Nucleo di Edinger-Westphal: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Addbot (discussione | contributi)
m migrazione automatica di 7 collegamenti interwiki a Wikidata, d:q165312
Riga 26: Riga 26:


[[Categoria:Sistema nervoso periferico]]
[[Categoria:Sistema nervoso periferico]]

[[de:Edinger-Westphal-Kern]]
[[en:Edinger–Westphal nucleus]]
[[es:Núcleo de Edinger-Westphal]]
[[fr:Noyau d'Edinger-Westphal]]
[[ja:エディンガー・ウェストファル核]]
[[nl:Kern van Edinger-Westphal]]
[[pl:Jądro Edingera-Westphala]]

Versione delle 14:48, 13 mar 2013

Sezione condotta attraverso i tubercoli quadrigemini superiori che mostra il percorso del nervo oculomotore. Il nucleo di Edinger Westphal non è indicato in figura, ma si trova in prossimità dei nuclei motori dell'oculomotore.

Il nucleo di Edinger-Westphal (o nucleo oculomotore accessorio) è il nucleo visceroeffettore parasimpatico del III paio di nervi encefalici (nervo oculomotore comune). Innerva attraverso il ganglio ciliare i muscoli costrittore della pupilla e ciliare.

Posizione

Questo nucleo, pari e simmetrico, è situato dorsalmente al nucleo motore del nervo oculomotore e ventralmente all'acquedotto mesencefalico nel mesencefalo rostrale, a livello dei tubercoli quadrigemini superiori.

È il più rostrale dei nuclei parasimpatici del tronco encefalico.

Funzione

Il nucleo di Edinger-Westphal fornisce fibre pregangliari parasimpatiche al ganglio ciliare che, con le sue fibre postgangliari parasimpatiche unitamente alle fibre ortosimpatiche postgangliari provenienti dal ganglio cervicale superiore, innerva il muscolo costrittore della pupilla e il muscolo ciliare del cristallino. Riceve afferenze dal tratto ottico accessorio attraverso i nuclei della regione pretettale sia omolaterali che controlaterali, mediando così il riflesso di miosi e il riflesso di accomodazione.

Eponimo

Il nucleo prende il nome dagli anatomisti Ludwig Edinger, che nel 1885 ne mostrò l'esistenza nel feto, e Karl Friedrich Otto Westphal, che lo osservò nell'adulto nel 1887.

Tavole

Collegamenti esterni