Michail Aleksandrovič Romanov: differenze tra le versioni

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Michele II
Granduca Michele di Russia
Imperatore e autocrate di tutte le Russie
Stemma
Stemma
In carica15 marzo 1917 - 16 marzo 1917
IncoronazioneMai incoronato, rinunciò alla corona
PredecessoreNicola II
SuccessoreNessuno
Nome completoMichail Aleksandrovič Romanov
NascitaPalazzo Aničkov, San Pietroburgo, 28 novembre 1878
MortePerm', Russia, 12 giugno 1918
Casa realeRomanov
PadreAlessandro III
MadreDagmar di Danimarca
ConsorteNatal'ja Sergeevna Šeremetevskaja

Michail Aleksandrovič Romanov, in russo Михаи́л Александрович Рома́нов? (San Pietroburgo, 28 novembre 1878Perm', 12 giugno 1918), era fratello minore dello zar Nicola II di Russia. Nicola abdicò in favore di Michele il 2 marzo (calendario giuliano) - 15 marzo nel calendario gregoriano - 1917. Un giorno dopo Michele firmò un manifesto di rinuncia preparato dal governo rivoluzionario russo.

Famiglia

Michele era il penultimo figlio dello zar Alessandro III e di Dagmar di Danimarca. I suoi nonni paterni erano Alessandro II di Russia e la sua prima moglie Maria Aleksandrovna, mentre i suoi nonni materni erano Cristiano IX di Danimarca e Luisa d'Assia-Kassel.

Michele era un fratello minore di Nicola II di Russia, del Granduca Alessandro Aleksandrovič di Russia, del Granduca Giorgio e della Granduchessa Ksenija Aleksandrovna di Russia. Era anche fratello maggiore della Granduchessa Ol'ga Aleksandrovna di Russia.

Matrimonio e carriera

Michele avviò una relazione con Natal'ja Sergeevna Šeremetevskaja coniugata Wulffert, una giovane borghese già divorziata due volte. Il loro unico figlio nacque nel 1910 e fu chiamato Giorgio, come il fratello maggiore del padre. La coppia si sposò in segreto il 30 ottobre 1912 a Vienna. A Natalia non fu concesso il titolo di "granduchessa".

Nicola II più tardi concesse a Natalia e a suo figlio i titoli di Contessa Brasova e di Conte Brasov, e legittimò Giorgio, benché non avesse alcun diritto al trono. Il Conte Brasov morì in un incidente automobilistico il 22 luglio 1931. Il 28 luglio 1935, fu conferito alla contessa Brasova il titolo di Sua Altezza Serenissima (HSH) Principessa Romanovskaja-Brasova dal granduca Kirill Vladimirovič di Russia, pretendente al trono russo.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, Michele chiese allo zar Nicola II il permesso di tornare in Russia e di entrare nell'esercito, con l'accordo che anche sua moglie e suo figlio sarebbero venuti. Tornò a casa come generale russo, e comandò la Divisione Selvaggia, formata da ceceni e daghestani.

Erede al trono

Alla sua nascita suo nonno paterno Alessandro II era ancora l'imperatore di Russia. Michele era quarto nella coda di successione al trono, dopo suo padre e i suoi fratelli maggiori Nicola e Giorgio. Il suo altro fratello maggiore Alessandro era già morto.

Alessandro II fu quindi assassinato da Ignacy Hryniewiecki della Narodnaja Volja il 13 marzo 1881. Alessandro III, il padre di Michele, gli succedette sul trono. Michele a questo punto era terzo nell'ordine di successione.

Alessandro III morì il 1º novembre 1894. Nicola II diventò zar di Russia mentre Giorgio era suo erede designato. Michele era perciò a quel punto secondo nell'ordine di successione.

Giorgio soffriva di cattiva salute e morì di tubercolosi il 9 agosto 1899. Michele perciò diventò l'erede designato di Nicola II. Era considerato probabile che diventasse in futuro zar di Russia, in quanto Nicola II e la sua consorte zarina Aleksandra Fëdorovna d'Assia avevano quattro figlie che non potevano salire al trono qualora vi fosse stato un Romanov di sesso maschile.

Michele seguitò a essere erede designato fino al 12 agosto 1904 quando lo zarevič Aleksej Nikolaevič di Russia nacque e diventò l'erede legittimo di suo padre, Nicola. Michele diventò a quel punto di nuovo secondo nell'ordine di successione al trono e conservò tale stato per il resto del regno di Nicola II.

Michele durante la Rivoluzione

Il 2 marzo (calendario giuliano) — 15 marzo nel calendario gregoriano — 1917 lo Zar Nicola II, sotto pressione del governo rivoluzionario, abdicò alle 3:05 di pomeriggio in favore di suo figlio Aleksej.

Dato che Aleksej non era adulto ed era in cattiva salute, ciò avrebbe implicato una reggenza, probabilmente assicurata da sua madre, assai odiata nel paese. Questa soluzione fu giudicata inaccettabile da parte del governo russo che operò positivamente per un'abdicazione completa dello zar e della sua famiglia stretta alle 11:15 di quella sera.

Nella seconda abdicazione, firmata alle 11:15 ma segnata come avvenuta alle 3:05, l'ora di quella originale, Nicola annunciò:

«Consegniamo la nostra eredità a nostro fratello, il Granduca Michail Aleksandrovič e gli diamo la nostra benedizione per la sua ascesa al trono».

L'abdicazione fu controfirmata dal ministro della corte imperiale, Conte Freedericksz.

L'ascesa di Michele fu accettata dai conservatori nel governo guidato dal primo ministro principe Georgij L'vov ma il procuratore generale Aleksandr Kerenskij minacciò una rivolta se l'esito fosse stato quello indicato. Con due avvocati preparò un manifesto di rinuncia da fare firmare Michele: cosa che avvenne il giorno seguente (3 marzo — 16 marzo 1917). Il manifesto non parlava di rinuncia al trono ma pose precise condizioni circa la sua accettazione. Dichiarava:

«Sono fermamente determinato ad assumere il potere supremo solo se tale è la volontà del nostro grande popolo, che deve ora, con suffragio universale e attraverso i rappresentanti dell'Assemblea Costituente, stabilire una forma di governo e nuove leggi fondamentali dello stato russo».

Alcune speranze che Michele potesse assumere il trono dopo le elezioni della Duma sono state distrutte dagli eventi successivi. La sua rinuncia al trono, anche se condizionata, segnò la fine del regime zarista in Russia. Dato che non governò, né fu incoronato, e dato che regnò per meno di un giorno, suo fratello Nicola II è considerato l'ultimo vero zar.

Assassinio

Le fonti archivistiche migliori[quali ? migliori secondo chi ?], in Russia e altrove, sembrano indicare che il 12 giugno 1918 a Michele fosse ordinato da un gruppo di uomini di lasciare l'albergo a Perm' dove viveva. Poi col suo segretario furono portati in macchina in periferia dove furono uccisi entrambi a colpi d'arma da fuoco e i loro corpi bruciati.

Secondo la versione fornita dai sovietici, quegli uomini erano lavoratori locali che odiavano il regime zarista ed erano infastiditi dalla vita lussuosa di Michele. I documenti, però, mostrano che l'ordine di giustiziarlo fu impartito dalla Čeka di Perm'.[senza fonte]

Onorificenze

Onorificenze russe

Cavaliere dell'Ordine di Sant'Andrea - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di IV Classe dell'Ordine di San Vladimiro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di IV Classe con spade dell'Ordine di San Vladimiro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Sant'Alexander Nevsky - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine di Sant'Anna - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine di San Stanislao - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine del Crisantemo (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce con corona dell'Ordine al Merito di Pietro Federico Luigi (Granducato di Oldenburg) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria (Impero austro-ungarico) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Impero tedesco) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Commendatore dell'Ordine Reale di Hohenzollern (Impero tedesco) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine del Cristo (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine Militare di San Benedetto d'Avis (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'Oro dell'Ordine del Salvatore (Regno di Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Casata Reale di Chakri (Thailandia) - nastrino per uniforme ordinaria

Altri progetti

Collegamenti esterni

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