Massimo Ficcadenti: differenze tra le versioni

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Versione delle 15:55, 30 dic 2013

Massimo Ficcadenti
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 181 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra FC Tokyo
Termine carriera 2001 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1985-1989Sambenedettese68 (2)
1989-1992Messina90 (5)[1]
1992-1997Verona132 (9)
1997-2000Torino48 (2)
2001Ravenna2 (0)
Carriera da allenatore
2002Fiorenzuola
2002Avellino
2003-2004Pistoiese
2004-2006Verona
2007Reggina
2009-2010Piacenza
2010-2011Cesena
2011Cagliari
2012Cagliari
2013-FC Tokyo
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 2 ottobre 2012

Massimo Ficcadenti (Fermo, 6 novembre 1967) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, attuale tecnico del Tokio F.C..

Caratteristiche tecniche

Calciatore

Centrocampista centrale, veniva impiegato prevalentemente in fase di copertura, come mediano di interdizione davanti alla difesa[2].

Allenatore

Privilegia il 4-3-3[2][3], con una punta centrale forte fisicamente affiancata da due attaccanti di movimento[4].

Carriera

Giocatore

Dopo gli esordi nella Sangiorgese[5], nel 1985 passa alla Sambenedettese, con cui debutta in Serie B conquistando il posto da titolare nel centrocampo marchigiano nella stagione 1988-1989, conclusa con la retrocessione in Serie C1.

Acquistato dal Messina, vi rimane per tre stagioni da titolare, sempre nella serie cadetta, ottenendo due salvezze (la prima dopo uno spareggio con il Monza[5]) e retrocedendo al termine del campionato 1991-1992. Nel 1992 si trasferisce all'Hellas Verona, appena retrocesso nella serie cadetta[2]: rimane in gialloblu per cinque stagioni consecutive, quattro di Serie B e l'ultima di Serie A. Debutta nella massima serie il 29 settembre 1996 contro il Cagliari, disputando 19 partite nel campionato di Serie A 1996-1997 concluso al penultimo posto in classifica, con la retrocessione degli scaligeri.

Nel 1997 si trasferisce al Torino, in Serie B. Vi rimane per tre stagioni come rincalzo a centrocampo, conquistando una nuova promozione nella massima serie nel 1999 e collezionando 12 presenze nel campionato di Serie A 1999-2000, anch'esso terminato con la retrocessione della sua squadra. Chiude la carriera al Ravenna, che lo ingaggia nel marzo 2001, disputando 2 partite in Serie B.

In carriera ha disputato 31 partite in Serie A, e 309 partite con 18 reti in Serie B.

Allenatore

Nel gennaio 2002 esordisce come allenatore, subentrando a Fabio Querin sulla panchina del Fiorenzuola in Serie C2[6]; sprovvisto di patentino, viene affiancato da Marco Bozzi[2].

La stagione si conclude con la retrocessione del club emiliano, afflitto da problemi societari[2], e Ficcadenti viene chiamato alla guida dell'Avellino, in Serie C1, dove viene esonerato dopo le prime partite di Coppa Italia, senza nemmeno iniziare il campionato[2]. Nel campionato di Serie C1 2003-2004 viene chiamato ad allenare la Pistoiese, dove ottiene, con una rosa giovane e qualche problema societario, un piazzamento di centroclassifica dopo una partenza negativa in campionato[2].

Dal 2004 ha iniziato ad allenare il Verona, in Serie B. Dopo due stagioni in cui ottiene il 7° ed il 15º posto, mostrando un buon gioco[2], nel campionato 2006-2007 non ottiene i risultati sperati, e il 23 dicembre 2006, dopo Verona-Mantova 0-3, viene esonerato dopo una serie negativa di 7 sconfitte e un pari nelle ultime 8 gare[7], con il Verona in zona retrocessione[8]. Per la stagione 2007-2008 viene ingaggiato come allenatore della Reggina in Serie A[9], fortemente voluto dal presidente Pasquale Foti e dopo una lunga trattativa per svincolarsi dal Verona[4]. L'esperienza a Reggio dura 10 giornate, dopo le quali viene esonerato a causa dei risultati negativi ottenuti[4].

Dalla fine di gennaio 2009 è di nuovo all'Hellas Verona in veste di consulente di mercato del nuovo presidente Martinelli, ruolo che abbandona nel giugno dello stesso anno[10]. L'11 novembre 2009 diventa l'allenatore del Piacenza Calcio in Serie B, sostituendo l'esonerato Fabrizio Castori[10]. Con Ficcadenti il Piacenza ritrova gioco e risultati, conquistando la salvezza alla penultima giornata[11].

Il 12 giugno 2010 viene ingaggiato come allenatore del Cesena, neopromosso in Serie A[12]. Il 28 agosto del 2010 all'Olimpico di Roma ottiene un pareggio proprio con la squadra capitolina, l'11 settembre del 2010 ottiene una meritata vittoria sul Milan per 2 a 0 e il 19 settembre batte per 1 a 0 il Lecce, conquistando la vetta della classifica, in coabitazione con l'Inter, alla terza giornata di campionato.

Il 20 maggio 2011 decide, di comune accordo con la società, di non rinnovare il contratto col Cesena, dopo aver raggiunto la salvezza[13]. Il 16 agosto dello stesso anno, viene annunciato ufficialmente il suo ingaggio come nuovo allenatore del Cagliari[14]. L'8 novembre 2011 viene esonerato dopo cinque partite senza vittorie, l'ultima delle quali persa contro l'Atalanta[15]. Gli subentra Davide Ballardini[16]. L'11 marzo viene richiamato dal presidente Massimo Cellino dopo la sconfitta per 6-3 rimediata a Napoli, per poi lasciare nuovamente la società sarda il 2 ottobre successivo, venendo esonerato[17].

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni