Marginalia: differenze tra le versioni

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Lo [[scolio]] sui manoscritti classici è la prima forma conosciuta di marginalia. L'[[Ultimo teorema di Fermat]] è probabilmente il più famoso marginalia noto.
Lo [[scolio]] sui manoscritti classici è la prima forma conosciuta di marginalia. L'[[Ultimo teorema di Fermat]] è probabilmente il più famoso marginalia noto.


Il primo uso documentato del termine ''marginalia'' si ebbe nel [[1819]] nel ''Blackwood's Magazine''. Dal [[1845]] al [[1849]] [[Edgar Allan Poe]] intitolò alcune delle sue riflessioni e materiale frammentario ''marginalia''.<ref>{{Cita web | titolo = Edgar Allan Poe Society of Baltimore - Works - Misc - Marginalia | accesso=22 novembre 2009 | url = http://www.eapoe.org/works/info/pmmar.htm }}</ref> [[Samuel Coleridge]] pubblicò cinque volumi di marginalia.
Il primo uso documentato del termine ''marginalia'' si ebbe nel [[1819]], nel ''Blackwood's Magazine''. Dal [[1845]] al [[1849]] [[Edgar Allan Poe]] intitolò alcune delle sue riflessioni e materiale frammentario ''marginalia''.<ref>{{Cita web | titolo = Edgar Allan Poe Society of Baltimore - Works - Misc - Marginalia | accesso=22 novembre 2009 | url = http://www.eapoe.org/works/info/pmmar.htm }}</ref> [[Samuel Coleridge]] pubblicò cinque volumi di marginalia.


Alcuni marginalia famosi erano opere serie, o i relativi progetti, scritti a margine a causa della scarsità di carta. Voltaire, scrisse nei margini di libri mentre era in prigione e sir [[Walter Raleigh]] scrisse su di un libro, una dichiarazione personale, poco prima della sua esecuzione. [[John Bethune (poeta)|John Bethune]] era un povero poeta inglese, la cui unica carta che aveva disponibile era lo spazio a margine dei libri.
Alcuni marginalia famosi erano opere serie, o i relativi progetti, scritti a margine a causa della scarsità di carta. Voltaire, scrisse nei margini di libri mentre era in prigione e sir [[Walter Raleigh]] scrisse su di un libro, una dichiarazione personale, poco prima della sua esecuzione. [[John Bethune (poeta)|John Bethune]] era un povero poeta inglese, la cui unica carta che aveva disponibile era lo spazio a margine dei libri.


I marginalia possono aumentare o sminuire il valore di un libro, a seconda dell'autore del marginalia ed il libro. Marginalia di [[Tony Blair]] in un libro di [[Winston Churchill]], per esempio, potrebbe aggiungere valore mentre le annotazioni di uno studente in una edizione popolare di ''[[Oliver Twist]]'' sicuramente no.
I marginalia possono aumentare o sminuire il valore di un libro, a seconda del libro e dell'autore dei marginalia. Marginalia di [[Tony Blair]] in un libro di [[Winston Churchill]], per esempio, potrebbe aggiungere valore mentre le annotazioni di uno studente in una edizione popolare di ''[[Oliver Twist]]'' sicuramente no.


Catherine C. Marshall, facendo delle ricerche sul futuro dell'[[interfaccia utente]] ha studiato il fenomeno dell'annotazione sui testi. Ha scoperto che in alcuni dipartimenti universitari, gli studenti consapevoli setaccerebbero le pile di libri di testo presso i rivenditori di libri usati palla ricerca di copie con annotazioni. Gli studenti hanno dimostrato di apprezzare le conoscenze dei loro predecessori.<ref>[http://blog.lib.uiowa.edu/hardinmd/2009/06/08/crowdsourcing-annotations-for-books-and-ebooks/ Seeing the picture - Crowdsourcing annotations for books (and eBooks)]</ref><ref>[http://www.csdl.tamu.edu/~marshall/CCM-AJB.pdf From Personal to Shared Annotations]</ref><ref>[http://www.dlib.org/dlib/november08/gazan/11gazan.html Social Annotations in Digital Library Collections]</ref>
Catherine C. Marshall, facendo delle ricerche sul futuro dell'[[interfaccia utente]] ha studiato il fenomeno dell'annotazione sui testi. Ha scoperto che in alcuni dipartimenti universitari, studenti consapevoli setaccerebbero le pile di libri di testo presso i rivenditori di libri usati palla ricerca di copie con annotazioni. Gli studenti hanno dimostrato di apprezzare le conoscenze dei loro predecessori.<ref>[http://blog.lib.uiowa.edu/hardinmd/2009/06/08/crowdsourcing-annotations-for-books-and-ebooks/ Seeing the picture - Crowdsourcing annotations for books (and eBooks)]</ref><ref>[http://www.csdl.tamu.edu/~marshall/CCM-AJB.pdf From Personal to Shared Annotations]</ref><ref>[http://www.dlib.org/dlib/november08/gazan/11gazan.html Social Annotations in Digital Library Collections]</ref>


A cominciare dagli [[anni 1990]], sono stati fatti diversi tentativi per progettare e mettere in vendita dei lettori di [[e-book]] che facilitino la possibilità di inserire una forma limitata di marginalia. Nel 2004, la [[Sony Librie EBR-1000EP]] introdusse una minuscola ma completa tastiera [[qwerty]] per permettere la creazione di marginalia e segnalibri.
A cominciare dagli [[anni 1990]], sono stati fatti diversi tentativi per progettare e mettere in vendita dei lettori di [[e-book]] che facilitino la possibilità di inserire una forma limitata di marginalia. Nel 2004, la [[Sony Librie EBR-1000EP]] introdusse una minuscola ma completa tastiera [[qwerty]] per permettere la creazione di marginalia e segnalibri.

Versione delle 22:39, 7 mar 2014

Wahrheit und Dichtung di Melchior Kirchhofer con note a margine che potrebbero essere state scritte da Josef Eiselein.
Glosas Emilianenses sono annotazioni, aggiunte a questo codice latino, che vengono considerate le prime frasi scritte il lingua castigliana.
Una pagina da un manoscritto miniato con marginalia dipinti.
Problem II.8 nell'edizione 1621 delArithmeticadi Diofantus. Sulla destra si trova il margine famoso che era troppo piccolo per contenere la pretesa prova della soluzione di Fermat al suo "ultimo teorema".

Marginalia (solo plurale[1]) sono annotazioni, scritte e commenti, fatti da lettori, a margine di un libro, così come le decorazioni dei codici miniati che contornano le pagine. Essi non debbono essere confusi con le annotazioni dei lettori, segnate (ad esempio stelle, crocette ecc.) sui libri. Il modo formale di aggiungere note descrittive di un documento è chiamato annotazione. Lo scolio sui manoscritti classici è la prima forma conosciuta di marginalia. L'Ultimo teorema di Fermat è probabilmente il più famoso marginalia noto.

Il primo uso documentato del termine marginalia si ebbe nel 1819, nel Blackwood's Magazine. Dal 1845 al 1849 Edgar Allan Poe intitolò alcune delle sue riflessioni e materiale frammentario marginalia.[2] Samuel Coleridge pubblicò cinque volumi di marginalia.

Alcuni marginalia famosi erano opere serie, o i relativi progetti, scritti a margine a causa della scarsità di carta. Voltaire, scrisse nei margini di libri mentre era in prigione e sir Walter Raleigh scrisse su di un libro, una dichiarazione personale, poco prima della sua esecuzione. John Bethune era un povero poeta inglese, la cui unica carta che aveva disponibile era lo spazio a margine dei libri.

I marginalia possono aumentare o sminuire il valore di un libro, a seconda del libro e dell'autore dei marginalia. Marginalia di Tony Blair in un libro di Winston Churchill, per esempio, potrebbe aggiungere valore mentre le annotazioni di uno studente in una edizione popolare di Oliver Twist sicuramente no.

Catherine C. Marshall, facendo delle ricerche sul futuro dell'interfaccia utente ha studiato il fenomeno dell'annotazione sui testi. Ha scoperto che in alcuni dipartimenti universitari, studenti consapevoli setaccerebbero le pile di libri di testo presso i rivenditori di libri usati palla ricerca di copie con annotazioni. Gli studenti hanno dimostrato di apprezzare le conoscenze dei loro predecessori.[3][4][5]

A cominciare dagli anni 1990, sono stati fatti diversi tentativi per progettare e mettere in vendita dei lettori di e-book che facilitino la possibilità di inserire una forma limitata di marginalia. Nel 2004, la Sony Librie EBR-1000EP introdusse una minuscola ma completa tastiera qwerty per permettere la creazione di marginalia e segnalibri.

Note

Bibliografia

  • Jackson, H. J. Marginalia: Readers writing in Books, New Haven: Yale University Press, 2001. ISBN 0-300-08816-7 N.B: one of the first books on this subject
  • Coleridge, S. T. Marginalia, Ed. George Walley and H. J. Jackson. The Collected works of Samuel Taylor Coleridge 12. Bolligen Series 75. 5 vols. Princeton University Press, 1980-.
  • Alston, R. C. Books with Manuscript: A short title catalogue of Books with Manuscript Notes in the British Library. London: British Library, 1994.

Collegamenti esterni