La luna è tramontata: differenze tra le versioni

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== Edizioni italiane ==
== Edizioni italiane ==
*trad. Luciana Peverelli, Roma: Editoriale Romana, 1944
*trad. [[Luciana Peverelli]], Roma: Editoriale Romana, 1944
*trad. [[Giorgio Monicelli]], Roma: Gentile, 1945; Milano: Mondadori, 1948
*trad. [[Giorgio Monicelli]], Roma: Gentile, 1945; Milano: Mondadori, 1948
*trad. Lia Bodrero, Brescia : Edizione del Ribelle, 1945 (con il titolo ''È tramontata la luna'')
*trad. Lia Bodrero, Brescia : Edizione del Ribelle, 1945 (con il titolo ''È tramontata la luna'')

Versione delle 10:40, 10 dic 2012

La luna è tramontata
Titolo originaleThe Moon is Down
AutoreJohn Steinbeck
1ª ed. originale1942
1ª ed. italiana1944
Genereromanzo
Lingua originaleinglese
AmbientazioneNorvegia, 1940

La luna è tramontata è un romanzo del 1942 dello scrittore statunitense John Steinbeck che rimane un saggio al di fuori del tempo, dedicato a tutti i popoli conquistatori e conquistati: un messaggio per i primi, affinché imparino qualcosa dai loro errori, per i secondi perché non cedano mai la propria dignità e non si arrendano mai.
Il popolo capisce che, se sarà ragionevole, sarà definitivamente conquistato, e per questo inizia una lenta guerra di nervi, di logoramento degli invasori, che infine comprendono di non essere solo soldati, ma uomini, bisognosi di una parola gentile, di un saluto cordiale: sono stanchi di essere sempre e solo soldati, di essere sempre sull'attenti, di doversi sempre guardare le spalle nel timore di un attentato.

Trama

Il racconto è ambientato in Norvegia: un piccolo paese viene occupato dai tedeschi e questo genera sorpresa negli abitanti, i quali, in un primo momento, non riescono a reagire all'invasione e si lasciano occupare senza resistenza.
Passato il primo impatto, gli abitanti del paesino riscoprono il loro spirito di indipendenza e organizzano la ribellione, dapprima con episodi isolati di uccisioni di tedeschi e poi con una vera e propria resistenza armata.
Tutto il libro, di veloce lettura e di grande passione, non è che la dimostrazione del fatto che nessuno è vinto, finché non lo riconosce lui stesso.

Il dramma dell'occupazione della piccola città norvegese è tutto delineato in poche righe. Si tratta di un attacco a sorpresa, facilitato dal tradimento di colui che era considerato da tutti un benefattore della collettività, Geoge Correl, il personaggio più detestabile di tutto il romanzo.

Tutto avviene con grande rapidità e la popolazione non ha nemmeno il tempo di rendersene conto.

«Alle dieci e quarantacinque tutto era finito. La città era occupata, i difensori abbattuti e la guerra finita.[1]»

I personaggi

Le figure più nettamente definite sono sicuramente quelle del colonnello invasore, Lanser, e del sindaco del paese occupato, Orden.

Il Colonnello Lanser

Egli vede nettamente, con lucidità, la stupidità e la ottusità degli ordini che gli vengono impartiti, ma non può esimersi dall'obbedire: "Che noi si sia d'accordo o no, signore, questo è quello che bisogna fare" dirà al sindaco: e in questa sua accettazione del dovere, in cui tuttavia non crede, sta la drammaticità e il titanismo del suo ruolo.
Ruolo ben diverso da quello del suo sottoposto, il tenente Loft, che invece crede in ogni sua molecola nel regolamento e nel suo status di militare.
Il colonnello esegue quasi con disperazione il suo dovere, tratta quando deve trattare, uccide quando deve uccidere, ma è profondamente consapevole dell'inutilità delle sue azioni, e questa demotivazione (benché rigidamente controllata) fa sì che la sua stima nei confronti del sindaco cresca a dismisura, perché vede incarnata nel semplice, bonario sindaco Orden, la democrazia e la semplice adesione a dei principi accettati e vissuti dall'individuo e dalla società in cui vive, in un unicum vitale e in continuo progredire, mentre il suo "regolamento" non vede a un palmo dal suo naso e non porta null'altro che morte e distanza fra gli uomini.

Il sindaco Orden

Il sindaco è invece consapevole del suo status di portavoce della comunità: quando non sa ancora cosa vogliano i suoi concittadini, attende con pazienza che gli venga dato un segnale e quando questo arriva, esegue, con fermezza e semplicità, quanto ci si aspetta da lui, fino al sacrificio personale.
La sua umanità non esclude la paura, ma la convinzione di avere un dovere da compiere lo porta ad assumere un atteggiamento eroico ed emblematico, lui che fin dalle prime pagine ci era stato presentato come un buonuomo incapace di indossare un abito da cerimonia senza l'aiuto della moglie.

Altri personaggi

Ma questo non vuole mettere in ombra le altre figure presenti nel libro, gli altri ufficiali invasori, giovani illusi di essere gli instauratori di un ordine nuovo e migliore, che vengono lentamente disillusi e vedono frantumarsi i loro sogni nello scontro con la realtà della guerra di logoramento.
Oppure piccoli uomini e donne che dalla loro cucina o dalla miniera costantemente lavorano per accelerare la propria liberazione.

Versione teatrale

Con il titolo provvisorio di "The New Order", Steinbeck aveva cominciato a scrivere il romanzo in forma teatrale, che fu rifiutata dagli agenti teatrali perché consideravano che la prospettiva di un'invasione e occupazione degli Stati Uniti potesse scoraggiare il morale dei combattenti e dei loro familiari. Decise quindi di trasformarlo in romanzo e di spostare l'ambientazione in Norvegia. Dopo la pubblicazione, ne uscì una versione teatrale, rappresentata per la prima volta a Broadway l'8 aprile 1942, e pubblicata dal "Dramatists Play Service" di New York lo stesso anno.

Cinematografia

Dal romanzo La luna è tramontata, Irving Pichel ha tratto l'omonimo film in bianco e nero del 1943 (titolo originale: The Moon is Down), con Lee J. Cobb ed altri. Nel 1984, John Milius ha diretto Alba rossa, invasione immaginaria degli Stati Uniti da parte di sovietici e centramericani; la trama è molto simile a questo romanzo.

Edizioni italiane

  • trad. Luciana Peverelli, Roma: Editoriale Romana, 1944
  • trad. Giorgio Monicelli, Roma: Gentile, 1945; Milano: Mondadori, 1948
  • trad. Lia Bodrero, Brescia : Edizione del Ribelle, 1945 (con il titolo È tramontata la luna)
  • trad. e adattamento Mario Visani, Firenze: La nuova Italia, 1948

Note

  1. ^ John Steinbeck, La luna è tramontata, Mondadori, 1948 - incipit

Bibliografia

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