Franco Bernabè: differenze tra le versioni

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====Telecom Italia====
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Nel novembre 1998 Bernabè viene scelto come Amministratore Delegato di [[Telecom Italia]], però a febbraio 1999 l'[[Olivetti]] di [[Roberto Colaninno|Colaninno]] lancia una [[OPAS]] su Telecom Italia. Bernabè si dice contrario all'OPAS e studia delle contromisure (tra cui la fusione con [[Deutsche Telekom]]); a maggio inizia l'OPAS e l'Olivetti raggiunge il 51% delle azioni di Telecom Italia. A giugno 1999 Bernabè dà le dimissioni.
Nel novembre 1998 Bernabè viene scelto come Amministratore Delegato di [[Telecom Italia]], però a febbraio 1999 l'[[Olivetti]] di [[Roberto Colaninno|Colaninno]] lancia un'[[Offerta pubblica di acquisto]] su Telecom Italia. Bernabè si dice contrario all'OPA e studia delle contromisure (tra cui la fusione con [[Deutsche Telekom]]); a maggio inizia l'OPA e l'Olivetti raggiunge il 51% delle azioni di Telecom Italia. A giugno 1999 Bernabè dà le dimissioni.


====Incarichi pubblici====
====Incarichi pubblici====

Versione delle 11:03, 8 giu 2013

Franco Bernabè

Franco Bernabè (Vipiteno, 18 settembre 1948) è un banchiere e dirigente d'azienda italiano.

Biografia

Studi

Franco Bernabè si è laureato nel 1973 presso l’Università di Torino e ha lavorato come ricercatore di economia presso la Fondazione Einaudi dal 1973 a 1975. È autore di diverse pubblicazioni economiche ed è stato insignito della laurea honoris causa in Scienze Ambientali dall'Università di Parma.

Carriera

Nella sua carriera è importante la figura dell'ex ministro Franco Reviglio, di cui è stato collaboratore[1].

ENI

Bernabè è stato amministratore delegato di Eni, dal 1992 al 1998, dove ha condotto un programma di ristrutturazione e privatizzazione di grande successo. Nel corso dei suoi due mandati alla guida della società, l’Eni è stata trasformata da ente di stato in perdita nella più grande società per capitalizzazione in Italia e in una delle compagnie petrolifere di maggiore successo al mondo. Le esperienze di management di Franco Bernabè alla guida dell’Eni e di Telecom Italia sono state oggetto di due case studies della Harvard Business School pubblicati rispettivamente nel dicembre 1997 e nel dicembre 1999.

Entrato all’Eni nel 1983 come Assistente del Presidente, in seguito Bernabè è diventato Direttore centrale per la pianificazione, controllo e sviluppo. Prima di passare all’Eni aveva lavorato presso il dipartimento di pianificazione della Fiat come Chief Economist, dopo un’esperienza come Senior Economist presso il dipartimento di Economia e Statistica dell’OCSE a Parigi.

Telecom Italia

Nel novembre 1998 Bernabè viene scelto come Amministratore Delegato di Telecom Italia, però a febbraio 1999 l'Olivetti di Colaninno lancia un'Offerta pubblica di acquisto su Telecom Italia. Bernabè si dice contrario all'OPA e studia delle contromisure (tra cui la fusione con Deutsche Telekom); a maggio inizia l'OPA e l'Olivetti raggiunge il 51% delle azioni di Telecom Italia. A giugno 1999 Bernabè dà le dimissioni.

Incarichi pubblici

Bernabè ha inoltre ricoperto vari incarichi pubblici: nel 1999 è stato nominato dal Primo Ministro come rappresentante speciale del governo italiano per la ricostruzione del Kossovo; tra il 2001 e il 2003 è stato Presidente della Biennale di Venezia[2], e dal 2004 è Presidente del MART di Trento e Rovereto, importante museo italiano di arte moderna. È stato membro dell’Advisory Board del Council on Foreign Relations; attualmente siede nel consiglio del Peres Center for Peace, nell’Advisory Board dell’Observatoire Méditérranéen de l’Énergie, ed è membro del consiglio di amministrazione di PetroChina, ruolo che ha ricoperto in passato anche in altre società italiane e internazionali quotate.

Franco Bernabè

FB Group

Bernabè è stato inoltre presidente e azionista di maggioranza di FB Group, società di investimenti nei settori dell'ICT e delle energie rinnovabili che aveva fondato dopo aver lasciato Telecom Italia nel 1999. In particolare, si è dedicato al settore delle telecomunicazioni - come fondatore di Andala H3G e come azionista di Netscalibur e di Telit, contribuendo alla ristrutturazione delle due società - e al settore del software attraverso le società del Gruppo Kelyan, recentemente cedute a un altro gruppo di controllo, che sviluppano soluzioni ICT per le imprese e servizi a valore aggiunto per l'industria delle telecomunicazioni.

Ritorno a Telecom Italia

Bernabè, il 3 dicembre 2007, è stato nominato da Telco Amministratore Delegato di Telecom Italia, tornando nell'azienda da lui guidata prima della gestione Tronchetti Provera e prima della gestione Colaninno.

Prima del ritorno in Telecom è stato Vice Presidente di Rothschild Europe, in seguito al conferimento in Rothschild Spa, nel 2004, della società di advisory finanziario da lui fondata nel 1999. Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia del 13 aprile 2011 ha nominato Franco Bernabè Presidente Esecutivo (Chairman of the Board and Chief Executive Officer)[3].

Altro

È membro dello steering committee del Gruppo Bilderberg[4]. Nel 2012 ha partecipato alla riunione del Gruppo Bilderberg presso Chantilly, Virginia, Stati Uniti. [5]

Vita privata

Franco Bernabè è sposato e ha due figli.

Bibliografia

Nel 2012 ha pubblicato per Laterza il libro "Libertà vigilata. Privacy, sicurezza e mercato nella rete".

Onorificenze

Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN42732463 · ISNI (EN0000 0000 5593 1161 · SBN MILV010415 · GND (DE122925289 · WorldCat Identities (ENlccn-no2001086950
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