Questione di fiducia: differenze tra le versioni

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In [[Italia]] la '''questione di fiducia''' è un istituto della forma di governo [[Parlamento|parlamentare]] riservato al [[Governo]], non previsto in [[Costituzione]], ma disciplinato dai [[Regolamenti parlamentari|regolamenti interni]] della [[Camera dei deputati|Camera]]<ref name="camera">[http://nuovo.camera.it/438?shadow_regolamento_capi=1069&shadow_regolamento_articoli_titolo=Articolo%20116 art. 116 del regolamento della camera]</ref> e, in modo più succinto, del [[Senato della Repubblica|Senato]]<ref name="senato">[http://www.senato.it/istituzione/29377/131629/131648/articolo.htm art. 161 regolamento del Senato]</ref> nonché dalla legge n. 400/1988. Il regolamento della Camera è molto restrittivo nell'elencare i casi in cui il Governo non può porre la questione di fiducia: in ciò che attiene al regolamento interno delle Camere, modifiche del Regolamento, sanzioni disciplinari e gli argomenti per i quali il Regolamento preveda votazione per alzata di mano o per scrutinio segreto, inchieste parlamentari, autorizzazioni a procedere e verifica delle elezioni.
In [[Italia]] la '''questione di fiducia''' è un istituto della forma di governo [[Parlamento|parlamentare]] riservato al [[Governo]], non previsto in [[Costituzione]], ma disciplinato dai [[Regolamenti parlamentari|regolamenti interni]] della [[Camera dei deputati|Camera]]<ref name="camera">[http://nuovo.camera.it/438?shadow_regolamento_capi=1069&shadow_regolamento_articoli_titolo=Articolo%20116 art. 116 del regolamento della camera]</ref> e, in modo più succinto, del [[Senato della Repubblica|Senato]]<ref name="senato">[http://www.senato.it/1044?articolo=1165&sezione=159 art. 161 regolamento del Senato]</ref> nonché dalla legge n. 400/1988. Il regolamento della Camera è molto restrittivo nell'elencare i casi in cui il Governo non può porre la questione di fiducia: in ciò che attiene al regolamento interno delle Camere, modifiche del Regolamento, sanzioni disciplinari e gli argomenti per i quali il Regolamento preveda votazione per alzata di mano o per scrutinio segreto, inchieste parlamentari, autorizzazioni a procedere e verifica delle elezioni.


==Storia==
==Storia==

Versione delle 19:52, 22 mar 2013

In Italia la questione di fiducia è un istituto della forma di governo parlamentare riservato al Governo, non previsto in Costituzione, ma disciplinato dai regolamenti interni della Camera[1] e, in modo più succinto, del Senato[2] nonché dalla legge n. 400/1988. Il regolamento della Camera è molto restrittivo nell'elencare i casi in cui il Governo non può porre la questione di fiducia: in ciò che attiene al regolamento interno delle Camere, modifiche del Regolamento, sanzioni disciplinari e gli argomenti per i quali il Regolamento preveda votazione per alzata di mano o per scrutinio segreto, inchieste parlamentari, autorizzazioni a procedere e verifica delle elezioni.

Storia

La questione di fiducia viene regolamentata per la prima volta nel 1971 alla camera nell'Art 116 r.C. come tramite per rinsaldare le file della maggioranza; dal 1980, con il presidente Cossiga la questione di fiducia diventa un mezzo antiostruzionistico, grazie alla priorità delle votazioni su cui è posta.

Ratio dell'istituto

Il governo pone la questione di fiducia su una legge (o più comunemente su un emendamento ad una legge), qualificando tale atto come fondamentale della propria azione politica e facendo dipendere dalla sua approvazione la propria permanenza in carica. Nella pratica politica tale strumento viene usato dal Governo per compattare la maggioranza parlamentare che lo sostiene o per evitare l'ostruzionismo dell'opposizione.

Ponendo la fiducia tutti gli emendamenti decadono e la legge deve essere votata così come è stata presentata. Nel caso in cui il Parlamento respinga la questione di fiducia posta dal Governo, quest'ultimo è considerato privo della fiducia della Camera/Senato e pertanto è tenuto a rassegnare il mandato nelle mani del Capo dello Stato. Va inoltre ricordato che tale istituto giuridico, compattando la maggioranza cerca di annullare i franchi tiratori che si nascondono dietro il voto segreto.

Esistono altri due casi in cui il governo può porre la questione di fiducia: successivamente al "rimpasto" cioè una modifica nella composizione del gabinetto e successivamente alla modifica del programma di governo.

Regolamento del Senato della Repubblica - Articolo 161

La questione di fiducia gode di tre elementi caratteristici definiti dalla giunta per i regolamenti nel 1988:

  1. gli articoli su cui è posta la fiducia godono della priorità di votazione; l'approvazione della fiducia comporta automaticamente la reiezione di tutti gli stralci ed emendamenti collegati all'articolo;
  2. la questione di fiducia è la cornice all'interno della quale si apre la discussione in merito all'argomento su cui è stata posta;
  3. il contingentamento dei tempi è affidato alla regolamentazione ordinaria del senato.[2]

Regolamento della Camera dei deputati - Articolo 116

Divieto di porre la questione di fiducia su:

  1. regolamenti interni della camera
  2. su questioni procedimentali
  3. su votazioni per alzata di mano e scrutinio segreto dove espressamente richiesto dal regolamento
  4. su votazioni nei confronti di persone
  5. su questioni incidentali formali
  6. sull'affidamento di disegni di legge in commissione.[1]

Riferimenti normativi

Note

Voci correlate