Staurozoa: differenze tra le versioni
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Versione delle 00:45, 30 ott 2014
Staurozoa | |
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Illustrazione di varie forme di stauromeduse in una tavola di Haeckel. | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Radiata |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Staurozoa' Marques and Collins, 2004 |
Ordini | |
'Staurozoa è una classe di celenterati del phylum Cnidaria. Di fatto, le Staurozoa rappresentano la classe accettata più recente fra gli cnidari [1], creato per sistemare le stauromeduse che per morfologia o analisi filogenetica non potevano essere attribuite agli scifozoi assieme al vicino gruppo di meduse Conulatae, ormai estinto. In termini di specie viventi, le meduse della classe Staurozoa sono in tutto e per tutto equivalenti alle stauromeduse [2].
Anatomia
Le Staurozoa sono meduse sessili peduncolate ottenute dalla modificazione dell’esombrella. Vivono capovolte, in forma bentonica, litoranee ed epifitiche (ancorate alla vegetazione sommersa). L’ombrella caliciforme presenta 8 ciuffi marginali di tentacoli, ricchi di cnidociti e cellule mucipare tra le quali sono allocati i ropali, gli organi sensori.
Una tale forma peculiare si ottiene dallo sviluppo di una minutissima larva vermiforme priva di ciglia, sostituente la planula e che si moltiplica per gemmazione dando luogo ad altre larve. Una volta fissate al substrato, le larve assumono forma polipoide, che poi si trasforma a mo’ di ombrella.
Note
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Staurozoa
- Wikispecies contiene informazioni su Staurozoa
Collegamenti esterni
- (EN) Collins, Allen G. (2014), Staurozoa, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- (EN) 718921 ITIS Standard Report Page: Staurozoa , in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 29 ottobre 2014.