Stride piano: differenze tra le versioni

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Versione delle 15:02, 12 dic 2012

Lo stride piano, noto anche come Harlem stride piano o semplicemente stride, è uno stile pianistico usato nel jazz. Fu una caratteristica principale della musica suonata ad Harlem negli anni '20. Un grande esponente di questa tecnica fu James P. Johnson e venne apprezzata da giovani musicisti come Fats Waller e Duke Ellington in seguito diventati grandi jazzisti.

Nasce dalla mescolanza del Blues di New Orleans con il ragtime, genere musicale ormai sorpassato.

Tecnica

Questo modo di suonare il piano era caratterizzato dall'uso della mano sinistra in salti repentini tra il basso (solitamente note singole suonate in battere) e gli accordi al centro della tastiera (solitamente suonati in levare). La mano destra invece è destinata di solito a fraseggi melodici, ma potrebbe anche suonare parti armoniche (secondi accordi o ottave).[1]

Bibliografia

  • Gildo De Stefano, Storia del ragtime: origini, evoluzione, tecnica 1880-1980, Prefazione di Ezio Zefferi, Marsilio Editori, Venezia, 1984 ISBN 88-317-4984-6
  • Gildo De Stefano, Ragtime, Jazz & dintorni: la musica sincopata da Scott Joplin al Terzo Millennio, Prefazione di Amiri Baraka, postfazione di Renzo Arbore, Sugarco Edizioni, Milano, 2007 ISBN 887198532X
  • Jazz di Arrigo Polillo :La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana. -->
  • The Jazz Piano Book di Mark Levine: un libro "come fare per" sull'argomento.
  • Metaphors For The Musician di Randy Halberstadt: introspezioni su quasi ogni aspetto del jazz piano.
  • Stylistic II/V7/I Voicings For Keyboardists di Luke Gillespie: copre tutti gli stili di comping, dagli approcci basilari e fondamentali a quelli moderni.
  • Forward Motion di Hal Galper: un approccio al fraseggio jazz.
  • Jazz Piano: The Left Hand di Riccardo Scivales (Bedford Hills, New York, Ekay Music, 2005): un metodo che copre tutte le tecniche usate nel jazz piano (e anche uno studio della storia della mano sinistra nel jazz piano), con centinaia di esempi musicali.
  • The Jazz Musician's Guide to Creative Practicing di David Berkman: copre i problemi della pratica improvvisatoria del jazz con un'attenzione al pianoforte, ma per tutti gli strumenti. (Inoltre, è avvincente e umoristico.)

Note

  1. ^ Jazz di Arrigo Polillo :La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana.


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