Massaio: differenze tra le versioni

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Versione delle 08:47, 24 ott 2012

Massaio, o massaro, è un nome con diversi significati.

Etimologicamente, deriva dal latino mansionarius, poi mansiarius e massarius. A sua volta, il termine si riferisce alla massa (o mansa), ovvero mansus, manso.

Perciò, il primo significato di massaro è quello di indicare un contadino responsabile di un manso, ossia un fattore, e di quanto connesso a tale attività. Da qui è derivato il significato più generale di responsabile di beni mobili (masserizie) o di denari, in particolare pubblici.

Storia giuridico-economica

Nel basso Medio Evo, nell'età comunale, massaro era il titolo che assumeva il titolare della gestione delle finanze di un Comune. E' il caso, ad esempio, della città di Forlì, dove la figura del massaro era precisamente regolata dagli statuti: la sua gestione era strettamente controllata, ed egli stesso doveva poi renderne conto al termine del mandato. Il massaro era anche uno dei due detentori della chiave della cassa contenente i privilegi del Comune, di norma custodita in un convento. La cassa era dotata di due diverse serrature: oltre alla chiave del massaro, per l'apertura occorreva anche la seconda, custodita di solito dal padre guardiano del convento stesso. L'apertura, poi, era consentita solo alla presenza dei rappresentanti del Consiglio generale del Comune.

Collegamenti esterni

Bibliografia

  • M. Tabanelli, Una città di Romagna nel Medio Evo e nel Rinascimento, Magalini Editore, Brescia 1980, pp. 103-104.
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