Druidismo: differenze tra le versioni

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Disambiguazione – Se stai cercando informazioni sulla religione degli antichi Celti, vedi Druido.
Voce principale: Celtismo.
Un gruppo di druidi britannici alla cerimonia per la celebrazione del solstizio, Stonehenge

Il Druidismo o Celtismo è una religione neopagana.

Liturgia druidica

Cerimonia druidista, Stonehenge, Inghilterra
Rituale in onore del Sole, Yule

Feste e principi

Le cerimonie druidiche includono incontri in luoghi boscosi, tenuti solitamente una volta alla settimana, anche se molti gruppi si basano sul calendario lunare. Nelle cerimonie viene celebrata l'assunzione rituale degli spiriti (Scotch o Whiskey irlandese allungato con acqua) chiamati acqua della vita (uisce beatha), vengono intonati canti e recitati sermoni e possono essere ordinati nuovi sacerdoti.

I maggiori giorni sacri sono quelli in cui cadono i solstizi, gli equinozi e i festival (Sabbat). Possono essere allestite feste e banchetti con danze in cerchio e cantici. Non sono necessariamente collettivi, ognuno può festeggiare anche personalmente.

Un valore fondamentale è quello dell'ecologia, vista come unica via attraverso cui mantenere il legame naturale tra l'uomo e gli spiriti della natura, attraverso il rispetto e il mantenimento di quest'ultima.

La liturgia dell'ADF è considerabile più complessa di quella dell'RDNA, basata sulle teorie di Bonewits e sul modello di venerazione indo-europeo.

Feste druidiche assimilate dal Cristianesimo

Dall'antica religione celtica, le generazioni moderne hanno tratto molte feste e tradizioni: Samhain (Halloween), Yule il Natale per i Cristiani, Imbolc la Candelora, Oestara (Pasqua), Beltane (Calendimaggio), Lammas (circa Ferragosto). A Natale alcuni praticano, senza rendersene conto, tradizioni druidiche: l'albero di Natale ne è l'esempio più comune. Per i druidisti, gli alberi sono spiriti potenti, il Natale era originariamente una festa volta ad onorare gli spiriti degli alberi addobbando questi ultimi.

Concetto del divino

Il triskele druidico, rappresentante la Dea triplice

Gli dei principali sono la Madre Terra (spesso chiamata mia/nostra Madre), vista come personificazione delle realtà materiali e identificata con il concetto della Dea triplice; Béal, la personificazione delle realtà non materiali, e Dalon Ap Landu, il Signore dei Boschi. Ai primi due vengono solitamente associati la Terra e il Sole. Ma la cerchia delle divinità non si chiude qui. Il Druidismo si basa anche sulla credenza di spiriti e divinità della natura come:

  • Cernunnos, il Dio Cervo chiamato spesso anche Re Cervo;
  • Morrigan, la dea della guerra rappresentata sotto le spoglie di un corvo; lo stesso Piccolo-popolo
  • Lúg, il Dio della luce e di tutte le arti.
  • Arkan Sonney è un maialino e si dice che chi lo acchiappi trovi fortuna per tutta la vita. È anche conosciuto con il nome di Lucky piggy.
  • Banshee: al contrario di come spesso si pensa la banshee è un folletto socievole, femminile, divenuto però solitario per i dolori patiti.
  • Leanhuan Shee: un bellissimo spirito femminile Irlandese che vaga alla ricerca dell'amore degli uomini.

Tra le divinità druidiche ci sono anche animali come il lupo e il serpente, che non sono vere e proprie divinità ma incarnano simbolicamente degli spiriti della natura. Il serpente ad esempio è lo spirito della medicina, della salute, del mistero, della magia, ad esso si attribuisce conoscenze e saggezza.

Con l'arrivo del Cristianesimo divinità e simboli delle religioni pagane vennero spesso identificati in demoni infernali e simboli satanici. Il serpente è infatti uno dei principali simboli maligni nella visione cristiana. L'immagine della Madonna che calpesta la testa del serpente è esemplare della trasformazione avvenuta. Per divinità che non è stato possibile cancellare sono stati creati santi, primo tra tutti San Patrizio, nonché l'uso del trifoglio che si fa nella sua leggenda: originariamente usato per la triplice immagine della Dea diviene simbolo della Trinità.

Il sacerdozio

Il sacerdozio è generalmente suddiviso in tre fasi a cui si accede tramite iniziazione:

  • Bardo, il sacerdote di primo grado, ha conoscenze basilari sulla mitologia e la filosofia druidica.
  • Ovate (termine derivato da una erronea lettura del greco ουατες "vati"), il sacerdote di secondo grado, iniziato ai sacri misteri, nella religione antica dotato di profezia.
  • Druido, il terzo grado del sacerdozio si raggiunge quando un sacerdote diviene sufficientemente maturo e saggio da poter insegnare ad altri le proprie conoscenze.

Esistono tuttavia altri tipi di suddivisioni, a volte a sé stanti a volte integrate a quelle sopra citate. Ad esempio si può trovare la suddivisione in gilde in base alla differente specializzazione dei sacerdoti. Non si tratta di tessuti organizzati per il fatto che il Druidismo è una religione nata di recente. ADF ed altre organizzazioni stanno cercando, col tempo, di dare al Druidismo un assetto molto simile a quello delle religioni più diffuse, con clero ben definito e templi.

Il sacerdozio femminile

Tre sacerdotesse druidiche con le vesti marroni o verdi per affinità con la Madre Terra

Nel Druidismo la donna è molto rispettata. Il sacerdozio è aperto ad entrambi i sessi e mentre il sacerdote uomo viene chiamato druido, la donna è semplicemente sacerdotessa. In genere le donne celebrano i riti dedicati alla Dea e tutti i riti di fertilità e morte che scandiscono l'anno, ma quelli fondamentali per il Druidismo sono presieduti sia da sacerdotesse sia da druidi.

Sessualità mistica e rapporto con il Cristianesimo

Nella religione druidica ha grande importanza l'unione sessuale di uomo e donna, si ritiene che durante un rapporto sessuale si sprigioni enorme energia mistica, in quanto l'unione di uomo e donna simboleggia l'unione del Dio e della Dea, il principio maschile e quello femminile.
Questa sessualità mistica ha però un sicuro precedente, nella religione celtica originaria, solo limitatamente all'Irlanda e in riferimento alla congiunzione rituale del solo nuovo sovrano - o comunque capotribù - con un sostituto della dea-madre, probabilmente la propria stessa moglie o la promessa consorte. Non sembrano pertanto esistere prove intorno a forme di ierogamia praticate da druidi o elementi sacerdotali a essi riconducibili, né tantomeno ritualità sessuali patrimonio dell'intera popolazione. Il Cristianesimo, tendendo ad assimilare le vecchie credenze a culti demoniaci, ha in qualche modo mirato a una sovrapposizione delle festività, sostituendo le sue celebrazioni ai momenti di culto celtici, per avere la certezza che i fedeli cristiani non partecipassero ai riti della vecchia religione.
Più tardi, in particolare a partire dal XII sec., ogni eventuale rapporto sessuale rituale non poteva non apparire se non corrispondente a una lotta tra succube e demone, in cui la sacerdotessa era descritta come una donna che era stata sedotta dal maligno e costretta ad atti riprovevoli con il demonio stesso.
Con il tempo sono state assimilate anche altre divinità che non potevano essere cancellate.
Nel limite del possibile sono state assimilate a demoni preesistenti nella cultura cristiana.

Bibliografia

  • Philip Carr-Gomm, Riti e misteri dei druidi, Milano, Mondadori, 2000 (ISBN 88-04-48520-5)
  • Proinsias MacCana, La religione celtica nella letteratura irlandese e gallese in (a cura di) Sabatino Moscati, I Celti, Bompiani, Milano, 1991
  • Stuart Piggott, Il mistero dei druidi: sacri maghi dell'antichità, Newton Compton, Roma, 1982 e successive rist. (l'ult. ampio capitolo è dedicato al Druidismo)

Voci correlate

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