Canonici regolari della Congregazione dei Fratelli della vita comune: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*''Annuario pontificio per l'anno 2007'', [[Libreria Editrice Vaticana]], [[Città del Vaticano]] [[2007]]. ISBN 978-88-209-7908-9.
*''Annuario pontificio per l'anno 2007'', [[Libreria Editrice Vaticana]], [[Città del Vaticano]] 2007. ISBN 978-88-209-7908-9.
*''Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse'' (15 voll.), Rizzoli editore, [[Milano]] [[1966]]-[[1971]].
*''Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse'' (15 voll.), Rizzoli editore, Milano 1966-1971.


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 01:16, 26 apr 2014

I canonici regolari della Congregazione dei Fratelli della vita comune (in latino Congregatio Fratrum a Vita Communi) sono un ordine canonicale nell'ambito della confederazione dei canonici regolari di Sant'Agostino: i Fratelli della vita comune pospongono al loro nome la sigla C.R.V.C.[1]

Cenni storici

La congregazione venne fondata nel monastero di Mariabronnen (a Weilheim, in Baviera) nel 1991,[1] al fine di recuperare l'eredità spirituale dei Fratelli della vita comune: tale comunità sorse nel 1381 a opera di Florens Radewijns (1350-1400), discepolo di Geert Groote (1340-1384), che radunò alcuni chierici della scuola capitolare di Deventer come copisti. Inizialmente i chierici, pur praticando la vita comune, non emettevano voti religiosi e vivevano del loro lavoro, adeguandosi alle regole spirituali della Devotio moderna; dopo la morte di Groote alcuni fratelli della comunità, assecondando la volontà del fondatore, iniziarono a seguire la regola dei canonici regolari di sant'Agostino e fondarono il monastero di Windesheim. I canonici si diffusero nei Paesi Bassi e in Renania e influirono sulla formazione di alcuni dei maggiori umanisti cristiani (Erasmo da Rotterdam, Niccolò Cusano) ma scomparvero nel XVI secolo.[2]

Attività e diffusione

I Fratelli della vita comune si dedicano alla preghiera contemplativa, al culto liturgico solenne e agli studi. Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 5 case e 35 religiosi, 26 dei quali sacerdoti.[1]

Note

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1451.
  2. ^ Enciclopedia Rizzoli Larousse, vol. XV (1971), voce Vita Comune (Fratelli della).

Bibliografia

Collegamenti esterni

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