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'''Aşgabat''' ([[lingua turkmena|turk.]] ''città amabile'', [[lingua persiana|pers.]] ''عشق آباد'', [[lingua russa|rus.]] ''Ашхаба́д'' / ''Ašchabàd'') è la [[capitale (città)|capitale]] e la città più popolosa del [[Turkmenistan]]. |
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La prima menzione scritta della città di Aşgabat risale ad una tavoletta dell'epoca della popolazione dei [[Parti]] nella quale si elogiava la bontà del vino della zona. La città era un piccolo centro dell'impero dei parti la cui capitale era [[Nisa (città)|Nisa]] (le rovine si trovano ad una decina di km). Nel [[I secolo]] un terremoto la rase al suolo ma grazie al traffico dei commercianti che percorrevano la [[Via della Seta]] fu progressivamente ricostruita e divenne un centro prospero dal nome di Konjiakala. |
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Quando, dopo la [[Battaglia di Geok Tepe|vittoria di Geok Tepe]] nel [[1881]] la zona fu invasa dai russi, la città principale della zona era [[Merv]] e Aşgabat era solo un modesto villaggio. I russi decisero però di farne la loro capitale regionale e verso la fine del [[XIX secolo]] la città venne arricchita da edifici e alberghi in stile europeo e, dopo il collegamento alla [[ferrovia transcaspiana]], una stazione ferroviaria. La popolazione era in prevalenza russa con minoranze [[Armenia|armene]] ed [[ebrei|ebree]], la città ha peraltro mantenuto questo carattere, ancora oggi la maggioranza della popolazione non è di origine turkmena. |
Quando, dopo la [[Battaglia di Geok Tepe|vittoria di Geok Tepe]] nel [[1881]] la zona fu invasa dai russi, la città principale della zona era [[Merv]] e Aşgabat era solo un modesto villaggio. I russi decisero però di farne la loro capitale regionale e verso la fine del [[XIX secolo]] la città venne arricchita da edifici e alberghi in stile europeo e, dopo il collegamento alla [[ferrovia transcaspiana]], una stazione ferroviaria. La popolazione era in prevalenza russa con minoranze [[Armenia|armene]] ed [[ebrei|ebree]], la città ha peraltro mantenuto questo carattere, ancora oggi la maggioranza della popolazione non è di origine turkmena. |
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La città è dotata di un aeroporto internazionale, l'[[Aeroporto di Aşgabat]], intitolato a [[Saparmyrat Nyýazow]], Presidente del Turkmenistan fra il [[1991]] e il [[2006]]. |
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Versione delle 09:13, 19 lug 2014
Aşgabat città autonoma | |
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Ашхабад | |
Localizzazione | |
Stato | Turkmenistan |
Provincia | Non presente |
Distretto | Non presente |
Territorio | |
Coordinate | 37°58′N 58°20′E / 37.966667°N 58.333333°E |
Altitudine | 219 m s.l.m. |
Superficie | 300 km² |
Abitanti | 695 300 (2001) |
Densità | 2 317,67 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 744000 — 744901 |
Prefisso | (+993) 12 |
Fuso orario | UTC+5 |
ISO 3166-2 | TM-S |
Targa | AG |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Aşgabat (turk. città amabile, pers. عشق آباد, rus. Ашхаба́д / Ašchabàd) è la capitale e la città più popolosa del Turkmenistan.
Geografia
Situata tra il deserto del Karakum e le pendici della catena montuosa Kopet Dag nell'oasi di Akhal Tekin ad un'altitudine di circa 230 m s.l.m.
Clima
Il clima della città è arido-desertico. La temperatura media annua è pari a 16,4 °C e le precipitazioni annue sono pari a 236 mm. Il mese più caldo è agosto con una temperatura media di 30,9 °C mentre il mese più freddo è gennaio con una temperatura media di 2,2 °C. Le precipitazioni massime si hanno nei mesi di marzo e aprile con 45 mm di pioggia mentre il mese più arido è agosto.
Storia
La prima menzione scritta della città di Aşgabat risale ad una tavoletta dell'epoca della popolazione dei Parti nella quale si elogiava la bontà del vino della zona. La città era un piccolo centro dell'impero dei parti la cui capitale era Nisa (le rovine si trovano ad una decina di km). Nel I secolo un terremoto la rase al suolo ma grazie al traffico dei commercianti che percorrevano la Via della Seta fu progressivamente ricostruita e divenne un centro prospero dal nome di Konjiakala.
Nell'XI secolo passò sotto il dominio dei selgiuchidi ma venne espugnata e rasa al suolo dai mongoli nel XIII secolo. La regione venne poi occupata da tribù nomadi turkmene e la città perse di importanza.
Quando, dopo la vittoria di Geok Tepe nel 1881 la zona fu invasa dai russi, la città principale della zona era Merv e Aşgabat era solo un modesto villaggio. I russi decisero però di farne la loro capitale regionale e verso la fine del XIX secolo la città venne arricchita da edifici e alberghi in stile europeo e, dopo il collegamento alla ferrovia transcaspiana, una stazione ferroviaria. La popolazione era in prevalenza russa con minoranze armene ed ebree, la città ha peraltro mantenuto questo carattere, ancora oggi la maggioranza della popolazione non è di origine turkmena.
Il 5 ottobre 1948 la città venne completamente distrutta da un devastante terremoto. Vi furono oltre 110.000 morti pari a due terzi della popolazione anche se le cifre ufficiali erano di gran lunga inferiori. Per cinque anni l'accesso alla zona fu interdetto per permettere il recupero dei resti delle vittime, di rimuovere le macerie e di ricostruire la città che fu riprogettata su un reticolato di vie perpendicolari, con la Prospettiva Machtumkuli (Prospekt Machtumkuli) che divide la città da est a ovest.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Moschea Turkmenbashi Ruhy - grande moschea sita nel villaggio di Gypjak a circa 7 km dal centro di Aşgabat
Cultura
Musei
- Museo delle arti con una notevole collezione di tappeti uno dei quali ha una superficie di 193,5 m² e un peso 885 kg ed è il tappeto più grande del mondo.
- Museo di storia turkmena con oltre 30.000 reperti archeologici ed etnografici risalenti fino all'epoca dei Parti.
Persone legate ad Aşgabat
- Rolan Gusev, calciatore russo
Trasporti
La città è dotata di un aeroporto internazionale, l'Aeroporto di Aşgabat, intitolato a Saparmyrat Nyýazow, Presidente del Turkmenistan fra il 1991 e il 2006.
Altri progetti
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