Staurozoa: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto nome e categoria
Riga 35: Riga 35:
{{Portale|animali}}
{{Portale|animali}}


[[Categoria:Staurozoa]
[[Categoria:Staurozoa]]

Versione delle 00:45, 30 ott 2014

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Staurozoa

Illustrazione di varie forme di stauromeduse in una tavola di Haeckel.
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Radiata
Phylum Cnidaria
Classe Staurozoa'

Marques and Collins, 2004

Ordini

'Staurozoa è una classe di celenterati del phylum Cnidaria. Di fatto, le Staurozoa rappresentano la classe accettata più recente fra gli cnidari [1], creato per sistemare le stauromeduse che per morfologia o analisi filogenetica non potevano essere attribuite agli scifozoi assieme al vicino gruppo di meduse Conulatae, ormai estinto. In termini di specie viventi, le meduse della classe Staurozoa sono in tutto e per tutto equivalenti alle stauromeduse [2].

Anatomia

Le Staurozoa sono meduse sessili peduncolate ottenute dalla modificazione dell’esombrella. Vivono capovolte, in forma bentonica, litoranee ed epifitiche (ancorate alla vegetazione sommersa). L’ombrella caliciforme presenta 8 ciuffi marginali di tentacoli, ricchi di cnidociti e cellule mucipare tra le quali sono allocati i ropali, gli organi sensori.

Una tale forma peculiare si ottiene dallo sviluppo di una minutissima larva vermiforme priva di ciglia, sostituente la planula e che si moltiplica per gemmazione dando luogo ad altre larve. Una volta fissate al substrato, le larve assumono forma polipoide, che poi si trasforma a mo’ di ombrella.

Note

  1. ^ Marques, A.C. & Collins, A.G., Cladistic analysis of Medusozoa and cnidarian evolution, in Invertebrate Biology, vol. 123, n. 1, 2004.
  2. ^ (EN) Daly, M. et al., The phylum Cnidaria: A review of phylogenetic patterns and diversity 300 years after Linnaeus, in Zootaxa, vol. 1668, 2007, p. 171.

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Animali: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di animali