Tritono: differenze tra le versioni

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[[Image:Tryton.png|thumb|right|Una quarta aumentata Fa - Si]]
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Nella [[teoria musicale]] il '''tritono''' è l'[[intervallo (musica)|intervallo]] di ''quarta aumentata'' o ''quarta eccedente'' o "quinta diminuita": tra una [[nota]] e l'altra c'è una distanza di tre [[Tono (intervallo musicale)|toni]].
Nella [[teoria musicale]] il '''tritono''' è l'[[intervallo (musica)|intervallo]] di ''quarta aumentata'' o ''quarta eccedente'' o "quinta diminuita": tra una [[nota musicale|nota]] e l'altra c'è una distanza di tre [[Tono (intervallo musicale)|toni]].
Il tritono è anche la metà esatta di una [[Ottava (musica)|ottava]] e per questo, ripetendo ciclicamente dei tritoni, l'orecchio umano non risulta più in grado di capire se l'intervallo è ascendente o discendente, generando l'[[#Paradosso del tritono|omonimo paradosso]].
Il tritono è anche la metà esatta di una [[Ottava (musica)|ottava]] e per questo, ripetendo ciclicamente dei tritoni, l'orecchio umano non risulta più in grado di capire se l'intervallo è ascendente o discendente, generando l'[[#Paradosso del tritono|omonimo paradosso]].
Questo intervallo è una delle maggiori [[Consonanza e dissonanza|dissonanze]] della [[scala diatonica]], e durante il [[medioevo]] era chiamato ''diabolus in musica''.
Questo intervallo è una delle maggiori [[Consonanza e dissonanza|dissonanze]] della [[scala diatonica]], e durante il [[medioevo]] era chiamato ''diabolus in musica''.

Versione delle 05:10, 4 nov 2014

Una quarta aumentata Fa - Si

Nella teoria musicale il tritono è l'intervallo di quarta aumentata o quarta eccedente o "quinta diminuita": tra una nota e l'altra c'è una distanza di tre toni. Il tritono è anche la metà esatta di una ottava e per questo, ripetendo ciclicamente dei tritoni, l'orecchio umano non risulta più in grado di capire se l'intervallo è ascendente o discendente, generando l'omonimo paradosso. Questo intervallo è una delle maggiori dissonanze della scala diatonica, e durante il medioevo era chiamato diabolus in musica. Il suono del tritono tende fortemente verso la risoluzione a gradi vicini.

Sostituzione di tritono

Nella musica jazz la sostituzione di tritono consiste nel sostituire, normalmente nell'ambito di una progressione ii-V-I, un accordo di settima di dominante (che può anche comparire con la quinta e/o la nona alterate) con un altro accordo di settima avente la tonica distante tre toni dalla tonica dell'accordo precedente.

Per esempio in Do maggiore l'accordo di dominante è il Sol7, che può essere sostituito dal suo tritono Re♭7.

Le ragioni alla base di questa sostituzione sono diverse:

  • La principale sta nell'osservare che i due accordi hanno la stessa terza e settima, ma in ordine inverso (nell'esempio Sol-Si-Re-Fa e Re♭-Fa-La♭-Si) e il terzo e il settimo grado di un accordo sono considerati molto caratterizzanti.
  • La fondamentale e la quinta nell'accordo sostituito (nell'esempio, Sol e Re) sono rispettivamente la quarta aumentata e la nona bemolle dell'accordo di rimpiazzo, e la stessa relazione, vale per la fondamentale e la quinta di quest'ultimo rispetto al precedente.
  • Se uno dei due accordi è alterato (con quinta e nona aumentate o con quinta aumentata e nona bemolle) si può usare – melodicamente – la stessa scala (lidia aumentata) su entrambi gli accordi, ad esempio:
Scala Lidia Aumentata Sol7alt.(+5+9) Re♭7
Si 3 ♭7
Do♯ +4 (♭5) tonica
Re♯ +5 9
Mi♯ (Fa) ♭7 3
Fa♯♯ (Sol) tonica +4 (♭5)
Sol♯ ♭9 5
La♯ 9 6 (13)
  • La sostituzione nella cellula II-V-I permette al basso di eseguire la progressione Re-Re♭-Do ad intervalli discendenti di un semitono, che è molto comune.

Questa sostituzione è diventata così frequente nel jazz moderno che viene spesso effettuata anche su accordi di dominante che non compaiono nel contesto di una progressione II-V-I.

Paradosso del tritono

Il paradosso del tritono è un fenomeno studiato dalla psicologa Diana Deutsch nel 1986. Consiste nell'emissione di due note che distano di un tritono equivalente a mezza ottava. Questa ripetizione ciclica inganna l'orecchio anche di musicisti esperti che non riconoscono se la sequenza è ascendente o discendente. Esistono anche altri tipi di illusioni uditive studiate da Diane Deutsch come la Scala Shepard o altre[1].

Note

Voci correlate

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