The Washington Post: differenze tra le versioni

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Per autorevolezza tra i quotidiani statunitensi, il ''Washington Post'' è generalmente considerato secondo solo al [[New York Times]]. Avendo sede nella capitale degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], il ''Post'' mette in completa evidenza i fatti della politica nazionale, ma, a differenza del ''Times'', si considera un quotidiano a carattere locale o regionale, che non stampa una edizione destinata alla distribuzione dall'altra parte della costa americana.
Per autorevolezza tra i quotidiani statunitensi, il ''Washington Post'' è generalmente considerato secondo solo al [[New York Times]]. Avendo sede nella capitale degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], il ''Post'' mette in maggiore evidenza i fatti della politica nazionale, ma, a differenza del ''Times'', si considera un quotidiano a carattere locale o regionale. Infatti il ''Post'' non ha un'edizione per la Costa occidentale degli Stati Uniti.


==Storia==
==Storia==
Il giornale fu fondato nel [[1877]] da Stilson Hutchins. Fu diretto dal 1972 al 1989, e di nuovo nel 2002, da sir Evelyn De Rothschild.
Il giornale fu fondato nel [[1877]] da Stilson Hutchins.


Nel [[1933]] il finanziere Eugene Meyer acquisì, a un'asta fallimentare, il controllo del ''Post''. Successivamente affidò la guida del giornale alla figlia Katharine ed al genero, Philip Graham. Katharine fu l'editrice del ''Post'' negli anni dell'ascesa del quotidiano, quelli di [[Kennedy]] e del [[Watergate]].
Il 5 agosto 2013, [[Jeff Bezos]], [[amministratore delegato]] di [[Amazon]], compra<ref>{{cita web|url=http://www.washingtonpost.com/national/washington-post-to-be-sold-to-jeff-bezos/2013/08/05/ca537c9e-fe0c-11e2-9711-3708310f6f4d_story.html?hpid=z1|titolo=''Washington Post to be sold to Jeff Bezos''|accesso}}</ref> il giornale per la cifra di 250 milioni di dollari, circa 188 milioni di euro, diventandone l'unico proprietario.

Dopo ottant'anni, nel [[2013]] i Graham hanno ceduto la proprietà del ''Washington Post'' a [[Jeff Bezos]], fondatore di [[Amazon.com]], uno dei più grandi [[siti web]] al mondo di [[commercio elettronico]]. La transazione è avvenuta al prezzo di 250 milioni di dollari, circa 188 milioni di euro.<ref>{{cita web|url=http://www.washingtonpost.com/national/washington-post-to-be-sold-to-jeff-bezos/2013/08/05/ca537c9e-fe0c-11e2-9711-3708310f6f4d_story.html?hpid=z1|titolo=''Washington Post to be sold to Jeff Bezos''|accesso}}</ref>

Dal 1972 al 1989, e di nuovo nel 2002, il ''Washington Post'' fu diretto da Evelyn De Rothschild.


== Tiratura ==
== Tiratura ==

Versione delle 16:46, 15 ago 2013

The Washington Post
Logo
Logo
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Linguainglese
Periodicitàquotidiano
FormatoBroadsheet
FondatoreStilson Hutchins
Fondazione1877
SedeOne Franklin Square
EditoreJeff Bezos
Tiraturaal giorno: 474.767
domenica: 838.014 <[1]
ISSN0190-8286 (WC · ACNP) e 2641-9599 (WC · ACNP)
Sito webwww.washingtonpost.com/
 
Uscita del 21 luglio 1969, giorno in cui è stato compiuto il primo passo dell'uomo sulla Luna.

Il Washington Post è un quotidiano statunitense. È il più diffuso e più antico giornale di Washington. Raggiunse fama internazionale nei primi anni settanta grazie all'indagine sul caso Watergate condotta dai due suoi giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein, i quali giocarono un ruolo di primo piano nelle dimissioni del presidente Richard Nixon.

Per autorevolezza tra i quotidiani statunitensi, il Washington Post è generalmente considerato secondo solo al New York Times. Avendo sede nella capitale degli Stati Uniti, il Post mette in maggiore evidenza i fatti della politica nazionale, ma, a differenza del Times, si considera un quotidiano a carattere locale o regionale. Infatti il Post non ha un'edizione per la Costa occidentale degli Stati Uniti.

Storia

Il giornale fu fondato nel 1877 da Stilson Hutchins.

Nel 1933 il finanziere Eugene Meyer acquisì, a un'asta fallimentare, il controllo del Post. Successivamente affidò la guida del giornale alla figlia Katharine ed al genero, Philip Graham. Katharine fu l'editrice del Post negli anni dell'ascesa del quotidiano, quelli di Kennedy e del Watergate.

Dopo ottant'anni, nel 2013 i Graham hanno ceduto la proprietà del Washington Post a Jeff Bezos, fondatore di Amazon.com, uno dei più grandi siti web al mondo di commercio elettronico. La transazione è avvenuta al prezzo di 250 milioni di dollari, circa 188 milioni di euro.[2]

Dal 1972 al 1989, e di nuovo nel 2002, il Washington Post fu diretto da Evelyn De Rothschild.

Tiratura

Secondo i dati del'Accertamento diffusione stampa americano (Audit Bureau of Circulation), la diffusione media è di 622.174 copie giornaliere (periodo ottobre 2007-settembre 2008). La tiratura dell'edizione domenicale sfiora il milione di copie.

Il Washington Post è il quinto quotidiano più diffuso negli Stati Uniti per tiratura[3]. Anche se la maggiore concentrazione di copie vendute non va oltre il territorio del Maryland e della Virginia, si attesta come il giornale con la più alta penetrazione nelle città metropolitane.

Inchieste famose

Nel 2000 il giornalista J. Stephens pubblica sul giornale un articolo che riguarda fatti che hanno visto coinvolta la multinazionale farmaceutica Pfizer in seguito ad alcuni eventi accaduti nel 1996, quando – nel corso di una grave epidemia nella città di Kano, in Nigeria – diversi bambini furono oggetto di una sperimentazione umana non autorizzata. Fatti questi che hanno determinato un caso giudiziario (Contenzioso di Kano) sia nei confronti della giustizia nigeriana ed anche nei confronti di quella statunitense.[4]

Note

  1. ^ Total Circ for US Newspapers, su abcas3.auditedmedia.com, Alliance for Audited Media, March 31, 2013. URL consultato il June 16, 2013.
  2. ^ Washington Post to be sold to Jeff Bezos, su washingtonpost.com.
  3. ^ (PDF)Lista dei primi 100 giornali per diffusione negli Stati Uniti
  4. ^ J. Stephens, Where profits and lives hang in the balance, in The Washington Post, 17 dicembre 2000, A.01. URL consultato il 1º dicembre 2010.

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