Romano Guardini: differenze tra le versioni

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== Opere principali ==
== Opere principali ==
*''Spirito della liturgia'' (1919)
*''[[Lo spirito della liturgia]]'' (1919)
*''I santi segni'' (1922)
*''I santi segni'' (1922)
*''[[Il senso della Chiesa]]'' (1922)
*''L'opposizione polare'' (1925)
*''L'opposizione polare'' (1925)
*''Formazione liturgica'' (1927)
*''Formazione liturgica'' (1927)
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*''Esperienza religiosa e fede'' (1934)
*''Esperienza religiosa e fede'' (1934)
*''La conversione di S. Agostino'' (1935)
*''La conversione di S. Agostino'' (1935)
*''Il Signore'' (1937), sua opera principale
*''[[Il Signore]]'' (1937), sua opera principale
*''Mondo e persona'' (1939)
*''Mondo e persona'' (1939)
*''Holderlin. Immagine del mondo e religiosità'' (1939)
*''Holderlin. Immagine del mondo e religiosità'' (1939)

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Romano Guardini (Verona, 17 febbraio 1885Monaco di Baviera, 1º ottobre 1968) è stato un presbitero, teologo e scrittore italiano naturalizzato tedesco, cattolico.

Romano Guardini nel 1920

Biografia

Nato a Verona nel 1885, in una famiglia di quattro fratelli. Già nel 1886 la famiglia si trasferì a Magonza. Qui Romano Guardini frequentò le scuole fra cui il Ginnasio umanistico, presso il quale superò gli esami finali nel 1903. Dopo avere frequentato per due semestri la facoltà di chimica a Tubinga e tre semestri di economia politica a Monaco di Baviera e Berlino, decise di entrare in seminario.

Romano studiò teologia a Friburgo in Brisgovia e Tubinga. Nel 1910 fu ordinato sacerdote a Magonza, dove lavorò brevemente quale assistente spirituale, prima di ritornare a Friburgo per il dottorato con il professor Engelbert Krebs, titolo che egli ottenne nel 1915 con un lavoro su Bonaventura. Sempre con una tesi su Bonaventura ottenne, nel 1922, l'abilitazione all'insegnamento della teologia dogmatica, mentre, nel contempo, era attivo nella pastorale giovanile nel movimento giovanile cattolico. Nel 1923 ottenne la cattedra di filosofia della religione e visione cattolica del mondo a Berlino, che conservò fino al 1939, quando fu prematuramente pensionato dai nazisti. Dal 1943 al 1945 si ritirò a Mooshausen, villaggio in cui si era creato, fin dal 1917, un cerchio di strette amicizie e dove un suo amico, Josef Geiger, era parroco.

Nel 1945, con la fine del regime di Hitler, ottenne la cattedra di filosofia della religione e visione cattolica del mondo a Tubinga, nel 1948 passò alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera; egli fu fra i fondatori della Katholische Akademie, che distribuisce ogni anno il rinomato premio a lui intitolato. Nel 1952 Guardini vinse il Premio alla Pace dei librai tedeschi. Nel 1962 dovette cessare la propria attività accademica per motivi di salute, i quali gli impedirono pure di partecipare al Concilio Vaticano II, quale membro della commissione liturgica, come era stato inizialmente previsto. Il 20 marzo 1965 ottenne la laurea honoris causa in pedagogia dall'Università degli Studi di Padova.

Guardini si spense il 1º ottobre 1968. Sepolto nel cimitero dei sacerdoti presso l'oratorio di San Filippo Neri di Monaco. In ricordo della sua attività accademica, le sue spoglie furono traslate nel 1997 alla presenza del vescovo ausiliare Tewes nella chiesa universitaria San Ludovico (Monaco di Baviera), nella quale egli per molti anni aveva predicato.

Il contributo teologico, filosofico e scientifico

Romano Guardini è stato definito "Padre della Chiesa del XX secolo" dalla sua biografa Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz.[1] Guardini è considerato[senza fonte] peraltro uno dei più significativi rappresentanti della filosofia e teologia cattolica del XX secolo, in specie per quanto riguarda la liturgia, la filosofia della religione, la pedagogia, l'ecumenismo e in generale la storia della spiritualità.

Nei suoi studi affrontò da una parte i temi tradizionali della teologia e della filosofia cristiana alla luce delle domande e delle sfide poste dal pensiero moderno; contemporaneamente affrontò i temi e i problemi del suo tempo dal punto di vista cristiano e specificatamente cattolico.

Per quanto riguarda il confronto con la cultura e il pensiero antichi e moderni, nei suoi scritti tornano spesso autori come Socrate, Platone, Agostino, Pascal, Kierkegaard, Nietzsche (in ambito filosofico), o come Dante Alighieri, Dostoevskij, Rilke, Raabe (in ambito letterario). Le sue interpretazioni letterarie di filosofi e poeti furono e sono tuttora apprezzate al di là del mondo cattolico stesso.[senza fonte] In ogni caso Guardini non si sofferma mai semplicemente sul pensiero degli autori da lui considerati, ma analizza sempre il legame stretto tra pensiero e vita, tra pensiero ed esistenza. L'attenzione a tale legame, così come il continuo approfondimento della filosofia e della teologia a servizio dell'uomo e dell'esistenza umana, sono caratteristiche degli scritti di Guardini.

Seppur legato per sua inclinazione alla tradizione teologica agostiniana e platonica, egli sottolineò sempre l'importanza dell'altro polo, quello tomistico e aristotelico. Egli indicò, al tempo della sua dissertazione, Bonaventura e, in seguito, John Henry Newman, come pensatori che potevano fungere da "ponte" fra le due correnti del pensiero cristiano. Tale posizione è riconducibile più in generale alla convinzione che la verità fosse polifonica.

Il ambito politico, cercò una posizione intermedia tra i cattolici socialisti e i cattolici conservatori, ottenendo critiche da entrambe le parti.[senza fonte] Nel 1946 Guardini si definì come un cattolico democratico, dove l'accezione non va intesa tanto in senso politico ma filosofico, nel senso che pur sottolineando la libertà e la pluralità delle autorità, egli riconosceva ancora la validità di valori assoluti. Egli fu fra i promotori dell'Accademia per la formazione politica a Tutzing.

Durante il Nazismo cercò, anche a costo di alcuni compromessi,[non chiaro] di salvaguardare la sfera di autonomia della sua cittadella di studi (die Burg); i nazisti lo fecero tuttavia oggetto di spionaggio e fu esiliato de facto a Mooshausen. La sua resistenza passiva al nazismo è anche attestata dai suoi scritti, che i suoi lettori già allora interpretavano come un rigetto dell'ideologia nazista. Dopo la guerra egli pubblicò la sua riflessione politico-teologica Der Heilsbringer, nella quale fin dall'inizio qualificava come totalitaria la pretesa redentiva del regime nazista. Egli si preoccupò, in seguito, di elaborare un'etica del potere che valesse sia nei confronti delle ideologie politiche sia dei nuovi anonimi poteri dell'era contemporanea (media, burocrazia, economia).

In pedagogia Guardini evidenziò nelle sue lettere ai giovani la necessità dell'autocontrollo e dell'equilibrio fra autorità e libertà in una creativa obbedienza della coscienza.

Influenze e riconoscimenti

La prima grande opera di Guardini, Lo spirito della liturgia (scritta nel 1917) fu una delle pietre miliari del Movimento liturgico nato in Europa nella prima metà del XIX secolo, che influenzerà poi in modo decisivo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II.

Per la sua attività Guardini è stato più volte premiato.[non chiaro] A lui sono oggi intitolate una cattedra a Monaco e una a Berlino, città in cui ha sede la fondazione Guardini.

Egli fu teologo di riferimento anche per papa Benedetto XVI[2], il quale volentieri lo ha citato nelle proprie numerose pubblicazioni teologiche. Riferendosi allo sviluppo del pensiero di Guardini, Joseph Ratzinger evidenzia, tra l'altro, l'originaria posizione più vicina alle tesi liberali e successivamente il progressivo avvicinarsi dell'autore a posizioni più tradizionali.

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (classe di pace) - nastrino per uniforme ordinaria

Opere principali

  • Lo spirito della liturgia (1919)
  • I santi segni (1922)
  • Il senso della Chiesa (1922)
  • L'opposizione polare (1925)
  • Formazione liturgica (1927)
  • L'essenza del cristianesimo (1929)
  • Esperienza religiosa e fede (1934)
  • La conversione di S. Agostino (1935)
  • Il Signore (1937), sua opera principale
  • Mondo e persona (1939)
  • Holderlin. Immagine del mondo e religiosità (1939)
  • La Rivelazione (1940)
  • La morte di Socrate (1943)
  • Il Salvatore (1946)
  • La fine dell'epoca moderna (1950)
  • Rilke (1953)
  • Religione e Rivelazione (1958)
  • Miracoli e segni (1959)

Le principali opere postume sono: L'uomo (1939); Etica (1950-62); L'esistenza del cristiano (vari saggi 1954-64).

Opere edite in italiano

  • Accettare se stessi, Morcelliana, 1992
  • Ansia per l'uomo, Morcelliana
  • Appunti per un'autobiografia, Morcelliana
  • Cercare il volto di Dio giorno per giorno. Breviario, Morcelliana, 2009
  • Contemplazione sotto alberi, Morcelliana, 2002
  • Dante, Morcelliana, 1999
  • Diario. Appunti e testi dal '42 al '64, Morcelliana
  • Dostoevskij. Il mondo religioso, Morcelliana 1995
  • Elogio del libro, Morcelliana, 1993
  • Europa. Compito e destino, Morcelliana, 2004
  • Fede, Religione, Esperienza. Saggi teologici, Morcelliana, 1995
  • Gesù Cristo. La sua figura negli scritti di Paolo e di Giovanni, Vita e Pensiero, 1999
  • Hölderlin e il paesaggio, Morcelliana, 2006
  • Il diritto alla vita prima della nascita, Morcelliana, 2005
  • Il messaggio di San Giovanni, Morcelliana
  • Il rosario della Madonna, Morcelliana, 1994
  • Il senso della Chiesa, Morcelliana, 2007
  • Il Padre Nostro. La preghiera del Signore, Morcelliana 2009
  • Il testamento di Gesù, Vita e Pensiero, 1993
  • Introduzione alla preghiera, Morcelliana, 2009
  • La coscienza, Morcelliana
  • la coscienza, il bene, il raccoglimento, Morcelliana, 2009
  • La figura di Gesù Cristo nel Nuovo Testamento, Morcelliana, 2000
  • La Madre del Signore. Una lettera, Morcelliana, 1997
  • L'angelo. Cinque meditazioni, Morcelliana, 1994
  • La Notte Santa. Dall'Avvento all'Epifania, Morcelliana, 1994
  • La Pasqua. Meditazioni, Morcelliana, 1995
  • La realtà della Chiesa, Morcelliana
  • La realtà umana del Signore, Morcelliana
  • La Via Crucis del nostro Signore e Salvatore, Queriniana, 1976, 2006
  • La visione cattolica del mondo, Morcelliana, 1994
  • La vita della fede, Morcelliana, 2008
  • Le cose ultime. La dottrina cristiana sulla morte, la purificazione dopo la morte, la resurrezione, il giudizio e l'eternità, Vita e Pensiero, 1997
  • L'esistenza e la fede, Morcelliana
  • Le età della vita. Loro significato educativo e morale, Vita e Pensiero, 2003
  • Lettere dal lago di Como. La tecnica e l'uomo, Morcelliana, 1993
  • Lettere sull'autoformazione, Morcelliana
  • Libertà, grazia, destino, Morcelliana, 2000
  • Linguaggio - Poesia - Interpretazione, Morcelliana, 2000
  • L'opera d'arte, Morcelliana, 1998
  • Natura - Cultura - Cristianesimo, Morcelliana
  • Parabole, Morcelliana, 1996
  • Pascal, Morcelliana, 1992
  • Pensatori religiosi, Morcelliana, 2001
  • Persona e personalità, Morcelliana, 2006
  • Preghiera e verità. Meditazioni sul Padre Nostro, Morcelliana, 2003
  • Preghiere, Morcelliana
  • Preghiere teologiche, Morcelliana, 2000
  • Realtà della Chiesa, Morcelliana, 2004
  • Ritratto della malinconia, Morcelliana, 1990
  • Sacra Scrittura e scienza della fede, Piemme, 1996
  • San Francesco, Morcelliana, 2005
  • Sapienza dei Salmi, Morcelliana
  • Sul limite della vita. Lettere teologiche a un amico, Vita e Pensiero, 1994
  • Tre interpretazioni scritturistiche, Morcelliana
  • Tre scritti sull'università, Morcelliana, 1999
  • Una morale per la vita, Morcelliana, 2009
  • Virtù, Morcelliana
  • Virtù. Temi e prospettive della vita morale, Morcelliana, 1997
  • Volontà e verità. Esercizi spirituali, Morcelliana, 1997
  • Volontà e verità, Morcelliana, 2000

Bibliografia

  • Acquaviva Marcello, Il concreto vivente. L'antropologia filosofica e religiosa di Romano Guardini, Città Nuova, 2007
  • Ascenzi Anna, Lo spirito dell'educazione. Saggio sulla pedagogia di Romano Guardini, Vita e Pensiero, 2003
  • Borghesi Massimo, Romano Guardini. Dialettica e antropologia, Studium, 2004
  • Fabris Giuliana, Dallo sguardo di Romano Guardini, EMP, 2009
  • Fedeli Carlo, L'educazione come esperienza. Il contributo di John Dewey e Romano Guardini alla pedagogia del Novecento, Aracne, 2008
  • Fedeli Carlo, Pienezza e compimento. alle radici della riflessione pedagogica di Romano Guardini, Vita e Pensiero, 2003
  • Hans Urs von Balthasar, Romano Guardini. Riforma dalle origini, Jaca Book, 2000
  • Hengelmann H., Introduzione a Romano Guardini, Queriniana, 1968
  • Iannascoli Loretta, Condizione umana e opposizione polare nella filosofia di Romano Guardini. Genesi, fonti e sviluppo di un pensiero, Aracne 2005
  • Iannascoli Loretta, Verità e ricerca. La gnoseologia di Romano Guardini a confronto con la filosofia del senso comune, Leonardo da Vinci, 2008
  • Negri Luigi, L'antropologia di Romano Guardini, Jaca Book, 1989
  • Kobylinski Andrzej, Modernità e postmodernità. L'interpretazione dell'esistenza al tramonto dei tempi moderni nel pensiero di Romano Guardini, Pontificia Università Gregoriana, 1998
  • Paganelli Paola, Una fede che diviene cultura. Alla scuola di Romano Guardini, Cantagalli, 2005
  • Reber Joachim, Incontro con Romano Guardini, Eupress-FTL, 2004
  • AA.VV.,Romano Guardini e i movimenti moderni. Breve viaggio all’origine di un disastro., Il Covile, 2011

Note

  1. ^ Hanna Barbara Gerl Falkovitz, Romano Guardini (1885-1968). Leben und Werk, ISBN 3-7867-1146-1, Mainz, 1985. (Trad. it. Romano Guardini. La vita e l'opera, Brescia, 1988.)
  2. ^ Sandro Magister, Benedetto XVI ha un padre, Romano Guardini, su chiesa.espresso.repubblica.it, 1º ottobre 2008.

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