Mazzinianesimo: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 60: | Riga 60: | ||
*[[Emilio Maffei]] |
*[[Emilio Maffei]] |
||
*[[Goffredo Mameli]] |
*[[Goffredo Mameli]] |
||
*[[Vittore Marchi]] |
|||
*[[Giuseppe Mazzini]] |
*[[Giuseppe Mazzini]] |
||
*[[Agesilao Milano]] |
*[[Agesilao Milano]] |
Versione delle 19:24, 4 dic 2014
Il mazzinianesimo è una corrente di pensiero che appoggia le idee politiche di Giuseppe Mazzini, patriota, politico e filosofo italiano, ovvero la convinzione che la liberazione dell'Italia potesse avvenire solo attraverso la costituzione di uno Stato repubblicano unitario e che artefice del riscatto nazionale potesse essere solo il popolo animato da una profonda fede religiosa (una sorta di religione laica della Patria). Per Mazzini la vera Repubblica è il luogo dove la libertà e la giustizia si sarebbero realizzati per tutto il popolo.
Si ritiene che il grande merito storico di questo movimento, tutto sorretto ed animato dalla grande personalità del suo fondatore, sta nel fatto di avere contribuito in modo determinante alla diffusione dell'idea di nazione negli stati liberali e progressisti, nel ceto che aspirava alla libertà.
L'idea di libertà si congiunge nel pensiero di Mazzini indissolubilmente all'idea di "patria". Come afferma lo storico Rosario Romeo: «... il mazzinianesimo riuscì a realizzare, su scala nazionale, il primo movimento autenticamente democratico».
Il mazzinianesimo, però, non va considerato un semplice movimento irredentista, o nazionalista. Mazzini fa propria l'idea di nazione, ma auspica la convivenza pacifica fra i vari popoli. Egli infatti nel famoso trittico della rivoluzione francese, affianca, alla Libertà e all'Uguaglianza, a volte l'Associazione altre l'Umanità.
Il termine Fratellanza era di chiara origine cristiana, ed il Mazzini, pur apprezzandone il valore "comunitario", preferì sostituirlo con termini che oggi definiremmo più laici.
Non solo, parlare di Umanità ed Associazione, permetteva al Mazzini di contrastare la lotta di classe tipica del marxismo. Infatti, il movimento comunista, anche se agli inizi si inserì tra le dottrine "democratiche", fu subito visto dal Mazzini come "escludente", come il tentativo di una parte (il proletariato) di prevalere su un'altra (la borghesia).
Circa i rapporti con la religione, Mazzini non si definì mai ateo, anzi professò sempre il proprio credo nella "religione civile". Egli contestava ai comunisti il tentativo di cancellare dal cuore e dalla mente degli uomini non solo l'elemento trascendente, divino, ma anche il semplice "senso del dovere". Secondo il genovese, infatti, il Popolo non può progredire, non solo se non vive in piena libertà, ma anche se non fa proprio il "senso del dovere". Pur non considerando ideale il modello statunitense, anzi, accusandolo di accentuare l'individualismo e l'egoismo sociale, Mazzini apprezzava dello stesso la separazione Stato-Chiesa, accompagnata, però, da un forte senso civico-religioso e dal pieno rispetto delle libertà di opinione, comprese quelle religiose.
I mazziniani o "repubblicani" si possono, quindi, a pieno titolo definire "interclassisti" in campo sociale e "liberali" in materia di diritti umani. Se si volesse inserirli in più generali correnti di pensiero li si potrebbe definire "socio-liberali" o "democratici-sociali", addirittura "socialdemocratici", se nel corso del XX secolo molti partiti Social-Democratici, non fossero stati di ispirazione marxista.
Mazzinianesimo moderno
Il mazzinianesimo dei patrioti del Risorgimento italiano si salda al mazzinianesimo "moderno" che valorizza i motivi dell'opposizione al fascismo, della Resistenza, un convinto europeismo, la battaglia per i diritti umani in tutto il mondo, l'universalismo democratico, il rispetto per ogni credo religioso e la libertà di culto, ma rigorosamente separata dallo Stato e dall'esercizio dei suoi poteri.
Allo stesso tempo i valori del mazzinianesimo furono ripresi dal fascismo repubblicano, ed identificati nella presa di posizione antimonarchica e socialista del nuovo indirizzo politico fascista, espresso nel programma della Repubblica Sociale Italiana. Non a caso sulle banconote della RSI, comparivano figure del risorgimentalismo repubblicano come, tra le altre, lo stesso Mazzini e Mameli.
Nella storia contemporanea italiana vi sono o vi sono stati numerosi partiti politici che hanno dichiarato di richiamarsi all'eredità mazziniana, tra i quali anche il Partito Repubblicano Italiano; accanto al PRI (schierato con il centro-destra) è comparso più recentemente il Movimento Repubblicani Europei (schierato invece con il centro-sinistra). Al di là di questo è possibile considerare l'ideologia mazziniana come una di quelle che ispirararono la Costituzione repubblicana del 1948.
Voci correlate
- Giacinto Albini
- Mario Angeloni
- Publio Angeloni
- Massimo Arcamone
- Pietro Barsanti
- Giovanni Bovio
- Giulio Andrea Belloni
- Guido Bergamo
- Mario Bergamo
- Alfredo Bottai
- Cesare Briganti
- Pantaleo Carabellese
- Armando Casalini
- Ermenegildo Castiglioni
- Giuseppe Cavallotti
- Eugenio Chiesa
- Giuseppe Chiostergi
- Vincenzo Ciangaretti
- Arturo Codignola
- Giovanni Conti (senatore)
- Attilio Cuccurullo
- Attilio De Luigi
- Ugo Della Seta
- Beppino Disertori
- Lamberto Duranti
- Cipriano Facchinetti
- Arcangelo Ghisleri
- Terenzio Grandi
- Renato Imbriani
- Ugo La Malfa
- Armando Lodolini
- Emilio Maffei
- Goffredo Mameli
- Vittore Marchi
- Giuseppe Mazzini
- Agesilao Milano
- Guglielmo Miliocchi
- Ernesto Nathan
- Randolfo Pacciardi
- Vittorio Parmentola
- Giovanni Passannante
- Carlo Pisacane (patriota)
- Maurizio Quadrio
- Calimero Rampagni
- Oronzo Reale
- Bianca Rosa
- Aurelio Saffi
- Giovanni Spadolini
- Claudio Spinelli
- Enzo Paolo Tiberi
- Giuseppe Tramarollo
- Leo Valiani
- Raffaele Vita Foa
- Enrico Verondini
Collegamenti esterni