San Ferdinando (Napoli): differenze tra le versioni
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Versione delle 06:31, 21 nov 2012
San Ferdinando | |
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La chiesa da cui prende nome il quartiere | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Napoli |
Città | Napoli |
Circoscrizione | I Municipalità |
Quartiere | San Ferdinando |
Altri quartieri | Chiaia, Posillipo |
Codice postale | 80122 |
Superficie | 0,92 km² |
Abitanti | 18 615 ab. |
Densità | 20 233,7 ab./km² |
«Se crollasse il San Carlo, sarebbero talmente in tanti a giocare i numeri che nel Divinatore corrispondono a un simile avvenimento, che il Governo vieterebbe subito di puntare su codesti numeri, per non correre il rischio di rimetterci»
San Ferdinando è un quartiere del centro di Napoli. Il quartiere confina ad ovest col quartiere Chiaia, a nord coi quartieri Montecalvario, Porto e San Giuseppe; a sud e ad est si affaccia sul golfo di Napoli.
Il perimetro del quartiere si estende da piazza Municipio percorrendo il lungomare fino a piazza Vittoria, risalendo via Calabritto, piazza dei Martiri, via Chiaia, fino ai gradoni di Chiaia, salita Cariati, scendendo per Trinità degli Spagnoli fino a via Toledo[2].
Assieme ai quartieri di Chiaia e Posillipo forma la I municipalità del comune di Napoli[3].
Etimologia
Il nome originario della zona intorno all'attuale Piazza del Plebiscito fu addirittura Falero - come l'antico porto greco che si estendeva fra Santa Lucia e l'odierno Molosiglio - ma non era ancora un quartiere. Alla genesi di questo divenne Pizzofalcone e con tale nome ci appare in un quadro del 1766 raffigurante una mappa dei quartieri di Napoli, visionabile alla certosa di San Martino. In seguito venne ribattezzato San Ferdinando, dal nome dell'omonima chiesa che fu basilica reale fino alla consacrazione della basilica murattiana di San Francesco di Paola.
Cenni storici
Il quartiere si può considerare nato intorno al XVI secolo, quando gli spagnoli costruirono il palazzo vecchio, antica residenza dei viceré, poi sostituito dal palazzo nuovo (poi palazzo reale) innalzato da Domenico Fontana su commissione del conte di Lemos.
In quel periodo una serie di borghi posti a cavallo delle mura occidentali cominciano a compattarsi, dato anche l'arrivo di molte famiglie nobili, che presero a comprare terreni per edificare ville e palazzi che fossero vicini al nuovo centro di potere.
La viabilità fu completamente influenzata dalle decisioni vicereali, che quivi vollero tracciare il tratto iniziale di via Toledo e sistemarono via Santa Lucia.
Attività culturali
Il quartiere è ricco di attività culturali che spaziamo dall'ambito accademico, a quello artistico a quello ricreativo. In meno di un chilometro quadrato si trovano i due quotidiani cittadini, ben otto musei e cinque teatri che fanno di San Ferdinando uno dei centri culturali di Napoli.
Biblioteche
Caffè e librerie storiche
Musei
- Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano[7]
- Museo artistico industriale Filippo Palizzi[8]
- Museo civico di Castel Nuovo
- Museo del corallo[9]
- Museo Giuseppe Caravita principe di Sirignano[10]
- Museo Memus[11]
- Palazzo Reale
- Tunnel borbonico[12]
Quotidiani
Teatri
Università ed Istituti di Cultura
Attività sportive
Nel quartiere hanno sede alcuni dei più importanti circoli nautici napoletani: il Circolo del Remo e della Vela Italia, il Reale Circolo Canottieri Savoia ed il Rari Nantes Napoli sulla Banchina Santa Lucia; il Circolo Nautico della Vela all'interno del Borgo Marinari; il Circolo Canottieri Napoli al Molosiglio, a fianco al quale sorge anche la sede della sezione napoletana della Lega Navale Italiana. Nella Darsena, infine, c'è la sezione napoletana di MariVela. A poche decine di metri, presso le scuderie del Palazzo Reale c'è la sede della Polisportiva Partenope, con grandi tradizioni nella pallacanestro e nel rugby.
Piazza Plebiscito è ogni anno il punto nevralgico della Maratona di Napoli, con il Villaggio Maratona e le linee di partenza e di arrivo della corsa, che percorre più volte alcune delle strade più importanti del quartiere. Nella piazza si è svolto anche il Concorso internazionale di equitazione "Regione Campania" ed è il tradizionale luogo di svolgimento delle esercitazioni sportive dei corpi militari. In passato nella piazza era anche ubicata la partenza del Giro della Campania e si sono svolte le partenze e gli arrivi di alcune tappe del Giro d'Italia.
Fino al 1976 il Maschio Angioino fu sede della prestigiosa Accademia Nazionale di Scherma, che poi fu costretta a spostarsi al Vomero, presso lo Stadio Collana ove rimase fino al 2005. Da quell'anno l'Accademia ha dovuto abbandonare l'impianto vomerese per problemi alla struttura dell'edificio, ora in perenne ristrutturazione; essa non ha più una sede propria ed in via precaria si appoggia a quella del CONI di Napoli. Da più parti si chiede il ritorno dello storico ente al castello angioino, anche in considerazione dello spostamento delle attività del consiglio comunale in altro stabile; almeno per ora ciò rimane un sogno.
Monumenti e luoghi di interesse
Per tutto il medioevo, per l’asperità dei luoghi, fu sede di romitaggi. In età aragonese la zona fu fortificata, e solo tra il XV e il XVI secolo, anche per l’attrazione costituita dal Palazzo Vicereale, si popolò di residenze signorili, che oggi, spesso nel loro aspetto ottocentesco, danno il tono alla via Monte di Dio. Sulla destra si incontra la chiesa di Santa Maria degli Angeli, opera del teatino Grimaldi e all'angolo opposto Palazzo Ciccarelli di Cesavolpe. Proseguendo verso la sommità (a destra la discesa del Calascione), si incontrano , palazzo Caracciolo di Vietri, e, sul lato sinistro, il Palazzo Serra di Cassano, opera di Ferdinando Sanfelice.
In via Egiziaca a Pizzofalcone c'è la chiesa omonima (1650), di Cosimo Fanzago. Sulla destra, su uno spiazzo da cui si gode di una bella veduta, la Chiesa dell'Immacolatella a Pizzofalcone e il palazzo Carafa di Santa Severina, sede della sezione militare dell’Archivio di Stato. Scendendo per via Solitaria si giunge a piazza Plebiscito e a Santa Lucia, quartiere creato dall’allargamento della spiaggia con una colmata a mare negli anni post-unitari. Imboccato il Chiatamone si incontra la chiesa della Concezione (1617-1627) ove sono conservate tele di Paolo De Matteis. Scendendo su via Partenope, gli alberghi di gusto eclettico e razionalista e la sede della Facoltà di Economia di Camillo Guerra.
Basiliche e Chiese
- Basilica di San Francesco di Paola
- Basilica di Santa Lucia a Mare
- Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone
- Chiesa della Concezione al Chiatamone
- Chiesa della Nunziatella
- Chiesa di San Ferdinando
- Chiesa di Sant'Anna di Palazzo
- Chiesa di Sant'Orsola a Chiaia
- Chiesa di Santa Caterina da Siena
- Chiesa di Santa Maria della Catena
- Chiesa di Santa Maria della Speranza
- Chiesa di Santa Maria della Vittoria
- Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone
- Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli
Castelli
Fontane
- Fontana dei Papiri
- Fontana del Carciofo
- Fontana dell'Immacolatella, anche detta Fontana del Gigante.
Gallerie
Luoghi di interesse
Palazzi
- Gran Quartiere di Pizzofalcone, oggi caserma della Polizia di Stato Nino Bixio
- Palazzo Barbaja
- Palazzo Berio
- Palazzo Calabritto
- Palazzo Capua, sede del "Comando del Basso Tirreno" della Marina Militare
- Palazzo Carafa di Noja
- Palazzo Carafa di Santa Severina
- Palazzo Cellammare
- Palazzo Cirella
- Palazzo Du Mesnil
- Palazzo della Foresteria, sede della Prefettura di Napoli
- Palazzo Partanna
- Palazzo Reale
- Palazzo Salerno, sede del "Comando Regione Militare Sud" dell'Esercito
- Palazzo Serra di Cassano, sede dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
- Palazzo Zapata, sede del Circolo Artistico Politecnico
- Palazzo Zevallos, sede dell'omonima galleria
- Portici del Plebiscito, dov'è la Libreria Internazionale Treves
- Real Teatro San Carlo
- Scuola militare "Nunziatella"
- Villa Ebe
Piazze e strade principali
- Piazza dei Martiri
- Piazza Municipio
- Piazza Plebiscito
- Piazza Trieste e Trento o Piazza San Ferdinando.
- Piazza della Vittoria
- Piazzetta Duca D'Aosta
- Via Chiaia
- Via Chiatamone
- Via Monte di Dio
- Via Partenope
- Via Toledo, anche detta via Roma.
Trasporti e viabilità
Il quartiere è servito dai bus e dai tram cittadini e in futuro sarà collegato col sistema metropolitano attraverso la fermata di piazza Municipio della linea 1 e della linea 6 e quella di Chiaia - Monte di Dio della linea 6. Già ora la funicolare Centrale garantisce i collegamenti col corso Vittorio Emanuele e col Vomero. Inoltre è prossima l'apertura dell'Ascensore di Santa Lucia che collegherà il belvedere di Monte Echia col Borgo di Santa Lucia, mentre da mertà anni '50 è in funzione l'ascensore Chiaia che porta da via Chiaia a piazza Santa Maria degli Angeli. In più l'ascensore Acton collega piazza Plebiscito con via Acton.
Bibliografia
- Aldo Loris Rossi, Il quartiere San Ferdinando, Roma, Newton & Compton, 1999, ISBN 88-8289-132-1.
Voci correlate
Note
- ^ Dickens C. (1985) Impressioni di Napoli, Napoli, Colonnese
- ^ Stradario del Comune di Napoli
- ^ Comune di Napoli - I municipalità>
- ^ Pagina web della Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III
- ^ Pagina web del Gran Caffè Gambrinus
- ^ Pagina web del Salone Margherita
- ^ Pagina web della Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano
- ^ Pagina web del Museo artistico industriale Filippo Palizzi
- ^ Pagina web del Museo del Corallo
- ^ Pagina web del Museo Giuseppe Caravita sul sito MUSEinCAMPANIA
- ^ Pagina web del Museo Memus
- ^ Pagina web del Tunnel Borbonico
- ^ Pagina web del Teatro Augusteo
- ^ Pagina web del Teatro Sannazaro
- ^ Pagina web dell'Università "Parthenope"
- ^ Pagina web dell'Instituto Cervantes
- ^ Pagina web della Società Napoletana di Storia Patria
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini su San Ferdinando