Jamestown (Virginia): differenze tra le versioni

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Dopo lo sbarco a [[Cape Henry]], vennero dissiggillati gli ordini. La ricerca di un luogo adatto alla fondazione della colonia durò fino al 14 maggio 1607, quando il capitano [[Edward Maria Wingfield]], presidente del consiglio, scelse il sito del nuovo villaggio che venne chiamato '''Jamestown''' in onore del re [[Giacomo I d'Inghilterra]]. L'insediamento, inizialmente costituito per lo più da poche case di legno e da una chiesa, era fortificato da alte palizzate. I rigori climatici, la mancanza d'acqua e gli attacchi delle tribù [[algonchine]] quasi distrussero la colonia. Sembra inquadrarsi in questo periodo il fatto, in base al quale nel dicembre del 1607, mentre cercava cibo lungo il Chickahominy River, [[John Smith di Jamestown|John Smith]] fu catturato e condotto di fronte al capo dei Powhatan, [[Wahunsunacock]], a Werowocomoco, centro della [[Confederazione Powhatan]] situata sulla sponda nord dello York River. Benché temesse per la sua vita, Smith fu alla fine rilasciato senza danni ed in seguito egli attribuì la sua salvezza all'intervento della figlia del capo, [[Pocahontas]],figlia minore di [[Capo Powhatan]], che, stando al resoconto di John Smith, si gettò sul suo corpo. Instauratesi, così, delle buone relazioni con quei nativi, sembra che da allora la sopravvivenza della prima comunità inglese sia stata anche favorita dalla fornitura di cibo da parte degli stessi indiani. In seguito però i rapporti con le [[Nativi americani|tribù indigene]] si deteriorarono, tanto che nel durissimo inverno del 1609 la piccola comunità inglese fu lungamente assediata dai nativi e, per resistere anche alla totale mancanza di cibo, pare, in base ad alcuni studi archeologici, che i sopravvissuti, circa una sessantina di persone, siano giunti a praticare persino il cannibalismo.
Dopo lo sbarco a [[Cape Henry]], vennero dissiggillati gli ordini. La ricerca di un luogo adatto alla fondazione della colonia durò fino al 14 maggio 1607, quando il capitano [[Edward Maria Wingfield]], presidente del consiglio, scelse il sito del nuovo villaggio che venne chiamato '''Jamestown''' in onore del re [[Giacomo I d'Inghilterra]]. L'insediamento, inizialmente costituito per lo più da poche case di legno e da una chiesa, era fortificato da alte palizzate. I rigori climatici, la mancanza d'acqua e gli attacchi delle tribù [[Algonchini|algonchine]] quasi distrussero la colonia. Sembra inquadrarsi in questo periodo il fatto, in base al quale nel dicembre del 1607, mentre cercava cibo lungo il Chickahominy River, [[John Smith di Jamestown|John Smith]] fu catturato e condotto di fronte al capo dei Powhatan, [[Wahunsunacock]], a Werowocomoco, centro della [[Confederazione Powhatan]] situata sulla sponda nord dello York River. Benché temesse per la sua vita, Smith fu alla fine rilasciato senza danni ed in seguito egli attribuì la sua salvezza all'intervento della figlia del capo, [[Pocahontas]],figlia minore di [[Capo Powhatan]], che, stando al resoconto di John Smith, si gettò sul suo corpo. Instauratesi, così, delle buone relazioni con quei nativi, sembra che da allora la sopravvivenza della prima comunità inglese sia stata anche favorita dalla fornitura di cibo da parte degli stessi indiani. In seguito però i rapporti con le [[Nativi americani|tribù indigene]] si deteriorarono, tanto che nel durissimo inverno del 1609 la piccola comunità inglese fu lungamente assediata dai nativi e, per resistere anche alla totale mancanza di cibo, pare, in base ad alcuni studi archeologici, che i sopravvissuti, circa una sessantina di persone, siano giunti a praticare persino il cannibalismo.
Dopo la Prima Guerra Anglo-Powhatan (1609–1613), le nozze tra Pocahontas ed il colono inglese [[John Rolfe]] nel 1614, segnarono l'inizio di un periodo di relazioni pacifiche tra i coloni Inglesi e gli [[Indiani]] della Confederazione Powhatan. Ma in seguito i rapporti peggiorarono ed il [[22 marzo]] [[1622]] gli indiani [[Algonchini]], nell'episodio conosciuto con il nome di [[Il massacro di Jamestown|massacro di Jamestown]], uccisero 347 persone, pari a un terzo degli abitanti della colonia.
Dopo la Prima Guerra Anglo-Powhatan (1609–1613), le nozze tra Pocahontas ed il colono inglese [[John Rolfe]] nel 1614, segnarono l'inizio di un periodo di relazioni pacifiche tra i coloni Inglesi e gli [[Indiani]] della Confederazione Powhatan. Ma in seguito i rapporti peggiorarono ed il [[22 marzo]] [[1622]] gli indiani [[Algonchini]], nell'episodio conosciuto con il nome di [[Il massacro di Jamestown|massacro di Jamestown]], uccisero 347 persone, pari a un terzo degli abitanti della colonia.



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Coordinate: 37°12′33″N 76°46′39″W / 37.209167°N 76.7775°W37.209167; -76.7775

Nel 1606 La Virginia Company ricevette dal re Giacomo I d'Inghilterra una concessione per la costituzione di insediamenti inglesi nel nord America. Il 13 maggio 1607 una spedizione inglese della Virginia Company raggiunse la costa degli Stati Uniti, in quello che oggi è lo stato della Virginia (dal nome della compagnia), con 108 uomini e tre navi (Susan Constant, Godspeed e Discovery) per costruire il primo insediamento stabile nel nuovo mondo. Dopo lo sbarco a Cape Henry, vennero dissiggillati gli ordini. La ricerca di un luogo adatto alla fondazione della colonia durò fino al 14 maggio 1607, quando il capitano Edward Maria Wingfield, presidente del consiglio, scelse il sito del nuovo villaggio che venne chiamato Jamestown in onore del re Giacomo I d'Inghilterra. L'insediamento, inizialmente costituito per lo più da poche case di legno e da una chiesa, era fortificato da alte palizzate. I rigori climatici, la mancanza d'acqua e gli attacchi delle tribù algonchine quasi distrussero la colonia. Sembra inquadrarsi in questo periodo il fatto, in base al quale nel dicembre del 1607, mentre cercava cibo lungo il Chickahominy River, John Smith fu catturato e condotto di fronte al capo dei Powhatan, Wahunsunacock, a Werowocomoco, centro della Confederazione Powhatan situata sulla sponda nord dello York River. Benché temesse per la sua vita, Smith fu alla fine rilasciato senza danni ed in seguito egli attribuì la sua salvezza all'intervento della figlia del capo, Pocahontas,figlia minore di Capo Powhatan, che, stando al resoconto di John Smith, si gettò sul suo corpo. Instauratesi, così, delle buone relazioni con quei nativi, sembra che da allora la sopravvivenza della prima comunità inglese sia stata anche favorita dalla fornitura di cibo da parte degli stessi indiani. In seguito però i rapporti con le tribù indigene si deteriorarono, tanto che nel durissimo inverno del 1609 la piccola comunità inglese fu lungamente assediata dai nativi e, per resistere anche alla totale mancanza di cibo, pare, in base ad alcuni studi archeologici, che i sopravvissuti, circa una sessantina di persone, siano giunti a praticare persino il cannibalismo. Dopo la Prima Guerra Anglo-Powhatan (1609–1613), le nozze tra Pocahontas ed il colono inglese John Rolfe nel 1614, segnarono l'inizio di un periodo di relazioni pacifiche tra i coloni Inglesi e gli Indiani della Confederazione Powhatan. Ma in seguito i rapporti peggiorarono ed il 22 marzo 1622 gli indiani Algonchini, nell'episodio conosciuto con il nome di massacro di Jamestown, uccisero 347 persone, pari a un terzo degli abitanti della colonia.

Inizialmente la coltivazione del tabacco era alla base dell'economia della colonia, che stentava però a crescere. A Jamestown arrivarono nel 1619 i primi schiavi africani commerciati dagli olandesi. Secondo alcune fonti, per cercare di aumentare gli abitanti della colonia, ogni uomo che poteva permetterselo, pagava un viaggio dall'Inghilterra verso Jamestown per una donna disponibile a sposarsi una volta giunta in America. Per questo vennero inviate via nave 90 ragazze.

La colonia negli anni successivi accrebbe in modo massiccio i suoi abitanti a causa delle condizioni economiche e dell'intolleranza religiosa in Inghilterra.

Nel 2013, L'antropologo forense Douglas Owsley, dopo una serie di studi su resti umani ritrovati negli scavi archeologici di Jamestown, è giunto alla conclusione che nel durissimo inverno del 1609 vi furono, fra i primi coloni, episodi di cannibalismo. Infatti, alcuni graffi vistosi, rilevati sulla calotta cranica di una ragazza, che era separata dal resto del cranio, hanno portato alla conclusione che la testa della ragazza, una volta morta, era stata aperta dai sopravvissuti per cibarsi del suo cervello.

Jamestown oggi

Oggi è possibile visitare le rovine di Jamestown, dove è stato costituito un museo all'aperto.

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