Lilli Gruber: differenze tra le versioni

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Si iscrive al gruppo parlamentare del [[Partito Socialista Europeo]]. È presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo; membro della Conferenza dei presidenti di delegazione; della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della Delegazione per le relazioni con l'[[Iran]]. Nel [[2007]], dopo un iniziale rifiuto ad entrare nel ''[[Comitato promotore 14 ottobre]]'' del [[Partito Democratico]], è divenuta membro della [[Commissione per l'Etica]], nominata dall'[[Assemblea Costituente Nazionale]].
Si iscrive al gruppo parlamentare del [[Partito Socialista Europeo]]. È presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo; membro della Conferenza dei presidenti di delegazione; della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della Delegazione per le relazioni con l'[[Iran]]. Nel [[2007]], dopo un iniziale rifiuto ad entrare nel ''[[Comitato promotore 14 ottobre]]'' del [[Partito Democratico]], è divenuta membro della [[Commissione per l'Etica]], nominata dall'[[Assemblea Costituente Nazionale]].


Nel settembre [[2008]], in una lettera agli elettori spiega la decisione di non ripresentare la propria candidatura al Parlamento europeo nelle [[elezioni europee del 2009|elezioni del 2009]] e annuncia la conclusione dell'esperienza di «giornalista prestata alla politica», come si è autodefinita, per ritornare a svolgere la professione di giornalista. Si dimette, pertanto, da eurodeputata. «Così facendo - ha spiegato lei stessa a [[Pippo Baudo]] durante ''[[Domenica In]]'' del [[5 ottobre]] [[2008]] - ho rinunciato a uno stipendio di 11.800 euro lordi mensili e, dimettendomi prima della fine della legislatura, ho perso il diritto alla pensione». Dal 2008 conduce il programma ''[[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]]'' su [[La7]].
Nel settembre [[2008]], in una lettera agli elettori spiega la decisione di non ripresentare la propria candidatura al Parlamento europeo nelle [[elezioni europee del 2009|elezioni del 2009]] e annuncia la conclusione dell'esperienza di «giornalista prestata alla politica», come si è autodefinita, per ritornare a svolgere la professione di giornalista. Si dimette, pertanto, da eurodeputata. «Così facendo - ha spiegato lei stessa a [[Pippo Baudo]] durante ''[[Domenica In]]'' del [[5 ottobre]] [[2008]] - ho rinunciato a uno stipendio di 11.800 euro lordi mensili e, dimettendomi prima della fine della legislatura, ho perso il diritto alla pensione». Dal 2008 conduce il programma ''[[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]]'' su [[La7]]. Si noti il fatto che, pur avendo denunciato la dilagante disinformazione in Italia, conduce il programma di [[La7]] in modo palesemente [[fazioso]].


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Template:Membro delle istituzioni europee Dietlinde Gruber detta Lilli (Bolzano, 19 aprile 1957) è una giornalista, scrittrice ed ex politica italiana.

Biografia

È vissuta ad Egna, capoluogo della Bassa Atesina. Giornalista televisiva celebre in Italia, è stata conduttrice sia del TG2 che del principale notiziario televisivo del primo canale RAI, il TG1. Nota anche in Germania per aver condotto alcuni programmi giornalistici, il più conosciuto sull'emittente privata Pro7. Oltre all'italiano e al tedesco, parla correntemente inglese e francese. Si è sposata a Montagna, paese d'origine della propria famiglia, col giornalista francese Jacques Charmelot.

Laureata a Venezia in lingue e letterature straniere, svolge il praticantato giornalistico nella sua città natale a Telebolzano, e scrive per i quotidiani L'Adige e Alto Adige quindi approda in RAI, dapprima a Sender Bozen, il canale in lingua tedesca, poi alla redazione di Bolzano del TGR Trentino/Alto Adige. Viene chiamata dal direttore del TG2, Antonio Ghirelli, a condurre l'edizione di mezza sera del telegiornale, che la rende subito popolare presso il pubblico televisivo. Diventata la conduttrice di maggior successo della televisione italiana, nel 1991 passa al TG1, dove conduce l'edizione delle 20.

Nella sua vita giornalistica segue eventi di rilevante importanza, come il crollo del Muro di Berlino e numerosi fronti di guerra tra cui l'Iraq. Nel 1997 ha ricevuto ad Alghero, per la sezione giornalismo, la III edizione del "Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo". Collabora con i quotidiani La Stampa e Corriere della Sera. Dopo aver denunciato la carenza di libertà d'informazione in Italia, nel 2004 si candida con la coalizione Uniti nell'Ulivo alle elezioni per il Parlamento europeo. Capolista nelle circoscrizioni nord-est e centro, risulta prima assoluta degli eletti in entrambe[1], raccogliendo complessivamente oltre 1 milione e 100 000 voti. La fase finale della campagna elettorale della Gruber è seguita dalle telecamere della regista Caterina Borelli che realizzerà il documentario Lilli e il cavaliere - 10 giorni per battere Berlusconi.

Si iscrive al gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo. È presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo; membro della Conferenza dei presidenti di delegazione; della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della Delegazione per le relazioni con l'Iran. Nel 2007, dopo un iniziale rifiuto ad entrare nel Comitato promotore 14 ottobre del Partito Democratico, è divenuta membro della Commissione per l'Etica, nominata dall'Assemblea Costituente Nazionale.

Nel settembre 2008, in una lettera agli elettori spiega la decisione di non ripresentare la propria candidatura al Parlamento europeo nelle elezioni del 2009 e annuncia la conclusione dell'esperienza di «giornalista prestata alla politica», come si è autodefinita, per ritornare a svolgere la professione di giornalista. Si dimette, pertanto, da eurodeputata. «Così facendo - ha spiegato lei stessa a Pippo Baudo durante Domenica In del 5 ottobre 2008 - ho rinunciato a uno stipendio di 11.800 euro lordi mensili e, dimettendomi prima della fine della legislatura, ho perso il diritto alla pensione». Dal 2008 conduce il programma Otto e mezzo su La7. Si noti il fatto che, pur avendo denunciato la dilagante disinformazione in Italia, conduce il programma di La7 in modo palesemente fazioso.

Nel giugno 2012 compare nella lista dei partecipanti al Club Bilderberg [2].

Televisione

Opere

Teatro

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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