Laplace <math>L[f(t)](s)</math> (nella variabile <math>s = i \omega</math>) di una funzione <math>f(t)</math> è:


:<math>L[f(t)]=F(s)=\int_{0}^{\infty}e^{-st}f(t)dt</math>
:<math>L[f(t)]=F(s)=\int_{0}^{\infty}e^{-st}f(t)dt</math>


In generale questo formalismo conduce a notevoli semplificazioni nei calcoli; infatti, nel [[dominio della frequenza]] a operazioni di natura infinitesimale su funzioni nel tempo corrispondono operazioni di tipo algebrico delle relative trasformate. Si procede poi al recupero della funzione nel tempo attraverso opportuna anti-trasformazione.
In generale questo formalismo conduce a notevoli semplificazioni nei calcoli; infatti, nel [[dominio della frequenza]] a operazioni come la [[convoluzione]], la [[derivata|derivazione]] o l'[[integrale|integrazione]] di funzioni nel tempo corrispondono operazioni di tipo algebrico tra le relative trasformate (rispettivamente il prodotto delle trasformate, la moltiplicazione per <math>s</math> e la divisione per <math>s</math>).


== Sistemi lineari ==
== Sistemi lineari ==
Definire la risposta in [[frequenza]] di un sistema consiste nello stabilire quale è la relazione fra ingresso e uscita nel [[dominio della frequenza]]. La risposta in uscita di un [[sistema dinamico lineare]] ha la stessa forma e la stessa frequenza del segnale d'entrata, ma vi si differenzia nell'ampiezza e nella fase: sollecitando una [[stabilità interna|configurazione stabile]] con una perturbazione periodica (un'oscillazione) il sistema si troverà in uno stato oscillante con la stessa frequenza ma con fase e ampiezza diverse da quelle dell'oscillazione in ingresso. In particolare, per un [[sistema dinamico lineare stazionario|sistema lineare stazionario]] la risposta in frequenza è data dalla [[funzione di trasferimento]].
I [[sistema dinamico lineare|sistemi lineari]] sono caratterizzati dal fatto che la loro risposta ad un segnale periodico in input con una certa frequenza ha la stessa forma e la stessa frequenza dell'input: sollecitando una [[stabilità interna|configurazione stabile]] con una perturbazione periodica il sistema si troverà in uno stato oscillante con la stessa frequenza ma con fase e ampiezza diverse da quelle dell'oscillazione in ingresso. Esplicitamente, dato un sistema lineare stabile, in cui il legame tra ingresso ed uscita è rappresentato da una [[equazione differenziale lineare]], applicando un segnale sinusoidale <math>x(t)=X_m \sin (\omega t)</math> di ampiezza <math>X_m</math> e frequenza <math>\omega</math> si ha che, dopo che è svanito il periodo transitorio, il segnale in uscita risulta sinusoidale e della stessa frequenza di quello d'ingresso, ovvero del tipo <math>y(t)=U_m \sin (\omega t+\phi)</math>. L'ampiezza <math>Y_m</math> e lo sfasamento <math>\phi</math> sono funzioni della frequenza. Il rapporto delle ampiezze <math>Y_m (\omega) / X_m (\omega)</math> è detto guadagno per la frequenza <math>\omega</math>.


Di particolare importanza sono i [[sistema dinamico lineare stazionario|sistemi lineari stazionari]], la cui la risposta non cambia nel tempo, e viene completamente descritta in frequenza dalla [[funzione di trasferimento]].
Nota la risposta del sistema a segnali sinusoidali di frequenza qualsiasi, è possibile risalire alla risposta ad un segnale periodico non sinusoidale. Dato un sistema lineare stabile, in cui il legame tra ingresso ed uscita è rappresentato da una [[equazione differenziale lineare]], applicando un segnale sinusoidale <math>x(t)=X_m \sin (\omega t)</math> di ampiezza <math>X_m</math> e frequenza <math>\omega</math> si ha che, dopo che è svanito il periodo transitorio, il segnale in uscita risulta sinusoidale e della stessa frequenza di quello d'ingresso, ovvero del tipo <math>y(t)=U_m \sin (\omega t+\phi)</math>. L'ampiezza <math>Y_m</math> e lo sfasamento <math>\phi</math> sono funzioni della frequenza. Il rapporto delle ampiezze <math>Y_m (\omega) / X_m (\omega)</math> è detto guadagno per la frequenza <math>\omega</math>.


=== Teorema della risposta armonica ===
=== Teorema della risposta armonica ===
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*[[Rappresentazione spettrale dei segnali]]
*[[Rappresentazione spettrale dei segnali]]
*[[Risposta impulsiva]]
*[[Risposta impulsiva]]
*[[Sistema dinamico lineare]]
*[[Sistema dinamico lineare stazionario]]
*[[Sistema dinamico lineare stazionario]]
*[[Trasformata di Laplace]]
*[[Trasformata di Laplace]]

Versione delle 21:30, 20 ago 2015

In teoria dei sistemi dinamici, la risposta in frequenza o risposta armonica di un sistema dinamico è la descrizione della sua uscita (una funzione del tempo) utilizzando come variabile la frequenza invece che il tempo (ovvero nel dominio della frequenza). Da un punto di vista matematico la descrizione in frequenza di un sistema dinamico avviene tramite il formalismo della rappresentazione spettrale dei segnali.

L'analisi in frequenza del comportamento di un sistema viene svolta molto spesso quando si ha a che fare con sistemi lineari (in configurazione stabile), i quali hanno la fondamentale proprietà di rispondere ad un input puramente sinusoidale con un'uscita della stessa frequenza, ovvero restituiscono la medesima sinusoide in ingresso sfasata e moltiplicata per un fattore scalare. Se il sistema è un sistema dinamico lineare stazionario (LTI) tale fattore moltiplicativo non varia nel tempo; per tale motivo la risposta in frequenza di sistemi LTI viene caratterizzata completamente dalla risposta all'impulso, cioè dall'uscita del sistema quando in ingresso vi è un solo impulso che contiene tutte le frequenze, generalmente un impulso a delta di Dirac. La risposta in frequenza è in tal caso esplicitata dalla funzione di trasferimento (definita come la trasformata di Laplace della risposta all'impulso a delta di Dirac).

In elettronica e telecomunicazioni sono molti i dispositivi utilizzati per produrre una particolare risposta in frequenza; tra le applicazioni più comuni vi sono i filtri elettrici, elettronici o ottici. Si tratta di circuiti in grado di elaborare il segnale privandolo di alcune sue componenti in frequenza, spesso per ripulirlo da disturbi. Sono detti filtri passa basso, passa banda o passa alto grazie alla loro peculiarità di lasciar passare frequenza basse, intermedie o elevate. Nel caso di filtri attivi, la risposta in frequenza si usa per progettare filtri con particolari caratteristiche. Infine, lo studio in frequenza è indispensabile nell'analisi e sintesi degli amplificatori lineari e negli amplificatore a retroazione.

Formalismo nel dominio delle frequenze

Lo stesso argomento in dettaglio: Rappresentazione spettrale dei segnali.

Sono stati sviluppati molti strumenti matematici che consentono di descrivere un segnale come sovrapposizione delle frequenze elementari che lo compongono. Nel caso si tratti di un segnale periodico , è possibile una scrittura in serie di potenze nota come sviluppo in serie di Fourier del segnale:

dove i valori di , e sono dati da:

Per segnali non periodici si deve ricorrere ad una rappresentazione integrale; tra le più comuni vi è la trasformata di Fourier, anche se in molti testi si ricorre all'utilizzo della trasformata di Laplace, che rende possibile il superamento di alcune difficoltà matematiche che si presentano con la trasformata di Fourier. La trasformata di Laplace (nella variabile ) di una funzione è:

In generale questo formalismo conduce a notevoli semplificazioni nei calcoli; infatti, nel dominio della frequenza a operazioni come la convoluzione, la derivazione o l'integrazione di funzioni nel tempo corrispondono operazioni di tipo algebrico tra le relative trasformate (rispettivamente il prodotto delle trasformate, la moltiplicazione per e la divisione per ).

Sistemi lineari

I sistemi lineari sono caratterizzati dal fatto che la loro risposta ad un segnale periodico in input con una certa frequenza ha la stessa forma e la stessa frequenza dell'input: sollecitando una configurazione stabile con una perturbazione periodica il sistema si troverà in uno stato oscillante con la stessa frequenza ma con fase e ampiezza diverse da quelle dell'oscillazione in ingresso. Esplicitamente, dato un sistema lineare stabile, in cui il legame tra ingresso ed uscita è rappresentato da una equazione differenziale lineare, applicando un segnale sinusoidale di ampiezza e frequenza si ha che, dopo che è svanito il periodo transitorio, il segnale in uscita risulta sinusoidale e della stessa frequenza di quello d'ingresso, ovvero del tipo . L'ampiezza e lo sfasamento sono funzioni della frequenza. Il rapporto delle ampiezze è detto guadagno per la frequenza .

Di particolare importanza sono i sistemi lineari stazionari, la cui la risposta non cambia nel tempo, e viene completamente descritta in frequenza dalla funzione di trasferimento.

Teorema della risposta armonica

Il teorema della risposta armonica afferma che un sistema lineare e stazionario, sollecitato da un ingresso sinuisoidale di pulsazione :

se asintoticamente stabile presenta a regime una risposta sinusoidale avente la stessa frequenza dell'eccitazione con ampiezza pari al modulo della risposta in frequenza e differenza di fase pari alla fase della risposta in frequenza:

dove è la fase.

Infatti, la trasformata di Laplace del segnale di ingresso è:

mentre l'uscita, a partire da uno stato nullo, ammette una trasformata del tipo:

I poli sono gli stessi della funzione di trasferimento più quelli corrispondenti al segnale in ingresso. Si nota antitrasformando che i primi corrispondono ad un termine transitorio mentre i secondi ad un termine permanente che, come si verificherà, è sinusoidale. Pertanto, la risposta si può scrivere come:

In cui e sono i residui dei poli relativi al segnale di ingresso:

La trasformata di Laplace soddisfa la relazione pertanto si può scrivere:

in cui si è posto . Una volta esaurito il transitorio si ottiene:

Pertanto il teorema è dimostrato.

Sistemi LTI

Lo stesso argomento in dettaglio: Funzione di trasferimento.

Detto un segnale in ingresso ad un sistema LTI e la sua risposta, l'equazione che governa il sistema può essere scritta come:

e la funzione di trasferimento è data da:

Si tratta della trasformata di Laplace della risposta impulsiva , ovvero:

La risposta impulsiva e quella in frequenza sono dunque una la trasformata dell'altra.

Esempio

Si consideri un circuito elettrico costituito da una resistenza ed una induttanza posti in serie. L'equazione che lo caratterizza è:

Effettuando la trasformata:

e risolvendo per , posto , risulta:

la cui antitrasformata è:

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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