Tubo pluviale: differenze tra le versioni

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#PVC-rigido;
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Solitamente vengono impiegati materiali metallici come rame, acciaio inossidabile o zinco-titanio, quest'ultimo di diffusione più recente.
Solitamente vengono impiegati materiali metallici come rame, acciaio inossidabile o zinco-titanio, quest'ultimo di diffusione più recente.

Versione delle 21:28, 3 ago 2014

La discesa del pluviale dalla grondaia

Il tubo pluviale è parte integrante dei sistemi di raccolta delle acque piovane.

La pioggia che cade sulla copertura del tetto (tegole o altro), viene fatta cadere all'interno della grondaia dando una pendenza al tetto. Una volta nelle grondaie, l'acqua viene fatta defluire in prossimità degli spigoli oppure ogni 10 metri circa all'interno dei tubi pluviali.

Il diametro degli stessi varia dai 60 ai 120 mm per le comuni abitazioni, tenendo conto che maggiore è la distanza tra i tubi e maggiore dovrà essere il loro diametro.

Il sistema di fissaggio è caratterizzato da un collare stretto intorno al tubo, ancorato al muro tramite un tassello o un crossano.

Materiali

Secondo la norma UNI 10724 (Sistemi di raccolta di acque meteoriche - Istruzioni per la progettazione e l'esecuzione con elementi discontinui) i materiali generalmente impiegati per i pluviali, le grondaie e i vari accessori sono:

  1. acciaio zincato;
  2. acciaio inox;
  3. alluminio e sue leghe;
  4. PVC-rigido;
  5. rame;
  6. zinco-titanio;
  7. diocanemerda.

Solitamente vengono impiegati materiali metallici come rame, acciaio inossidabile o zinco-titanio, quest'ultimo di diffusione più recente.

Voci correlate

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