Pellegrino Laziosi: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
SamoaBot (discussione | contributi)
m Bot: rimozione campi VIAF, LCCN migrati a Wikidata: d:Q141838
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: ordinamento nelle categorie e modifiche minori
Riga 8: Riga 8:
|nato= [[1265]]
|nato= [[1265]]
|morto= [[1º maggio]] [[1345]]
|morto= [[1º maggio]] [[1345]]
|venerato da= Chiesa cattolica
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione=[[1609]]
|beatificazione=[[1609]]
|canonizzazione=[[1726]]
|canonizzazione=[[1726]]
Riga 34: Riga 34:
==Biografia==
==Biografia==
Figlio di Berengario Laziosi e della [[Flora Aspini]], era nato in una famiglia ghibellina, avversaria della Chiesa, partecipò alle lotte politiche contro i guelfi locali. Il pontefice inviò nelle terre di Romagna il Superiore generale dell'[[Servi di Maria|Ordine dei Servi di Maria]], [[Filippo Benizi]], che predicava nelle piazze per convincere i cittadini ad obbedire al Papa, ma venne espulso da [[Forlì]].
Figlio di Berengario Laziosi e della [[Flora Aspini]], era nato in una famiglia ghibellina, avversaria della Chiesa, partecipò alle lotte politiche contro i guelfi locali. Il pontefice inviò nelle terre di Romagna il Superiore generale dell'[[Servi di Maria|Ordine dei Servi di Maria]], [[Filippo Benizi]], che predicava nelle piazze per convincere i cittadini ad obbedire al Papa, ma venne espulso da [[Forlì]].
Pellegrino, tra i capi delle fazioni in lotta, lo dileggiò<ref>La tradizione vuole che Pellegrino lo abbia schiaffeggiato [http://www.santiebeati.it/dettaglio/50900 Santi, beati e Testimoni: Pellegrino Laziosi]</ref> ma poi si pentì e, raggiunto il Superiore generale fuori città, a Ronco, si gettò ai suoi piedi per chiedergli umilmente perdono.
Pellegrino, tra i capi delle fazioni in lotta, lo dileggiò<ref>La tradizione vuole che Pellegrino lo abbia schiaffeggiato [http://www.santiebeati.it/dettaglio/50900 Santi, beati e Testimoni: Pellegrino Laziosi]</ref> ma poi si pentì e, raggiunto il Superiore generale fuori città, a Ronco, si gettò ai suoi piedi per chiedergli umilmente perdono.


Si convertì e, circa trentenne pregando sempre più la beata Vergine perché gli mostrasse la via della salvezza, entrò in quello stesso ordine. Dopo il noviziato e la professione a [[Siena]], fu inviato nel convento di Forlì.
Si convertì e, circa trentenne pregando sempre più la beata Vergine perché gli mostrasse la via della salvezza, entrò in quello stesso ordine. Dopo il noviziato e la professione a [[Siena]], fu inviato nel convento di Forlì.
Riga 49: Riga 49:
È venerato come "protettore degli ammalati di [[Tumore|cancro]]". È inoltre il patrono degli ammalati di [[AIDS]] e di ogni altra malattia di particolare gravità.
È venerato come "protettore degli ammalati di [[Tumore|cancro]]". È inoltre il patrono degli ammalati di [[AIDS]] e di ogni altra malattia di particolare gravità.


Pellegrino Laziosi è co-patrono della città di [[Forlì]], dove ancora oggi si svolge una fiera in suo onore, il 1º maggio di ogni anno, caratterizzata dalla vendita di [[Citrus medica|cedri]].
Pellegrino Laziosi è co-patrono della città di [[Forlì]], dove ancora oggi si svolge una fiera in suo onore, il 1º maggio di ogni anno, caratterizzata dalla vendita di [[Citrus medica|cedri]].


L'Ordine dei Servi di Maria ne celebra la festa nel giorno 4 maggio.
L'Ordine dei Servi di Maria ne celebra la festa nel giorno 4 maggio.
Riga 69: Riga 69:


[[Categoria:Santi per nome|Pellegrino Laziosi]]
[[Categoria:Santi per nome|Pellegrino Laziosi]]
[[Categoria:Santi italiani del XIV secolo|Pellegrino Laziosi]]
[[Categoria:Santi italiani del XIV secolo]]
[[Categoria:Santi serviti|Pellegrino Laziosi]]
[[Categoria:Santi serviti]]
[[Categoria:Santi canonizzati da Benedetto XIII|Pellegrino Laziosi]]
[[Categoria:Santi canonizzati da Benedetto XIII]]

Versione delle 22:35, 24 ago 2013

Disambiguazione – Se stai cercando il frate cappuccino vissuto nel XIX secolo, anch'egli conosciuto come Pellegrino da Forlì, vedi Pellegrino Zattoni.
San Pellegrino Laziosi
Illustrazione del santo presso il Santuario di Pietralba (BZ)
 
Nascita1265
Morte1º maggio 1345
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1609
Canonizzazione1726
Ricorrenza1º maggio
Patrono diForlì (co-patrono) e degli ammalati di tumore, di quelli di AIDS e degli infermi per ogni altra malattia di particolare gravità

Pellegrino Laziosi, conosciuto anche come Pellegrino da Forlì (Forlì, 12651º maggio 1345), è stato un religioso italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. È considerato il santo più famoso e venerato dell'Ordine dei Serviti[1].

Biografia

Figlio di Berengario Laziosi e della Flora Aspini, era nato in una famiglia ghibellina, avversaria della Chiesa, partecipò alle lotte politiche contro i guelfi locali. Il pontefice inviò nelle terre di Romagna il Superiore generale dell'Ordine dei Servi di Maria, Filippo Benizi, che predicava nelle piazze per convincere i cittadini ad obbedire al Papa, ma venne espulso da Forlì. Pellegrino, tra i capi delle fazioni in lotta, lo dileggiò[2] ma poi si pentì e, raggiunto il Superiore generale fuori città, a Ronco, si gettò ai suoi piedi per chiedergli umilmente perdono.

Si convertì e, circa trentenne pregando sempre più la beata Vergine perché gli mostrasse la via della salvezza, entrò in quello stesso ordine. Dopo il noviziato e la professione a Siena, fu inviato nel convento di Forlì.

Quando aveva circa sessant'anni, fu afflitto da vene varicose che gli procurarono una cancrena alla gamba destra. Il medico del convento, Paolo Salaghi assieme ai suoi confratelli, decisero per l'amputazione. Ma la notte prima dell'operazione, trascinandosi verso il crocifisso, il monaco guarì miracolosamente. Si sparse la voce in città e il religioso acquisì fama di santità. Fu venerato già in vita come protettore delle malattie croniche e dei tumori.

Morì ottantenne il 1º maggio 1345 consunto dalla febbre; il suo corpo riposa presso la chiesa dei Servi di Maria a Forlì.

Culto

Oggi il suo corpo è custodito in una teca di cristallo posta nella Basilica di San Pellegrino Laziosi, nel centro di Forlì; la testa è conservata nella chiesa della Santissima Trinità, in borgo Schiavonia.

Pellegrino Laziosi fu dichiarato beato da Papa Paolo V il 15 aprile 1609; il 27 dicembre 1726 fu canonizzato da Papa Benedetto XIII.

È venerato come "protettore degli ammalati di cancro". È inoltre il patrono degli ammalati di AIDS e di ogni altra malattia di particolare gravità.

Pellegrino Laziosi è co-patrono della città di Forlì, dove ancora oggi si svolge una fiera in suo onore, il 1º maggio di ogni anno, caratterizzata dalla vendita di cedri.

L'Ordine dei Servi di Maria ne celebra la festa nel giorno 4 maggio.

Note

  1. ^ Fu Pellegrino Laziosi, o da Forlì, il santo dell'Ordine oggi maggiormente conosciuto e venerato, da Le origini dei Servi di Maria.
  2. ^ La tradizione vuole che Pellegrino lo abbia schiaffeggiato Santi, beati e Testimoni: Pellegrino Laziosi

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN14436548 · ISNI (EN0000 0000 6150 9434 · BAV 495/37569 · CERL cnp00568489 · ULAN (EN500353944 · LCCN (ENno2002043344 · GND (DE122205987 · BNF (FRcb12061765f (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2002043344