Regime di circolazione: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 5: Riga 5:


In campo ferroviario in particolare si riconoscono e si classificano diversi regimi di circolazione, tra cui in particolare il gruppo dei [[blocco ferroviario|regimi ''di blocco'']] che costituiscono la stragrande maggioranza dei regimi di circolazione implementati nelle linee ferroviarie di tutto il mondo.
In campo ferroviario in particolare si riconoscono e si classificano diversi regimi di circolazione, tra cui in particolare il gruppo dei [[blocco ferroviario|regimi ''di blocco'']] che costituiscono la stragrande maggioranza dei regimi di circolazione implementati nelle linee ferroviarie di tutto il mondo.

In campo stradale, invece, si riconosce genericamente l'esistenza di un'unico regime di circolazione definito ''regime di marcia a vista'', realizzato (in modi sottilmente diversi nelle varie aree politiche del pianeta) essenzialmente dalla vigenza di apposite legislazioni statali ("codici della strada" o leggi assimilabili) e dall'esistenza di limitati impianti fissi di comando del traffico, consistenti sostanzialmente in segnali semaforici (perlopiù temporizzati) o barriere mobili.


[[Categoria:Sicurezza e segnalamento]]
[[Categoria:Sicurezza e segnalamento]]

Versione delle 10:12, 31 dic 2006

Template:Trasporti

Un regime di circolazione è un'insieme di regole ed eventualemente di dispositivi ed impianti che garantiscono la circolazione in sicurezza dei diversi veicoli che si muovo all'interno di un sistema di trasporto terrestre.

In campo ferroviario in particolare si riconoscono e si classificano diversi regimi di circolazione, tra cui in particolare il gruppo dei regimi di blocco che costituiscono la stragrande maggioranza dei regimi di circolazione implementati nelle linee ferroviarie di tutto il mondo.

In campo stradale, invece, si riconosce genericamente l'esistenza di un'unico regime di circolazione definito regime di marcia a vista, realizzato (in modi sottilmente diversi nelle varie aree politiche del pianeta) essenzialmente dalla vigenza di apposite legislazioni statali ("codici della strada" o leggi assimilabili) e dall'esistenza di limitati impianti fissi di comando del traffico, consistenti sostanzialmente in segnali semaforici (perlopiù temporizzati) o barriere mobili.