Scapin (calzatura): differenze tra le versioni
→Collegamenti esterni: rimosso link inattivo |
|||
Riga 14: | Riga 14: | ||
== Collegamenti esterni == |
== Collegamenti esterni == |
||
* [http://www.valsesia.it/arteeartigianato/scapin.htm Arte e artigianato della Valsesia] |
* [http://www.valsesia.it/arteeartigianato/scapin.htm Arte e artigianato della Valsesia] |
||
* [http://www.alagna.it/home/Artigianato-Carmen-Croso.-Produzione-Scapin-Valsesiano] |
|||
[[Categoria:Calzature]] |
[[Categoria:Calzature]] |
Versione delle 08:57, 21 lug 2012
Lo Scapin Valsesiano o più comunemente dal dialetto chiamato Scapin (schokka in lingua walser, scapino in italiano) è una calzatura tipica prodotta in Valsesia classificata sul piano delle popolari pantofole.
Confezionato interamente a mano, lo scapin viene realizzato con ritagli di tessuto riciclato e corde di canapa ed è stata per secoli la calzatura quotidiana della popolazione valsesiana.
Il modello tradizionale di Alagna è il più antico rispetto a quello più elegante che viene prodotto nel resto della Valsesia: ha la tomaia con la punta quadrata, affinata da un fiocco piatto, eredità di un modello più antico che presentava due lembi laterali per meglio adattare lo scapin al piede. Un tempo furono neri o marroni, oggi vengono prodotti con i colori più svariati e spesso raffinati con ricami e nastri colorati e rappresentano un prodotto d'eccellenza che va di pari passo con le mode. Le tecniche di lavorazione hanno mantenuto l'originalità di un tempo e sono rimaste due:
- la prima sfrutta il sostegno di forme in legno ed ha una cucitura esterna;
- la seconda non usa le forme ed ha la cucitura interna.