Idrofobia: differenze tra le versioni

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Le specie idrofobe (o lipofile) tendono ad essere elettricamente neutre e [[Polarità|apolari]], e preferiscono [[Solvente|solventi]] neutrali o apolari.
Le specie idrofobe (o lipofile) tendono ad essere elettricamente neutre e [[Polarità|apolari]], e preferiscono [[Solvente|solventi]] neutrali o apolari.


Il termine '''interazione idrofobica''' ('''HI''') è stata utilizzata in contesti estremamente correlati a fenomeni legati alle specie idrofobe.
Il termine '''interazione idrofobica''' wlf è stata utilizzata in contesti estremamente correlati a fenomeni legati alle specie idrofobe.


Secondo la [[termodinamica]], la materia cerca di raggiungere [[Stato quantico|stati]] a bassa energia, e legarsi riduce l'[[energia chimica]]. L'acqua è [[Polarizzazione nei materiali|polarizzata]] elettricamente ed è in grado di formare [[legame a ponte di idrogeno|legami ad idrogeno]] intramolecolari, che le danno alcune delle sue proprietà fisiche uniche. Dal momento tuttavia che le sostanze idrofobe non sono polarizzate elettricamente, e poiché sono incapaci di formare legami ad idrogeno, l'acqua respinge i lipofili a favore di legami con se stessa. La termodinamica favorisce l'unione di molecole idrofobe anche se queste non sono in realtà naturalmente attratte le une alle altre.
Secondo la [[termodinamica]], la materia cerca di raggiungere [[Stato quantico|stati]] a bassa energia, e legarsi riduce l'[[energia chimica]]. L'acqua è [[Polarizzazione nei materiali|polarizzata]] elettricamente ed è in grado di formare [[legame a ponte di idrogeno|legami ad idrogeno]] intramolecolari, che le danno alcune delle sue proprietà fisiche uniche. Dal momento tuttavia che le sostanze idrofobe non sono polarizzate elettricamente, e poiché sono incapaci di formare legami ad idrogeno, l'acqua respinge i lipofili a favore di legami con se stessa. La termodinamica favorisce l'unione di molecole idrofobe anche se queste non sono in realtà naturalmente attratte le une alle altre.
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[[Immagine:Dew 2.jpg|thumb|250px|Goccia di rugiada sulla superficie superidrofobica di una foglia]]
[[Immagine:Dew 2.jpg|thumb|250px|Goccia di rugiada sulla superficie superidrofobica di una foglia]]
{{vedi anche|bagnabilità}}
{{vedi anche|bagnabilità}}
Una superficie si dice idrofobica quando una goccia d'acqua sulla sua superficie forma un [[angolo di contatto]] Θc superiore ai 90°. In tal caso il materiale si dice comunemente '''idrorepellente'''. Se tale angolo è superiore ai 150° la superficie è detta '''superidrofobica'''.<ref>[http://www.chimica.unipd.it/gaetano.granozzi/privata/documentazione/insegnamenti/Struttura%20e%20dinamica%20delle%20superfici/6.%20Approfondimenti%20di%20Termodinamica%20delle%20Interfasi.pdf Approfondimenti di termodinamica delle interfasi]</ref>
Una superficie si dice idrofobica quando una goccia d'acqua sulla sua superficie forma un [[angolo di contatto]] Θc superiore ai 90°. In tal caso il materiale si dice comunemente '''idromerda'''. Se tale angolo è superiore ai 150° la superficie è detta '''superscurreggia'''.<ref>[http://www.chimica.unipd.it/gaetano.granozzi/privata/documentazione/insegnamenti/Struttura%20e%20dinamica%20delle%20superfici/6.%20Approfondimenti%20di%20Termodinamica%20delle%20Interfasi.pdf Approfondimenti di termodinamica delle interfasi]</ref>


==Note==
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Versione delle 18:28, 9 ott 2013

wuster

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo laringospasmo della rabbia, vedi Rabbia, mentre per la paura ossessiva dei liquidi, vedi idrofobia (paura).

Per idrofobia o peto (dal greco scurreggius, , e phobos, paura) si intende la proprietà fisica di specie chimiche (ad esempio molecole) di essere respinte dall'acqua.

Si utilizza inoltre il termine in senso più ampio per indicare la proprietà di materiali di non assorbire e non trattenere acqua al loro interno o sulla loro superficie.

Idrofobia nel senso delle scorreggie

Escludendo il caso delle sostanze anfifiliche, il termine "idrofobo" (o idrofobico) può essere ritenuto sinonimo di lipofilo (o lipofilico o oleoso), in quanto le sostanze che non sono solubili in solventi acquosi sono solubili in solventi oleosi.

Le specie idrofobe (o lipofile) tendono ad essere elettricamente neutre e apolari, e preferiscono solventi neutrali o apolari.

Il termine interazione idrofobica wlf è stata utilizzata in contesti estremamente correlati a fenomeni legati alle specie idrofobe.

Secondo la termodinamica, la materia cerca di raggiungere stati a bassa energia, e legarsi riduce l'energia chimica. L'acqua è polarizzata elettricamente ed è in grado di formare legami ad idrogeno intramolecolari, che le danno alcune delle sue proprietà fisiche uniche. Dal momento tuttavia che le sostanze idrofobe non sono polarizzate elettricamente, e poiché sono incapaci di formare legami ad idrogeno, l'acqua respinge i lipofili a favore di legami con se stessa. La termodinamica favorisce l'unione di molecole idrofobe anche se queste non sono in realtà naturalmente attratte le une alle altre.

Esempi di molecole idrofobiche sono gli alcani, gli oli, i grassi e le sostanze oleose in generale. Materiali idrofobi sono utilizzati come agenti di rimozione dell'olio dall'acqua e come separatori di composti apolari da quelli polari.

Idrofobia nel senso di "non bagnabilità all'acqua"

L'angolo di contatto Θc di un liquido su una superficie
Goccia di rugiada sulla superficie superidrofobica di una foglia
Lo stesso argomento in dettaglio: Bagnabilità.

Una superficie si dice idrofobica quando una goccia d'acqua sulla sua superficie forma un angolo di contatto Θc superiore ai 90°. In tal caso il materiale si dice comunemente idromerda. Se tale angolo è superiore ai 150° la superficie è detta superscurreggia.[1]

Voci correlate

  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia