Editoria musicale: differenze tra le versioni

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L''''editore musicale''' è quella figura imprenditoriale che si occupa della stampa e della pubblicazione delle [[partitura|partiture]] musicali ad uso di [[cantanti]], [[strumentista|strumentisti]], [[gruppo musicale|complessi musicali]] e [[orchestra]]li.
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Versione delle 20:41, 20 apr 2013

L'editore musicale è quella figura imprenditoriale che si occupa della stampa e della pubblicazione delle partiture musicali ad uso di cantanti, strumentisti, complessi musicali e orchestrali.

Storia

La professione ebbe inizio nei primi anni del XVI secolo a seguito dell'invenzione della stampa a caratteri mobili realizzata da Johann Gutenberg nella seconda metà del XV secolo. Prima di quella data gli spartiti musicali venivano raccolti in collezioni di manoscritti che venivano realizzati da abili copisti. Tale invenzione consentì la diffusione della musica poiché la stampa dei libri era meno onerosa della realizzazione dei manoscritti.

Il primo editore musicale fu Ottaviano Petrucci che, nel 1501 a Venezia, stampò il primo libro di spartiti musicali utilizzando un sistema di impressione multipla a caratteri mobili da lui inventato.

L'opera intitolata Harmonice Musices Odhecaton, raccoglieva 100 chanson (in realtà 96) di Antoine Busnois, Josquin Desprez e Heinrich Isaac.

Bibliografia

  • Elvidio Surian, Manuale di storia della musica, Rugginenti Editore. I Vol. (ISBN 88-7665-038-5)
  • C. Fiore (a cura di), Il libro di musica. Per una storia materiale delle fonti musicali in Europa, L'Epos, Palermo 2004.
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