Crema (farmacologia): differenze tra le versioni

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Proprio in virtù del costituente prevalente le creme possono essere suddivise in creme idrofobe e creme idrofile.<br>
Proprio in virtù del costituente prevalente le creme possono essere suddivise in creme idrofobe e creme idrofile.<br>
* Creme idrofobe (creme oleose o creme acqua in olio): si comportano come sostanze oleose, grazie alla loro fase esterna lipofila. Queste creme agiscono come una barriera protettiva nei confronti della cute, specialmente in caso di cute secca. Sono allestite con emulsionanti come la lanolina, gli esteri del sorbitano e monogliceridi. Sono particolarmente utilizzate per i farmaci liposolubili.
* Creme idrofobe (creme oleose o creme acqua in olio): si comportano come sostanze oleose, grazie alla loro fase esterna lipofila. Queste creme agiscono come una barriera protettiva nei confronti della cute, specialmente in caso di cute secca. Sono allestite con emulsionanti come la lanolina, gli esteri del sorbitano e monogliceridi. Sono particolarmente utilizzate per i farmaci liposolubili.
* Creme idrofile (creme acquose o creme olio in acqua): si comportano come sostanze acquose per la presenza della fase esterna idrofila. Necessitano assolutamente di agenti emulsionanti che rendano possibile la miscela delle due fasi. Fra queste sostanze si ricordano i saponi di sodio o di trietanolammina, i solfati di alcoli grassi e i [[polisorbato|polisorbati]]. L'utilizzo di questa tipologia di creme facilita la penetrazione del farmaco all'interno della cute.
* Creme idrofile (creme acquose o creme olio in acqua): si comportano come sostanze acquose per la presenza della fase esterna idrofila. Necessitano assolutamente di agenti emulsionanti che rendano possibile la miscela delle due fasi. Fra queste sostanze si ricordano i saponi di sodio o di trietanolammina, i solfati di alcoli grassi e i [[polisorbato|polisorbati]]. L'utilizzo di questa tipologia di creme facilita la penetrazione del farmaco all'interno della cute. Sono utilizzate in particolare per i farmaci idrosolubili ed in tutte le patologie infiammatorie croniche della pelle, specie quelle che possono determinare pelle secca e xerosi cutanea o ispessimento cutaneo e lichenificazione.
Sono utilizzate in particolare per i farmaci idrosolubili ed in tutte le patologie infiammatorie croniche della pelle, specie quelle che possono determinare pelle secca e xerosi cutanea o ispessimento cutaneo e lichenificazione.


== La instabilità fisica della crema ==
== La instabilità fisica della crema ==

Versione delle 14:03, 4 mag 2012

La crema è una preparazione farmacologica a consistenza molle per applicazione sulla cute. Sono sostanzialmente delle emulsioni di olio in acqua (creme acquose) oppure di acqua in olio (creme oleose).

Le creme sono dunque delle preparazioni farmacologiche bifasiche, in cui si riconosce una fase lipofila e una fase acquosa.

Classificazione

Proprio in virtù del costituente prevalente le creme possono essere suddivise in creme idrofobe e creme idrofile.

  • Creme idrofobe (creme oleose o creme acqua in olio): si comportano come sostanze oleose, grazie alla loro fase esterna lipofila. Queste creme agiscono come una barriera protettiva nei confronti della cute, specialmente in caso di cute secca. Sono allestite con emulsionanti come la lanolina, gli esteri del sorbitano e monogliceridi. Sono particolarmente utilizzate per i farmaci liposolubili.
  • Creme idrofile (creme acquose o creme olio in acqua): si comportano come sostanze acquose per la presenza della fase esterna idrofila. Necessitano assolutamente di agenti emulsionanti che rendano possibile la miscela delle due fasi. Fra queste sostanze si ricordano i saponi di sodio o di trietanolammina, i solfati di alcoli grassi e i polisorbati. L'utilizzo di questa tipologia di creme facilita la penetrazione del farmaco all'interno della cute. Sono utilizzate in particolare per i farmaci idrosolubili ed in tutte le patologie infiammatorie croniche della pelle, specie quelle che possono determinare pelle secca e xerosi cutanea o ispessimento cutaneo e lichenificazione.

La instabilità fisica della crema

Le modifiche più significative che avvengono in una crema sono dovute essenzialmente a questi tre fenomeni:

  • sedimentazione ed affioramento (creaming)
  • aggregazione e coalescenza
  • inversione di fase.

Sedimentazione ed affioramento (creaming)

Si ha "creaming" quando la fase dispersa si concentra alla superficie o al fondo della preparazione. Esempio: la formazione della crema nel latte. Il fenomeno è dovuto all'azione della forza di gravità sui globuli e sui flocculi della fase dispersa che hanno densità diversa dalla fase continua. Viene accelerato da un aumento di temperatura, che diminuisce la viscosità, e dall'applicazione dì una forza centrifuga che aumenta il valore di g. Nel creaming le goccioline della fase dispersa sono ancora circondate dal film di emulsionante ed è sufficiente un'accurata agitazione per riportare l'emulsione allo stato iniziale. I fattori sui quali è possibile intervenire per controllare il fenomeno del creaming sono:

  • densità delle due fasi,
  • dimensioni dei globuli della fase dispersa (0,5 e 2,5 *m)
  • aumento della viscosità della fase esterna

Aggregazione e coalescenza

Si ha aggregazione (flocculazione) quando i globuli della fase dispersa, per interazione tra forze attrattive e repulsive e senza perdere il film che li circonda, si avvicinano formando degli aggregati tenuti insieme da deboli forze; però è sufficiente l'agitazione per ripristinare il sistema disperso. La flocculazione può essere evitata con l’aumento della solidità del film che riveste la fase dispersa Si ha coalescenza quando il film che circonda le goccioline disperse si rompe e queste si riuniscono per formare dei globuli più grandi che si riuniscono con altri fino a portare alla rottura totale dell'emulsione e cioè alla separazione delle due fasi. In questo caso non è possibile ottenere di nuovo un'emulsione stabile per semplice agitazione. L'aumento di temperatura può determinare la coalescenza perché cresce il numero di collisioni fra i globuli. L'elemento fondamentale che impedisce la coalescenza dei globuli è la resistenza meccanica del film interfacciale; Nelle emulsioni O/A, accanto ai tensioattivi, si utilizzano degli idrocolloidi che oltre ad aumentare la viscosità e quindi a rallentare i movimenti delle particelle disperse, formano intorno a queste, film multimolecolari dotati di notevole resistenza meccanica.

Inversione di fase

L’inversione di fase può avvenire quando si raggiunge all’emulsione un elettrolita che può reagire con l’emulsionante, cambiandone le caratteristiche. Per esempio l'aggiunta di ioni calcio o magnesio ad una emulsione O/A contenente stearato di sodio (sapone idrofilo) provoca inversione perché si forma lo stearato di metalli alcalini terrosi (sapone lipofilo) che favorisce la formazione di una emulsione A/O.

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