Dose efficace: differenze tra le versioni
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* {{cita libro|autore=G. Cittadini|titolo=Diagnostica per immagini e radioterapia|editore=Edizioni culturali internazionali|città=[[Genova]]|edizione=IV edizione|anno=2002}} ISBN 9788875441388 |
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* {{cita libro|autore=R. Pozzi Mucelli|titolo=TC e TC spirale nella pratica clinica|editore=Idelson Gnocchi editori|città=[[Napoli]]|anno=2000}} ISBN 9788879472845 |
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* {{cita libro|autore=P. Marano|titolo=Diagnostica per immagini|editore=CEA|città=[[Milano]]|anno=1992}} ISBN 978-8808-08276-3 |
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* {{cita libro|autore=Caramella - Paolicchi - Faggioni|titolo=La dose al paziente in diagnostica per immagini|editore=Springer|anno=2012}} ISBN 9788847026483 |
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== Voci correlate == |
== Voci correlate == |
Versione delle 09:29, 11 lug 2012
La dose efficace E rappresenta la somma ponderata delle dosi equivalenti ai vari organi e tessuti; i pesi che si usano in questo contesto tengono conto della diversa radiosensibilità degli organi e dei tessuti irraggiati. È quindi possibile scrivere la relazione matematica che la lega alla dose equivalente:
Come la dose equivalente si misura in sievert, Sv.
I fattori di ponderazione per i vari organi sono riportati nella tabella [1]
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È importante precisare che l'irraggiamento (e quindi il conseguente rilascio di dose ) avviene tramite due canali: irraggiamento esterno, dovuto all'esposizione del corpo ai radionuclidi presenti nell'ambiente o a radiazioni ionizzanti prodotte da un tubo radiogeno (in genere di apparecchiature mediche diagnostiche o terapeutiche), e irraggiamento interno, causato dall'ingestione o dall'inalazione di sostanze contenenti isotopi radioattivi. Tipico caso risulta essere l'inalazione di radon-222. Nel caso dell'inalazione è importante considerare anche tutte le sostanze volatili e i radionuclidi che si legano a particelle in grado di restare in sospensione nell'aria, ed eventualmente anche i figli di ogni sostanza.
È altrettanto importante precisare che nel caso dell'irradiazione esterna, così come solitamente viene intesa, la dose è somministrata in un tempo definibile istantaneo, mentre nel caso di sostanze radioattive la dose agli organi o ai tessuti interessati viene somministrata in tempi che si possono definire dipendere dal comportamento fisico-chimico e biologico della sostanza radioattiva comunque incorporata. Nel caso di sostanze radioattive comunque incorporate, si parla di dose efficace impegnata. Quindi dose efficace impegnata (ma anche dose equivalente impegnata): se ricevute da un organo o da un tessuto, in un determinato periodo di tempo, in seguito all'introduzione di uno o più radionuclidi.
Note
- ^ (EN) ICRP, Relative Biological Effectiveness, Radiation Weighting and Quality Factor, in ICRP Publication 92. Ann. ICRP 33 (4), 2003.
Bibliografia
- G. Cittadini, Diagnostica per immagini e radioterapia, IV edizione, Genova, Edizioni culturali internazionali, 2002. ISBN 9788875441388
- R. Pozzi Mucelli, TC e TC spirale nella pratica clinica, Napoli, Idelson Gnocchi editori, 2000. ISBN 9788879472845
- P. Marano, Diagnostica per immagini, Milano, CEA, 1992. ISBN 978-8808-08276-3
- Caramella - Paolicchi - Faggioni, La dose al paziente in diagnostica per immagini, Springer, 2012. ISBN 9788847026483
Voci correlate