Grammatica libera dal contesto: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Giorgio Ausiello, Fabrizio D'Amore, Giorgio Gambosi|titolo=Linguaggi modelli complessità|editore=Franco Angeli Editore|città=Milano|anno=2003|id=ISBN 88-464-4470-1}}
*{{cita libro|autore=Giorgio Ausiello, Fabrizio D'Amore, Giorgio Gambosi|titolo=Linguaggi modelli complessità|editore=Franco Angeli Editore|città=Milano|anno=2003|isbn=88-464-4470-1}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 06:19, 18 ago 2014

In informatica e in linguistica, una grammatica context-free (o libera dal contesto, CFG o non contestuale) è una grammatica formale in cui ogni regola sintattica è espressa sotto forma di derivazione di un simbolo a sinistra a partire da uno o più simboli a destra. Ciò può essere espresso con due simbolismi equivalenti (nel seguito verrà utilizzato il secondo simbolismo):

V ::= w
V → w

dove V è un simbolo non terminale e w è una sequenza di simboli terminali e non terminali. Il termine "context-free" (libera dal contesto) si riferisce al fatto che il simbolo non terminale V può sempre essere sostituito da w, indipendentemente dai simboli che lo precedono o lo seguono. Un linguaggio formale si dice context-free se esiste una grammatica context-free che lo genera.

Le grammatiche context-free sono abbastanza potenti da descrivere la sintassi della maggior parte dei linguaggi di programmazione; al tempo stesso, sono abbastanza semplici da consentire un parsing molto efficiente.

La notazione formale di Backus-Naur (BNF) è la sintassi più comunemente usata per descrivere grammatiche context-free.

Non tutti i linguaggi formali sono context-free — un conosciuto controesempio è il seguente .

Questo particolare linguaggio può essere generato da una grammatica di parsing di espressione, un formalismo relativamente nuovo seguito particolarmente dai linguaggi di programmazione.

Definizione formale

Come una grammatica formale, una grammatica context-free può essere definita come una quadrupla:

dove

  • è un insieme finito di simboli non terminali
  • è un insieme finito di simboli terminali
  • è un insieme finito di regole di produzione (o derivazione)
  • è un elemento di , il quale determina il simbolo di partenza non terminale
  • gli elementi di sono nella forma

Bibliografia

  • Giorgio Ausiello, Fabrizio D'Amore, Giorgio Gambosi, Linguaggi modelli complessità, Milano, Franco Angeli Editore, 2003, ISBN 88-464-4470-1.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Teoria degli automi: linguaggi formali e grammatiche formali
Gerarchia di Chomsky Grammatica formale Linguaggio Automa minimo
Tipo-0 (illimitato) Ricorsivamente enumerabile Macchina di Turing
(illimitato) Ricorsivo Decider
Tipo-1 Dipendente dal contesto Dipendente dal contesto Automa lineare
Tipo-2 Libera dal contesto Libero dal contesto Automa a pila ND
Tipo-3 Regolare Regolare A stati finiti
Ciascuna categoria di linguaggio o grammatica è un sottoinsieme proprio della categoria immediatamente sovrastante.
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