Papà del Gnoco: differenze tra le versioni

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Il '''Papà del Gnoco''' è la principale [[maschera]] del [[carnevale di Verona]].
Il '''Papà del Gnoco''' è la principale [[maschera]] del [[carnevale di Verona]].


Viene rappresentato come un uomo anziano, rubicondo e con una lunga barba bianca, vestito di broccato nocciola e mantello, con una tuba rossa a cui sono attaccati dei sonagli. Poiché è considerato il re del [[Bacanal del Gnoco]], ha come scettro una grande forchetta dorata, in cui è infilzato uno [[gnocco]] di patata. Si muove a cavallo di una mula (gli gnocchi vengono tradizionalmente mangiati conditi con la [[Pastissada]], o stracotto d'asino). Durante la sfilata, assieme ai suoi servitori (i ''gobeti'' o "macaroni") dispensa caramelle per i bambini e confezioni di [[gnocchi]] per gli adulti.
Viene rappresentato come un uomo anziano, rubicondo e con una lunga barba bianca, vestito di broccato nocciola e mantello, con una tuba rossa a cui sono attaccati dei sonagli. Poiché è considerato il re del [[Bacanal del Gnoco]], ha come scettro una grande forchetta dorata, in cui è infilzato uno [[gnocco]] di patata. Si muove a cavallo di una mula (gli gnocchi vengono tradizionalmente mangiati conditi con la [[Pastissada]], o stracotto d'asino). Durante la sfilata, assieme ai suoi servitori (i ''gobeti'' o "macaroni") dispensa caramelle per i bambini e porzioni di [[gnocchi]] per gli adulti.


Nato nell'antico quartiere di [[S. Zeno (quartiere)|S. Zeno]], viene tradizionalmente eletto fra i suoi abitanti. Durante la domenica di elezione chiunque può partecipare alla votazione, ottenendo come ricompensa un piatto di gnocchi al pomodoro.
Nato nell'antico quartiere di [[San Zeno (quartiere)|S. Zeno]], viene tradizionalmente eletto fra i suoi abitanti. Durante la domenica di elezione chiunque può partecipare alla votazione, ottenendo come ricompensa un piatto di gnocchi al pomodoro.


==Origini storiche==
==Origini storiche==
Fra il [[1520]] e il [[1531]], a causa di un'inondazione del fiume [[Adige]] e delle scorrerie dei [[lanzichenecchi]], Verona soffrì una terribile [[carestia]]. Il 18 giugno 1531 la popolazione, affamata e disperata, andò ad assaltare i fornai di S. Zeno per far provviste di grano e di pane. La situazione fu salvata dalla nomina di alcuni cittadini che provvidero a loro spese di rifornire i cittadini più poveri della contrada di viveri.
Fra il [[1520]] e il [[1531]], a causa di un'inondazione del fiume [[Adige]] e delle scorrerie dei [[lanzichenecchi]], Verona soffrì una terribile [[carestia]]. Il 18 giugno 1531 la popolazione, affamata e disperata, andò ad assaltare i fornai di S. Zeno per far provviste di grano e di pane. La situazione fu salvata da parte del ''Podestà''e di alcuni cittadini che provvidero a loro spese di rifornire i cittadini più poveri della contrada di viveri.


La tradizione popolare vede in [[Tommaso Da Vico]] il fondatore del ''Baccanale del Gnocco'', avendo distribuito a sue spese tra la popolazione viveri di prima necessità, come pane, vino e formaggio nell'ultimo venerdì di Carnevale: per rievocare questo personaggio nacque quella che viene considerata la più antica maschera d'Italia e d'Europa di cui si abbiano dei documenti certi.
La tradizione popolare vede in [[Tommaso Da Vico]] il fondatore del ''Baccanale del Gnocco'', avendo distribuito a sue spese tra la popolazione viveri di prima necessità, come pane, vino e formaggio e sopratutto ''gnocchi'' non di patate ma di farina e acqua,(alla mamaniera dei ''canederli'';venivano serviti sulla pietra del gnocco,ancora ben visibile davanti al sagrato della Basilica di San Zeno), nell'ultimo venerdì di Carnevale: per rievocare questo personaggio nacque quella che viene considerata la più antica maschera d'Italia e d'Europa di cui si abbiano dei documenti certi.


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==

Versione delle 00:31, 17 set 2013

Il Papà del Gnoco

Il Papà del Gnoco è la principale maschera del carnevale di Verona.

Viene rappresentato come un uomo anziano, rubicondo e con una lunga barba bianca, vestito di broccato nocciola e mantello, con una tuba rossa a cui sono attaccati dei sonagli. Poiché è considerato il re del Bacanal del Gnoco, ha come scettro una grande forchetta dorata, in cui è infilzato uno gnocco di patata. Si muove a cavallo di una mula (gli gnocchi vengono tradizionalmente mangiati conditi con la Pastissada, o stracotto d'asino). Durante la sfilata, assieme ai suoi servitori (i gobeti o "macaroni") dispensa caramelle per i bambini e porzioni di gnocchi per gli adulti.

Nato nell'antico quartiere di S. Zeno, viene tradizionalmente eletto fra i suoi abitanti. Durante la domenica di elezione chiunque può partecipare alla votazione, ottenendo come ricompensa un piatto di gnocchi al pomodoro.

Origini storiche

Fra il 1520 e il 1531, a causa di un'inondazione del fiume Adige e delle scorrerie dei lanzichenecchi, Verona soffrì una terribile carestia. Il 18 giugno 1531 la popolazione, affamata e disperata, andò ad assaltare i fornai di S. Zeno per far provviste di grano e di pane. La situazione fu salvata da parte del Podestàe di alcuni cittadini che provvidero a loro spese di rifornire i cittadini più poveri della contrada di viveri.

La tradizione popolare vede in Tommaso Da Vico il fondatore del Baccanale del Gnocco, avendo distribuito a sue spese tra la popolazione viveri di prima necessità, come pane, vino e formaggio e sopratutto gnocchi non di patate ma di farina e acqua,(alla mamaniera dei canederli;venivano serviti sulla pietra del gnocco,ancora ben visibile davanti al sagrato della Basilica di San Zeno), nell'ultimo venerdì di Carnevale: per rievocare questo personaggio nacque quella che viene considerata la più antica maschera d'Italia e d'Europa di cui si abbiano dei documenti certi.

Collegamenti esterni

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