Castello di Kenilworth: differenze tra le versioni

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Dove sorgono ora le rovine del castello, sorgeva una fortificazione di epoca [[Sassoni|sassone]], di cui oggi tuttavia non c'è traccia. Le rovine attuali hanno origini [[normanne]]. Una massiccia torre quadrata venne fatta costruire attorno al [[1125]] da [[Geoffrey de Clinton]], Tesoriere e nobile alla corte di re [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]]. Durante la [[rivolta del 1173-1174]] re [[Enrico II d'Inghilterra|Enrico II]] prese possesso dell'edificio concedendo alla famiglia Clinton un castello nel [[Buckinghamshire]] in compensazione della perdita di Kenilwoth Castle.
Dove sorgono ora le rovine del castello, sorgeva una fortificazione di epoca [[Sassoni|sassone]], di cui oggi tuttavia non c'è traccia. Le rovine attuali hanno origini [[normanne]]. Una massiccia torre quadrata venne fatta costruire attorno al [[1125]] da [[Geoffrey de Clinton]], Tesoriere e nobile alla corte di re [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]]. Durante la [[rivolta del 1173-1174]] re [[Enrico II d'Inghilterra|Enrico II]] prese possesso dell'edificio concedendo alla famiglia Clinton un castello nel [[Buckinghamshire]] in compensazione della perdita di Kenilwoth Castle.


Durante il regno di re [[Enrico III d'Inghilterra|Enrico III]] vennero eseguiti importanti opere di fortificazione del castello, che divenne uno dei maggiori baluardi di difesa delle [[Midlands]]. Il maggiore punto di forza difensivo erano i corsi d'acqua artificiali scavati attorno al castello, che veniva così protetto da tre direzioni. Malgrado gli imponenti e costosi lavori di riprogettazione delle difese, re Enrico III cedette il maniero a [[Simone V di Montfort|Simon de Montfort, VI conte di Leicester]] nel [[1244]]. Durante la [[seconda guerra dei baroni]] (1263-1267) contro Enrico III, Simon de Montfort divenne uno dei comandanti della lotta contro il sovrano e Kenilworth Castle divenne uno dei maggiori centri operativi militari. L'erede al trono, il principe [[Edoardo I d'Inghilterra|Edoardo]], venne catturato e imprigionato all'interno del castello, da dove riuscì tuttavia a fuggire. De Montfort perse la vita in una battaglia, nei pressi di [[Evesham]], il 13 agosto [[1265]]. Nel [[1266]] [[Henry de Hastings, I barone Hastings|Henry de Hastings]], a capo dei ribelli e rifugiato all'interno del castello, tentò di resistere all'assedio del principe Edoardo: l'[[Assedio di Kenilworth|assedio di Kenilworth Castle]] fu il più lungo nella [[storia inglese]]. Nemmeno le armi d'assedio riuscirono a permettere alle forze del re di vincere definitivamente. L'assedio si concluse con il [[Dictum di Kenilworth]].
Durante il regno di re [[Enrico III d'Inghilterra|Enrico III]] vennero eseguiti importanti opere di fortificazione del castello, che divenne uno dei maggiori baluardi di difesa delle [[Midlands]]. Il maggiore punto di forza difensivo erano i corsi d'acqua artificiali scavati attorno al castello, che veniva così protetto da tre direzioni. Malgrado gli imponenti e costosi lavori di riprogettazione delle difese, re Enrico III cedette il maniero a [[Simone V di Montfort|Simon de Montfort, VI conte di Leicester]] nel [[1244]]. Durante la [[seconda guerra dei baroni]] (1263-1267) contro Enrico III, Simon de Montfort divenne uno dei comandanti della lotta contro il sovrano e Kenilworth Castle divenne uno dei maggiori centri operativi militari. L'erede al trono, il principe [[Edoardo I d'Inghilterra|Edoardo]], venne catturato e imprigionato all'interno del castello, da dove riuscì tuttavia a fuggire. De Montfort perse la vita in una [[battaglia di Evesham|battaglia, nei pressi di]] [[Evesham]], il 13 agosto [[1265]]. Nel [[1266]] [[Henry de Hastings, I barone Hastings|Henry de Hastings]], a capo dei ribelli e rifugiato all'interno del castello, tentò di resistere all'assedio del principe Edoardo: l'[[Assedio di Kenilworth|assedio di Kenilworth Castle]] fu il più lungo nella [[storia inglese]]. Nemmeno le armi d'assedio riuscirono a permettere alle forze del re di vincere definitivamente. L'assedio si concluse con il [[Dictum di Kenilworth]].


[[Immagine:Kenilworth castle keep and great hall.jpg|thumb|200px|left|Vista di alcuni ruderi di Kenilworth Castle.]]
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Enrico III, una volta tornato in possesso del maniero, lo concesse al figlio minore [[Edmondo il Gobbo|Edmondo il Gobbo, conte di Lancaster]]. Il castello venne in seguito ereditato da [[Enrico Plantageneto (1310-1361)|Enrico, duca di Lancaster]], nipote di Edmondo ed in seguito passò a [[Giovanni di Gand, I duca di Lancaster|Giovanni di Gand]], parente del duca.
Enrico III, una volta tornato in possesso del maniero, lo concesse al figlio minore [[Edmondo il Gobbo|Edmondo il Gobbo, conte di Lancaster]]. Il castello venne in seguito ereditato da [[Enrico Plantageneto (1310-1361)|Enrico, duca di Lancaster]], nipote di Edmondo ed in seguito passò a [[Giovanni di Gand, I duca di Lancaster|Giovanni di Gand]], parente del duca.


Dal [[1364]] Giovanni di Gand iniziò a trasformare il castello da un edificio esclusivamente militare, in una piacevole residenza di campagna: i lavori di modernizzazione continuarono anche sotto [[Enrico V d'Inghilterra|Enrico V]], nipote di Giovanni di Gand. Il castello rimase proprietà della famiglia reale fino a quando non venne ceduto a [[John Dudley, I duca di Northumberland]] nel [[1553]]. Nel [[1563]] [[Robert Dudley, I conte di Leicester]], favorito della regina [[Elisabetta I Tudor]], ricevette in dono il castello. Dudley contribuì a trasformare il castello in una residenza in stile [[Tudor]]. La regina Elisabetta visitò Kenilworth numerose volte nel [[1566]], [[1572]] e [[1575]]; l'ultima visita è ricordata come una grande ostentazione di lusso, con banchetti, giochi, divertimenti che costarono a Dudley una cifra tale da mandarlo in banacarotta. I festeggiamenti furono d'ispirazione a [[William Shakespeare]] per la commedia ''[[Sogno di una notte di mezza estate]]''.
Dal [[1364]] Giovanni di Gand iniziò a trasformare il castello da un edificio esclusivamente militare, in una piacevole residenza di campagna: i lavori di modernizzazione continuarono anche sotto [[Enrico V d'Inghilterra|Enrico V]], nipote di Giovanni di Gand. Il castello rimase proprietà della famiglia reale fino a quando non venne ceduto a [[John Dudley, I duca di Northumberland]] nel [[1553]]. Nel [[1563]] [[Robert Dudley, I conte di Leicester]], favorito della regina [[Elisabetta I Tudor]], ricevette in dono il castello. Dudley contribuì a trasformare il castello in una residenza in stile [[Tudor]].
La regina Elisabetta visitò Kenilworth numerose volte nel [[1566]], [[1572]] e [[1575]]; l'ultima visita è ricordata come una grande ostentazione di lusso, con banchetti, giochi, divertimenti che costarono a Dudley una cifra tale da mandarlo in banacarotta.
I festeggiamenti furono d'ispirazione a [[William Shakespeare]] per la commedia ''[[Sogno di una notte di mezza estate]]''.

Anche [[Sir Walter Scott]] scrisse dell'avvenimento in una novella del [[1821]] intitolata proprio ''[[Kenilworth (novella)|Kenilworth]]''; e nel [[1864]] [[Sir Arthur Sullivan]] pubblicò il suo lavoro ''[[The Masque at Kenilworth]]''.
Anche [[Sir Walter Scott]] scrisse dell'avvenimento in una novella del [[1821]] intitolata proprio ''[[Kenilworth (novella)|Kenilworth]]''; e nel [[1864]] [[Sir Arthur Sullivan]] pubblicò il suo lavoro ''[[The Masque at Kenilworth]]''.



Versione delle 12:56, 25 nov 2013

Castello di Kenilworth
Kenilworth Castle
Castello di Kenilworth visto da Tiltyard
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
CittàKenilworth
Coordinate52°20′49.2″N 1°35′28″W / 52.347°N 1.59111°W52.347; -1.59111
Informazioni generali
Stilecastello tipo motte e bailey con muro di cortina
Inizio costruzione1125
CostruttoreGeoffrey de Clinton
MaterialeArenaria rossa
Primo proprietarioGeoffrey de Clinton
Condizione attualeRovine
Proprietario attualeCittà di Kenilworth
Visitabilesi
Sito webwww.english-heritage.org.uk/visit/places/kenilworth-castle/
Informazioni militari
PresidioEnglish Heritage
Azioni di guerraseconda guerra dei baroni (1263-1267), assedio di Kenilworth
Eventinel 1649 il Parliament ne ordina la distruzione per renderlo inoffensivo
[1]
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Il castello di Kenilworth è un castello medievale situato presso Kenilworth, nella contea inglese del Warwickshire. Un tempo il maniero sorgeva all'interno della foresta di Arden.

Cenni storici

Dove sorgono ora le rovine del castello, sorgeva una fortificazione di epoca sassone, di cui oggi tuttavia non c'è traccia. Le rovine attuali hanno origini normanne. Una massiccia torre quadrata venne fatta costruire attorno al 1125 da Geoffrey de Clinton, Tesoriere e nobile alla corte di re Enrico I. Durante la rivolta del 1173-1174 re Enrico II prese possesso dell'edificio concedendo alla famiglia Clinton un castello nel Buckinghamshire in compensazione della perdita di Kenilwoth Castle.

Durante il regno di re Enrico III vennero eseguiti importanti opere di fortificazione del castello, che divenne uno dei maggiori baluardi di difesa delle Midlands. Il maggiore punto di forza difensivo erano i corsi d'acqua artificiali scavati attorno al castello, che veniva così protetto da tre direzioni. Malgrado gli imponenti e costosi lavori di riprogettazione delle difese, re Enrico III cedette il maniero a Simon de Montfort, VI conte di Leicester nel 1244. Durante la seconda guerra dei baroni (1263-1267) contro Enrico III, Simon de Montfort divenne uno dei comandanti della lotta contro il sovrano e Kenilworth Castle divenne uno dei maggiori centri operativi militari. L'erede al trono, il principe Edoardo, venne catturato e imprigionato all'interno del castello, da dove riuscì tuttavia a fuggire. De Montfort perse la vita in una battaglia, nei pressi di Evesham, il 13 agosto 1265. Nel 1266 Henry de Hastings, a capo dei ribelli e rifugiato all'interno del castello, tentò di resistere all'assedio del principe Edoardo: l'assedio di Kenilworth Castle fu il più lungo nella storia inglese. Nemmeno le armi d'assedio riuscirono a permettere alle forze del re di vincere definitivamente. L'assedio si concluse con il Dictum di Kenilworth.

Vista di alcuni ruderi di Kenilworth Castle.

Enrico III, una volta tornato in possesso del maniero, lo concesse al figlio minore Edmondo il Gobbo, conte di Lancaster. Il castello venne in seguito ereditato da Enrico, duca di Lancaster, nipote di Edmondo ed in seguito passò a Giovanni di Gand, parente del duca.

Dal 1364 Giovanni di Gand iniziò a trasformare il castello da un edificio esclusivamente militare, in una piacevole residenza di campagna: i lavori di modernizzazione continuarono anche sotto Enrico V, nipote di Giovanni di Gand. Il castello rimase proprietà della famiglia reale fino a quando non venne ceduto a John Dudley, I duca di Northumberland nel 1553. Nel 1563 Robert Dudley, I conte di Leicester, favorito della regina Elisabetta I Tudor, ricevette in dono il castello. Dudley contribuì a trasformare il castello in una residenza in stile Tudor. La regina Elisabetta visitò Kenilworth numerose volte nel 1566, 1572 e 1575; l'ultima visita è ricordata come una grande ostentazione di lusso, con banchetti, giochi, divertimenti che costarono a Dudley una cifra tale da mandarlo in banacarotta. I festeggiamenti furono d'ispirazione a William Shakespeare per la commedia Sogno di una notte di mezza estate.

Anche Sir Walter Scott scrisse dell'avvenimento in una novella del 1821 intitolata proprio Kenilworth; e nel 1864 Sir Arthur Sullivan pubblicò il suo lavoro The Masque at Kenilworth.

Alla morte di Dudley il castello tornò il proprietà della Corona e durante la guerra civile inglese il Parlamento ne prese possesso nella sua lotta contro Carlo I Stuart. Sconfitto il re, il castello venne reso inoffensivo. Con la restaurazione inglese, Carlo II Stuart donò il castello a Sir Edward Hyde, poi barone Hyde di Hindon e conte di Clarendon. L'edificio rimase di proprietà dei conti di Clarendon sino al 1937 per passare poi a John Siddeley, I barone Kenilworth. Dal 1984 il castello è dell'English Heritage.

Note

  1. ^ Sharpe, Henry. (1825) Concise History and Description of Kenilworth Castle: From its Foundation to the Present Time, 16th edition. Warwick: Sharpe. OCLC 54148330.

Collegamenti esterni

Altri progetti

Coordinate: 52°20′47.19″N 1°35′23.22″W / 52.346442°N 1.589782°W52.346442; -1.589782

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