Sinecismo: differenze tra le versioni
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Si verificava anche il caso che si procedesse alla fondazione di una città (''polis''), nella quale confluivano gli abitanti di più villaggi. |
Versione delle 18:37, 31 dic 2006
Con il termine sinecismo (in greco: συνοικισμóς) si intende l'unificazione di entità politiche precedentemente indipendenti in una città od organizzazione statale.
Nell'antica Grecia questo fenomeno era determinato da esigenze politiche e necessità militari di rafforzamento, per le quali i villaggi o comunità rinunciavano alla propria autonomia in favore della città-stato e comportava sempre il comune riconoscimento di una o più divinità cittadine.
Secondo la storiografia il sinecismo è un processo graduale continuo, mentre secondo la tradizione ellenica è un unico atto fondativo eseguito da una singola persona, come nel caso del sinecismo di Atene, attribuito a Teseo. Altri casi tipici di sinecismo furono l'unificazione della città di Rodi (411-407 a.C.) ed anche la nascita di Megalopoli (368-367 a.C.).
Vi sono comunque almeno quattro tipi di sinecismo:
- alcune città, di solito appartenenti allo stesso distretto, decidono di unirsi in una lega politica, e ne stabiliscono la sede governativa in una di esse oppure in una nuova città appositamente fondata;
- esiste già una sola città, ma questa viene popolata, volontariamente o meno, dagli abitanti delle campagne, che vi si trasferiscono per trovare rifugio contro pericoli esterni (p. es. invasioni);
- una potenza superiore, di solito esterna, obbliga due città a fondersi in una, con il conseguente trasferimento di popolazione;
- in un'area tribale, le autorità fondano una città con funzione di centro politico, per coordinare i villaggi e gli insediamenti rurali sparsi.
Si verificava anche il caso che si procedesse alla fondazione di una città (polis), nella quale confluivano gli abitanti di più villaggi.