Polemone di Ilio: differenze tra le versioni
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Polemone è un erudito che spinto dalla sua innata curiosità basa le sue periegesi su un'accurata documentazione tanto da essere chiamato "lapidario" (στηλοκόπας), interessato cioè non tanto alla descrizione delle opere d'arte, come avveniva con Pausania, ma alla descrizione di oggetti rinvenuti nei luoghi da lui descritti. <ref>Giogio Pasquali in ''Enciclopedia Italiana Treccani'' (1935)</ref> |
Polemone è un erudito che spinto dalla sua innata curiosità basa le sue periegesi su un'accurata documentazione tanto da essere chiamato "lapidario" (στηλοκόπας), interessato cioè non tanto alla descrizione delle opere d'arte, come avveniva con Pausania, ma alla descrizione di oggetti rinvenuti nei luoghi da lui descritti. <ref>Giogio Pasquali in ''Enciclopedia Italiana Treccani'' (1935)</ref> |
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I titoli delle sue opere (Periegesi di Ilio, Intorno alla Samotracia, Dell'Acropoli, Della Via Sacra, Dei quadri nei Propilei, Dei quadri nella Stoa Pecile di Sicione) rivelano |
I titoli delle sue opere (Periegesi di Ilio, Intorno alla Samotracia, Dell'Acropoli, Della Via Sacra, Dei quadri nei Propilei, Dei quadri nella Stoa Pecile di Sicione) rivelano come le dettagliate descrizioni topografico si accompagnino con divagazioni su fatti storici e miti locali che rispondono non alla volontà di dimostrare la sua cultura quanto ad un'esigenza di ricerca personale. <ref>G. Pasquali, ''op. cit. ibidem''</ref> |
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Versione delle 09:33, 6 lug 2014
Polemone di Ilio (... – ...) è stato un letterato greco antico nell'epoca ellenistica importante erudito storiografo autore di periegesi.
Biografia
Vissuto nel II secolo a.C. ai tempi di Tolomeo Epifane [1] Polemone doveva essere un personaggio di primo piano per la sua erudizione se nel 177-176 viene nominato prosseno di Delfi e cittadino onorario di Atene, Samo e Sicione.
Polemone è un erudito che spinto dalla sua innata curiosità basa le sue periegesi su un'accurata documentazione tanto da essere chiamato "lapidario" (στηλοκόπας), interessato cioè non tanto alla descrizione delle opere d'arte, come avveniva con Pausania, ma alla descrizione di oggetti rinvenuti nei luoghi da lui descritti. [2] I titoli delle sue opere (Periegesi di Ilio, Intorno alla Samotracia, Dell'Acropoli, Della Via Sacra, Dei quadri nei Propilei, Dei quadri nella Stoa Pecile di Sicione) rivelano come le dettagliate descrizioni topografico si accompagnino con divagazioni su fatti storici e miti locali che rispondono non alla volontà di dimostrare la sua cultura quanto ad un'esigenza di ricerca personale. [3]
Note