Paria dei cieli: differenze tra le versioni

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Asimov nel Novembre del [[1982]] scrisse una breve postilla sul contenuto scientifico di questo romanzo, inserita poi alla fine dello stesso. Egli dichiara che nel [[1949]], quando scrisse la storia, gli effetti delle [[Radioattività#Effetti biologici|radiazioni sui tessuti organici]] erano molto sottovalutati, e quindi, gli sembrava legittimo che gli esseri umani continuassero a vivere sulla Terra, nonostante la radioattività. Asimov si scusa per non aver potuto correggere il libro per farlo sembrare più scientifico, in quanto le radiazioni erano un fatto essenziale ai fini della trama.
Asimov nel Novembre del [[1982]] scrisse una breve postilla sul contenuto scientifico di questo romanzo, inserita poi alla fine dello stesso. Egli dichiara che nel [[1949]], quando scrisse la storia, gli effetti delle [[Radioattività#Effetti biologici|radiazioni sui tessuti organici]] erano molto sottovalutati, e quindi, gli sembrava legittimo che gli esseri umani continuassero a vivere sulla Terra, nonostante la radioattività. Asimov si scusa per non aver potuto correggere il libro per farlo sembrare più scientifico, in quanto le radiazioni erano un fatto essenziale ai fini della trama.


Nel capitolo 11, Joseph Schwarz comincia a capire di trovarsi ancora sulla Terra. Egli chiede quindi a Grew (il padre del contadino), quanti pianeti girassero attorno alla stella del [[sistema planetario]] in cui si trovava. Grew gli risponde che erano dieci, come se se ne fosse scoperto uno nuovo, dopo [[plutone]]. Ma oggi questa risposta non trova alcun riscontro nelle osservazioni [[astronomia|astronomiche]] e nella classificazione moderna, che prevede [[Pianeta#Pianeti del sistema solare|otto pianeti]] e [[Pianeta#Pianeti nani|cinque pianeti nani]] (È sempre possibile però che in futuro vengano scoperti altri pianeti nella [[Fascia di Kuiper]] o nella [[Nube di Oort]]).
Nel capitolo 11, Joseph Schwarz comincia a capire di trovarsi ancora sulla Terra. Egli chiede quindi a Grew (il padre del contadino), quanti pianeti girassero attorno alla stella del [[sistema planetario]] in cui si trovava. Grew gli risponde che erano dieci, come se se ne fosse scoperto uno nuovo, dopo [[plutone]]. Ma oggi questa risposta non trova alcun riscontro nelle osservazioni [[astronomia|astronomiche]] e nella classificazione moderna, che prevede [[Pianeta#Pianeti del sistema solare|otto pianeti]] e [[Pianeta#Pianeti nani|cinque pianeti nani]] (È sempre possibile però che in futuro vengano scoperti altri pianeti nella [[fascia di Kuiper]] o nella [[nube di Oort]]).


== Edizioni ==
== Edizioni ==

Versione delle 00:10, 17 dic 2012

Paria dei cieli
Titolo originalePebble in the Sky
Altri titoliInvecchia con me
AutoreIsaac Asimov
1ª ed. originale1950
1ª ed. italiana1953
GenereRomanzo
SottogenereFantascienza apocalittica
Lingua originaleinglese
SerieCiclo dell'Impero

Paria dei cieli (Pebble in the Sky) è un romanzo di fantascienza dello scrittore Isaac Asimov pubblicato nel 1950. Terzo e ultimo capitolo della saga dell'Impero Galattico, riprende e amplia un racconto dello stesso autore di qualche anno prima, Grow Old With Me (letteralmente: Invecchia con me), rifiutato da diverse case editrici e rimasto inedito, nella sua stesura originale, fino agli anni ottanta.

Con Paria dei cieli si chiude la trilogia dell'Impero Galattico, la cui successiva decadenza è parte integrante delle vicende del Ciclo della Fondazione.

Trama

Joseph Schwarz, un modesto sarto in pensione in una Chicago degli anni quaranta, si trova a passeggiare nei pressi del Dipartimento di Fisica della locale università, dove pochi anni prima si era realizzata la prima reazione a catena, quando a seguito di piccolo incidente durante un esperimento nucleare in corso nella facoltà, viene investito da un lampo luminoso e catapultato in un futuro remotissimo, in cui la Terra è disabitata ed i pochi abitanti parlano una lingua incomprensibile.

È il nono secolo dalla proclamazione dell'Impero Galattico con i suoi innumerevoli pianeti ma la Terra è solamente un mondo radioattivo e dimenticato.

Nello stesso tempo da Sirio giunge, ospite del Procuratore Imperiale Ennius, l'archeologo Bell Arvardan, convinto di scoprire sull'antico pianeta, ormai in gran parte radioattivo e spopolato, le tracce originarie della specie umana.

Schwarz trova ricovero presso una coppia di contadini che lo credono un mentecatto così, dal momento che necessitano di braccia per i campi, lo conducono all'Istituto di Neurologia del dottor Shekt, per essere sottoposto al trattamento di un'apparecchiatura semi segreta, atta a potenziare l'apprendimento umano.

Ripresosi dal trattamento Schwartz sentendosi una cavia fugge pochi giorni dopo. Arvardan nel frattempo compie un giro nelle principali città della Terra, ridotte a poco più che villaggi. Apprende dell'uso dell'eutanasia per gli individui che compiono i sessant'anni, ha discussioni con dei locali, e si imbatte nella figlia di Shekt, Pola, della quale resta affascinato, aiutandola a recuperare lo spaurito Schwartz.

Di nuovo a casa del contadino, Schwarz impara brevemente la lingua dell'epoca e apprende diversi particolari che gli chiariscono quanto accadutogli; al tempo stesso, si rende conto di aver acquisito, dopo il trattamento, non solo accresciute capacità intellettive ma anche la facoltà di entrare in contatto con le menti altrui. Ben presto realizza che la sua presenza è illegale in quanto ha superato da tempo i sessant'anni così fugge.

Schwartz viene catturato dal perfido Balkis, membro della Società degli Anziani e Segretario del Gran Ministro terrestre, che lo faceva sorvegliare assieme ad Arvardan e Shekt ritenendoli spie dell'Impero. Prima di essere imprigionati, però, Arvardan, Shekt e Pola scoprono che Balkis è a capo di una cospirazione volta a diffondere per la Galassia un virus mutante, innocuo per i terrestri ma mortale per gli esterni.

Servendosi dei suoi poteri mentali Schwartz e gli altri riescono a liberarsi e a consegnare Balkis alle autorità imperiali ma senza un briciolo di prove è una battaglia persa in partenza. I terrestri insorgono per il suo rilascio per il quale il procuratore imperiale Ennius, perfettamente scettico, è pronto a soddisfare.

Non resta a Schwartz che farsi allontanare da tutti gli altri e stroncare il complotto personalmente. Balkis convinto della vittoria dichiara al procuratore il suo piano ma una volta appreso lo smacco viene imprigionato. L'umanità è salva.

Temi

Nel romanzo si intrecciano più temi ricorrenti nelle opere di fantascienza asimoviane: i viaggi nel tempo, la Terra radioattiva (Schwartz ipotizza un remoto conflitto nucleare ma solo decenni dopo Asimov ne chiarirà le cause), gli odi e le discriminazioni razziali (i Terrestri sono emarginati così costretti sulla Terra e sottoposti alle crudeli leggi demografiche), i poteri telepatici (vedi il robot Giskard nel ciclo dei Robot).

Lo scenario temporale in cui viene proiettato il protagonista è il IX secolo dell'Era Galattica, segnato dal massimo splendore dell'Impero di Trantor, un'epoca di pace e prosperità ispirata all'età augustea dell'Impero Romano. Sono presenti infatti richiami evangelici con tanto di popolo perseguitato e governato ora da un impero ora da una casta sacerdotale conservatrice in attesa di un avvento messianico. L'avvento salvifico di Schwartz i cui poteri impongono una pace tra i Terrestri e l'Impero, conciliano le visioni di un messia cristiano ed ebraico.

Contesto scientifico e culturale

Asimov nel Novembre del 1982 scrisse una breve postilla sul contenuto scientifico di questo romanzo, inserita poi alla fine dello stesso. Egli dichiara che nel 1949, quando scrisse la storia, gli effetti delle radiazioni sui tessuti organici erano molto sottovalutati, e quindi, gli sembrava legittimo che gli esseri umani continuassero a vivere sulla Terra, nonostante la radioattività. Asimov si scusa per non aver potuto correggere il libro per farlo sembrare più scientifico, in quanto le radiazioni erano un fatto essenziale ai fini della trama.

Nel capitolo 11, Joseph Schwarz comincia a capire di trovarsi ancora sulla Terra. Egli chiede quindi a Grew (il padre del contadino), quanti pianeti girassero attorno alla stella del sistema planetario in cui si trovava. Grew gli risponde che erano dieci, come se se ne fosse scoperto uno nuovo, dopo plutone. Ma oggi questa risposta non trova alcun riscontro nelle osservazioni astronomiche e nella classificazione moderna, che prevede otto pianeti e cinque pianeti nani (È sempre possibile però che in futuro vengano scoperti altri pianeti nella fascia di Kuiper o nella nube di Oort).

Edizioni

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