Papà del Gnoco: differenze tra le versioni
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Versione delle 21:19, 1 giu 2014
Il Papà del Gnoco è la principale maschera del carnevale di Verona.
Viene rappresentato come un uomo anziano, rubicondo e con una lunga barba bianca, vestito di broccato nocciola e mantello, con una tuba rossa a cui sono attaccati dei sonagli. Poiché è considerato il re del Bacanal del Gnoco, ha come scettro una grande forchetta dorata, in cui è infilzato uno gnocco di patata. Si muove a cavallo di una mula (gli gnocchi vengono tradizionalmente mangiati conditi con la Pastissada, o stracotto d'asino). Durante la sfilata, assieme ai suoi servitori (i gobeti o "macaroni") dispensa caramelle per i bambini e porzioni di gnocchi per gli adulti.
Nato nell'antico quartiere di S. Zeno, viene tradizionalmente eletto fra i suoi abitanti. Durante la domenica di elezione chiunque può partecipare alla votazione, ottenendo come ricompensa un piatto di gnocchi al pomodoro.
Origini storiche
Fra il 1520 e il 1531, a causa di un'inondazione del fiume Adige e delle scorrerie dei lanzichenecchi, Verona soffrì una terribile carestia. Il 18 giugno 1531 la popolazione, affamata e disperata, andò ad assaltare i fornai di S. Zeno per far provviste di grano e di pane. La situazione fu salvata da parte del Podestàe di alcuni cittadini che provvidero a loro spese di rifornire i cittadini più poveri della contrada di viveri.
La tradizione popolare vede in Tommaso Da Vico il fondatore del Baccanale del Gnocco, avendo distribuito a sue spese tra la popolazione viveri di prima necessità, come pane, vino e formaggio e soprattutto gnocchi, non di patate ma di farina e acqua alla mamaniera dei canederli; venivano serviti sulla pietra del gnocco, ancora ben visibile davanti al sagrato della Basilica di San Zeno, nell'ultimo venerdì di Carnevale: per rievocare questo personaggio nacque quella che viene considerata la più antica maschera d'Italia e d'Europa di cui si abbiano dei documenti certi.