Riksråd (Svezia): differenze tra le versioni

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* Cancelliere del Regno di Svezia (svedese: ''Rikskansler'')
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* Gran Tesoriere di Svezia (svedese: ''Riksskattmästare'')
* Gran Tesoriere di Svezia (svedese: ''Riksskattmästare'')

==Dal parlamentarismo verso la monarchia assoluta==
I consiglieri hanno avuto la posizione più alta nel regno dopo la famiglia reale ed erano come "cugini del re". Intorno al 1672, l'anno del raggiungimento della maggiore età di Carlo XI, il consiglio è stato riunito sempre meno frequentemente e alla fine il re governava in modo [[Autocrazia|autocratico]], con un gruppo apposito di consiglieri di sua fiduciaria per discutere di una questione particolare o un gruppo di questioni. La [[guerra di Scania]] (1674-1679) diede al re la possibilità di stabilire - con l'approvazione dei territori (land) - una monarchia assoluta del tipo dell'assolutismo Rinascimentale. Il Consiglio, il Parlamento, il governo locale, sistema giuridico, la Chiesa di Svezia, tutti sono stati portati all'interno del potere del re e dei suoi funzionari.



==La costituzione del 1974==
==La costituzione del 1974==
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*[[Sovrani di Svezia]]
*[[Sovrani di Svezia]]
*[[Consiglio privato]]
*[[Consiglio privato]]
*[[Costituzione della Svezia]]


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==

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Template:Avvisounicode Il Consiglio della Corona di Svezia o Consiglio del Regno (in svedese Riksråd sino al 1687; talvolta latinizzato come Senatus Regni Sueciae) era composto in origine da nobili, borghesi e religiosi, che il re ha ritenuto utili per servire come consiglieri. La costituzione del 1634 prevedeva che il re doveva avvalersi di un Consiglio, ma era libero di scegliere coloro che riteneva adatti per il servizio, come lui svedesi di nascita. In particolare da Gustav Vasa in poi, erano più importanti i consiglieri nominati dal monarca che gli altri componenti più autonomi.

Alla instaurazione dell'assolutismo, Carlo XI aveva un organismo equivalente denominato come kungligt råd, Consiglio reale. Nell'Epoca della libertà svedese[1], è stato riutilizzato il nome medievale, ma dopo la rivoluzione incruenta del re Gustavo III, la vecchia istituzione era praticamente abolita, ed egli istituì al suo posto il statsråd (Consiglio di Stato), organo piuttosto simile, ma aggirando la costituzione allora in vigore. Nella Costituzione del 1809, lo statsråd divenne il gabinetto di governo costituzionale. A partire dal XIX secolo il Consiglio è stato gradualmente trasformato in un gabinetto di ministri guidati da un presidente del Consiglio che agisce in modo indipendente dal monarca. Con la costituzione del 1975, il consiglio è stato abolito e sostituito dal regeringen, che ha formalizzato la completa separazione dal sovrano. Tuttavia, i membri del gabinetto svedese sono ancora denominati come "Statsråd" o "Consiglieri di Stato".

Il Consiglio è nato come un Consiglio di magnati (stormän) regionali come consulenti per il re dei vari regni svedesi (dal 996 circa). Il primo tra il Consiglio è stato il comandante militare, il "Riksjarl" (lo jarl del Riksråd, l'Anglosassone earl), una carica ereditaria di un ramo cadetto del casato del Regno di Nericia, una delle parti costituenti il regno.

Durante il regno di Magnus III di Svezia tra il 1275 e il 1290 le riunioni del Consiglio diventarono una istituzione permanente con gli uffici di castaldo dispensiere o Gran giustiziere (svedese Drots), Conestabile (svedese: Marsk) e Cancelliere (svedese: Kansler), che fino al 1530 è sempre stato un eccleasiastico.

Svezia Moderna

Dopo il cambiamento delle politiche in seguito alla morte di re Gustavo II Adolfo in battaglia a Lützen nel 1632, la costituzione del 1634 del cancelliere Axel Oxenstierna pose le fondamenta per l'amministrazione della Svezia moderna. Per esempio, la suddivisione in contee (svedese: län) è un'eredità di quel tempo.

Dal 1634, il Consiglio è stato guidato dai cinque Grandi ufficiali del Regno di Svezia, ciascuno ai vertici di un ramo del governo:

  • Castaldo dispensiere di Svezia (o Gran giustiziere di Svezia) (svedese: Riksdrots)
  • Alto Conestabile di Svezia (svedese: Riksmarsk)
  • Ammiraglio del Regno di Svezia (svedese: Riksamiral)
  • Cancelliere del Regno di Svezia (svedese: Rikskansler)
  • Gran Tesoriere di Svezia (svedese: Riksskattmästare)

Dal parlamentarismo verso la monarchia assoluta

I consiglieri hanno avuto la posizione più alta nel regno dopo la famiglia reale ed erano come "cugini del re". Intorno al 1672, l'anno del raggiungimento della maggiore età di Carlo XI, il consiglio è stato riunito sempre meno frequentemente e alla fine il re governava in modo autocratico, con un gruppo apposito di consiglieri di sua fiduciaria per discutere di una questione particolare o un gruppo di questioni. La guerra di Scania (1674-1679) diede al re la possibilità di stabilire - con l'approvazione dei territori (land) - una monarchia assoluta del tipo dell'assolutismo Rinascimentale. Il Consiglio, il Parlamento, il governo locale, sistema giuridico, la Chiesa di Svezia, tutti sono stati portati all'interno del potere del re e dei suoi funzionari.


La costituzione del 1974

Nel 1974, una nuova costituzione parlamentare ha rimosso la maggior parte dei poteri formali del monarca, tra cui la nomina di un nuovo governo, che invece è diventata una funzione del Presidente del Parlamento svedese. Il monarca svedese è ancora Capo dello Stato, tuttavia e come tale mantiene il ruolo di principale rappresentante della Svezia nelle relazioni con altri paesi. Questo include l'accreditamento diplomatico.

Note

  1. ^ dalla morte di Carlo XII di Svezia nel 1718 al colpo di stato di Gustavo III di Svezia nel 1772.

Bibliografia

  • Lena Huldén: „Maktstrukturer i det tidiga finska 1500-talssamhället“. In: Genos Bd. 69 (1989) S. 111−118, 156–157.
  • Artikel „aðall“ in: Ìslenzka alfræði orðabókin. Bd. 1. Reykjavík 1990.
  • Artikel „Adel (Adel i Danmark)“ in: Den store danske, abgerufen am 8. Dezember 2011.
  • Bernhard Linder: Adelsleksikon. Adel og godseije. Bd. I: Middelalder og renæssancetid. Bd. II: 1660 – årtusindskiftet. Kopenhagen 2004.
  • Lars Løberg: „Norsk adel, hadde vi det?“ In: Genealogen 2/1998, S. 29-32.
  • Kauko Pirinen: Artikel „Frälse“ Abschnitt: „Finland“ in: Kulturhistorisk Leksikon for nordisk middelalder. Bd. 4. Kopenhagen 1959. Sp. 693–695.
  • Jerker Rosén: Artikel „Frälse“ in: Kulturhistorisk Leksikon for nordisk middelalder. Bd. 4. Kopenhagen 1959. Sp. 670–693.
  • Håndbog for danske lokalhistorikere.
  • Gyldendal og Politikens Danmarkshistorie, registerbind, bd. 16, København, 1991

Voci correlate

Collegamenti esterni