Tubulo renale: differenze tra le versioni

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Il tubulo prossimale, della lunghezza di circa 14 mm, inizia dal polo urinifero con un restringimento, o colletto, seguito da un tratto tortuoso che prende il nome di segmento contorto o convoluto; segue una porzione rettilinea, che decorre lungo il raggio midollare e continua direttamente nell'ansa di Henle. Essa ha la forma di una U ed è composta da un braccio discendente, un'ansa e un braccio ascendente. La lunghezza dell'ansa è variabile, essendo molto maggiore nei nefroni iuxtamidollari, dove raggiunge l'apice delle piramidi, e minore nei nefroni corticali. Il tubulo distale, ultimo tratto del nefrone, ha una lunghezza di circa 13-14 mm e inizia con un segmento rettilineo che rappresenta la prosecuzione del braccio ascendente dell'ansa. Il segmento rettilineo passa tra l'[[arteriola afferente]] e quella [[arteriola efferente|efferente]] del glomerulo; nel punto di attraversamento la struttura del tubulo si modifica a formare la [[macula densa]]. Il tubulo distale termina quindi con un segmento contorto o convoluto, connesso, mediante un piccolo tratto reuniente, con un [[dotto collettore]].
Il tubulo prossimale, della lunghezza di circa 14 mm, inizia dal polo urinifero con un restringimento, o colletto, seguito da un tratto tortuoso che prende il nome di segmento contorto o convoluto; segue una porzione rettilinea, che decorre lungo il raggio midollare e continua direttamente nell'ansa di Henle. Essa ha la forma di una U ed è composta da un braccio discendente, un'ansa e un braccio ascendente. La lunghezza dell'ansa è variabile, essendo molto maggiore nei nefroni iuxtamidollari, dove raggiunge l'apice delle piramidi, e minore nei nefroni corticali. Il tubulo distale, ultimo tratto del nefrone, ha una lunghezza di circa 13-14 mm e inizia con un segmento rettilineo che rappresenta la prosecuzione del braccio ascendente dell'ansa. Il segmento rettilineo passa tra l'[[arteriola afferente]] e quella [[arteriola efferente|efferente]] del glomerulo; nel punto di attraversamento la struttura del tubulo si modifica a formare la [[macula densa]]. Il tubulo distale termina quindi con un segmento contorto o convoluto, connesso, mediante un piccolo tratto reuniente, con un [[dotto collettore]].


==Fisiologia==
== Fisiologia ==


Il tubulo renale è responsabile del riassorbimento selettivo del filtrato glomerulare e della secrezione tubulare. Alcune sostanze, come il [[glucosio]] e gli [[amminoacidi]], vengono filtrate a livello del [[glomerulo]] renale, ma vengono poi completamente riassorbite a livello del tubulo renale, altre sono riassorbite solo parzialmente, altre ancora, invece, come la [[creatinina]], viene riassorbita in minime quantità e quindi escreta in grandi quantità. Il tubulo renale regola l'escrezione di ciascun soluto quasi indipendentemente da quella di un altro attraverso sia il trasporto passivo (diffusione) sia il trasporto attivo (mediato da proteine di membrana). Dopo essere passato attraverso di esso il filtrato glomerulare viene modificato trasformandosi in [[urina]]. In media un uomo forma 1.400-1.500 mL di urina al giorno. Ogni giorno il tubulo renale riassorbe mediamente 25.000 mEq di [[sodio]] e 179 L d'acqua.
Il tubulo renale è responsabile del riassorbimento selettivo del filtrato glomerulare e della secrezione tubulare. Alcune sostanze, come il [[glucosio]] e gli [[amminoacidi]], vengono filtrate a livello del [[glomerulo]] renale, ma vengono poi completamente riassorbite a livello del tubulo renale, altre sono riassorbite solo parzialmente, altre ancora, invece, come la [[creatinina]], viene riassorbita in minime quantità e quindi escreta in grandi quantità. Il tubulo renale regola l'escrezione di ciascun soluto quasi indipendentemente da quella di un altro attraverso sia il trasporto passivo (diffusione) sia il trasporto attivo (mediato da proteine di membrana). Dopo essere passato attraverso di esso il filtrato glomerulare viene modificato trasformandosi in [[urina]]. In media un uomo forma 1.400-1.500 mL di urina al giorno. Ogni giorno il tubulo renale riassorbe mediamente 25.000 mEq di [[sodio]] e 179 L d'acqua.
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===Tubulo prossimale===
=== Tubulo prossimale ===


Il tubulo prossimale è un tratto ad alta capacità di riassorbimento del tubulo renale. E' costituito da cellule ricche di mitocondri, provviste di un esteso orletto a spazzola sul lato apicale della membrana plasmatica e di spazi intercellulari a livello della porzione baso-laterale della membrana che estendono la superficie disponibile per il trasporto delle varie sostanze. Sull'orletto a spazzola sono presenti diversi co-trasportatori, per esempio il co-trasportatore (simporto) Na<sup>+</sup>/glucosio e il Na<sup>+</sup>/amminoacidi, queste due sostanze vengono quasi completamente riassorbite a livello di questo tratto del tubulo renale, in particolare nella prima porzione del tubulo prossimale e in minor misura nella seconda. Il sodio che non viene riassorbito con i cotrasportatori viene assorbito da scambiatori (antiporto) Na<sup>+</sup>/H<sup>+</sup> e da simporti Na<sup>+</sup>/HCO<sub>3</sub><sup>-</sup>, che permettono alle cellule del tubulo di ottenere sodio e bicarbonato e secernere nel lume ioni idrogen. Una volta nel lume H<sup>+</sup> si combina con il bicarbonato (HCO<sub>3</sub><sup>-</sup>) per formare acido carbonico (H<sub>2</sub>CO<sub>3</sub>) che a sua volta si dissocia in acqua e anidride carbonica (H<sub>2</sub>O + CO<sub>2</sub>). Ciò che però permette al Na<sup>+</sup> di essere riassorbito nel tubulo prossimale è l'azione della Na<sup>+</sup>/K<sup>+</sup> ATPasi presente a livello della membrana basolaterale delle cellule del tubulo. Questa pompa ionica secerne ioni Na<sup>+</sup> nel liquido interstiziale e porta ioni K<sup>+</sup> all'interno del citoplasma delle cellule tubulari, in questo modo la concentrazione di Na<sup>+</sup> all'interno della cellula rimane bassa e il trasporto del Na<sup>+</sup> dal lume tubulare al citoplasma delle cellule è quindi favorito dal gradiente di concentrazione. Nella seconda parte del tubulo prossimare il sodio diffonde attraverso le giunzioni serrate tra le cellule tubulari seguendo il gradiente del cloro, da cui è attratto data la carica opposta; la concentrazione del cloro infatti aumenta procedendo lungo il tubulo prossimale e ciò ne permette la diffusione del liquido interstiziale. In alternativa, il cloro può anche diffondere per via transcellulare. L'acqua diffonde per osmosi attraverso il tubulo prossimale data l'elevata permeabilità. Ciò rende ragione del fatto che malgrado una quota consistente (circa il 65% del carico filtrato) di Na<sup>+</sup> venga riassorbita nel tubulo prossimale, la sua concentrazione resta pressoché costante lungo tutta la sua lunghezza. In questo tratto vengono assorbiti anche ioni [[fosfato]] e [[lattato]]. L'[[urea]] e la [[creatinina]] non vengono riassorbite e la loro concentrazione aumenta. In generale l'osmolalità resta pressoché costante. I capillari peritubulari secernono nel lume del tubulo sostanze di scarto o tossiche come [[sali biliari]], [[catecolamine]], [[farmaci]], [[tossine]] e altri prodotti del metabolismo cellulare.
Il tubulo prossimale è un tratto ad alta capacità di riassorbimento del tubulo renale. E' costituito da cellule ricche di mitocondri, provviste di un esteso orletto a spazzola sul lato apicale della membrana plasmatica e di spazi intercellulari a livello della porzione baso-laterale della membrana che estendono la superficie disponibile per il trasporto delle varie sostanze. Sull'orletto a spazzola sono presenti diversi co-trasportatori, per esempio il co-trasportatore (simporto) Na<sup>+</sup>/glucosio e il Na<sup>+</sup>/amminoacidi, queste due sostanze vengono quasi completamente riassorbite a livello di questo tratto del tubulo renale, in particolare nella prima porzione del tubulo prossimale e in minor misura nella seconda. Il sodio che non viene riassorbito con i cotrasportatori viene assorbito da scambiatori (antiporto) Na<sup>+</sup>/H<sup>+</sup> e da simporti Na<sup>+</sup>/HCO<sub>3</sub><sup>-</sup>, che permettono alle cellule del tubulo di ottenere sodio e bicarbonato e secernere nel lume ioni idrogen. Una volta nel lume H<sup>+</sup> si combina con il bicarbonato (HCO<sub>3</sub><sup>-</sup>) per formare acido carbonico (H<sub>2</sub>CO<sub>3</sub>) che a sua volta si dissocia in acqua e anidride carbonica (H<sub>2</sub>O + CO<sub>2</sub>). Ciò che però permette al Na<sup>+</sup> di essere riassorbito nel tubulo prossimale è l'azione della Na<sup>+</sup>/K<sup>+</sup> ATPasi presente a livello della membrana basolaterale delle cellule del tubulo. Questa pompa ionica secerne ioni Na<sup>+</sup> nel liquido interstiziale e porta ioni K<sup>+</sup> all'interno del citoplasma delle cellule tubulari, in questo modo la concentrazione di Na<sup>+</sup> all'interno della cellula rimane bassa e il trasporto del Na<sup>+</sup> dal lume tubulare al citoplasma delle cellule è quindi favorito dal gradiente di concentrazione. Nella seconda parte del tubulo prossimare il sodio diffonde attraverso le giunzioni serrate tra le cellule tubulari seguendo il gradiente del cloro, da cui è attratto data la carica opposta; la concentrazione del cloro infatti aumenta procedendo lungo il tubulo prossimale e ciò ne permette la diffusione del liquido interstiziale. In alternativa, il cloro può anche diffondere per via transcellulare. L'acqua diffonde per osmosi attraverso il tubulo prossimale data l'elevata permeabilità. Ciò rende ragione del fatto che malgrado una quota consistente (circa il 65% del carico filtrato) di Na<sup>+</sup> venga riassorbita nel tubulo prossimale, la sua concentrazione resta pressoché costante lungo tutta la sua lunghezza. In questo tratto vengono assorbiti anche ioni [[fosfato]] e [[lattato]]. L'[[urea]] e la [[creatinina]] non vengono riassorbite e la loro concentrazione aumenta. In generale l'osmolalità resta pressoché costante. I capillari peritubulari secernono nel lume del tubulo sostanze di scarto o tossiche come [[sali biliari]], [[catecolamine]], [[farmaci]], [[tossine]] e altri prodotti del metabolismo cellulare.


===Ansa di Henle===
=== Ansa di Henle ===


L'ansa di Henle è costituita da un segmento discendente sottile, da un segmento ascendente sottile e da un segmento ascendente spesso. Il segmento sottile è costituito da cellule epiteliali piatte, con scarso citoplasma, un orletto a spazzola sul lato luminale poco sviluppato e pochi mitocondri che denotano una bassa attività metabolica a differenza delle cellule del tubulo prossimale. Il segmento discendente sottile è molto permeabile all'acqua (ne viene riassorbita il 20% del carico filtrato) ma poco permeabile a tutti gli altri soluti che vengono assorbiti per diffusione. Il segmento spesso dell'ansa di Henle è costituito da cellule più grandi, di forma cubica e ad elevata attività metabolica, pressoché impermeabili all'acqua, riassorbono invece discrete quantità (25% del carico filtrato) di [[sodio]], [[cloro]] e [[potassio]] ma anche [[calcio]], [[magnesio]] che diffondono per via paracellulare poiché il simporto Na<sup>+</sup>/2Cl<sup>-</sup>/K<sup>+</sup> determina un lieve rientro di ioni K<sup>+</sup> nel lume tubulare, sufficiente a determinare un eccesso di cariche positive. Il segmento ascendente sottile dell'ansa di Henle è impermeabile all'acqua ed assorbe ioni in quantità decisamente inferiore rispetto al segmento ascendente spesso. Anche qui il riassorbimento degli ioni dipende dalla presenza della sodio-potassio-ATPasi sulla membrana basolaterale delle cellule; l'attività della pompa ionica mantiene bassa la concentrazione intracellulare di sodio nel tratto ascendente spesso, favorendone così il riassorbimento dal liquido tubulare. Il riassorbimento del sodio in questa sede avviene con un meccanismo di simporto Na<sup>+</sup>/2Cl<sup>-</sup>/K<sup>+</sup> ([[NKCC]]) e di antiporto Na<sup>+</sup>/H<sup>+</sup>, la forza motrice è generata dal gradiente di sodio. Poiché l'intero tratto ascendente dell'ansa è impermeabile all'acqua, in questo tratto si riduce l'[[osmolarità]] del liquido tubulare. Alcuni diuretici, come la [[furosemide]], detti appunto [[diuretici dell'ansa]], agiscono nel tratto ascendente spesso inibendo il simporto sodio-cloro-potassio e quindi il riassorbimento del cloruro di sodio; la conseguenza è un'aumentata escrezione urinaria di questo sale, oltre che di potassio e di calcio (ione positivo il cui riassorbimento è legato all'elettropositività del liquido tubulare).
L'ansa di Henle è costituita da un segmento discendente sottile, da un segmento ascendente sottile e da un segmento ascendente spesso. Il segmento sottile è costituito da cellule epiteliali piatte, con scarso citoplasma, un orletto a spazzola sul lato luminale poco sviluppato e pochi mitocondri che denotano una bassa attività metabolica a differenza delle cellule del tubulo prossimale. Il segmento discendente sottile è molto permeabile all'acqua (ne viene riassorbita il 20% del carico filtrato) ma poco permeabile a tutti gli altri soluti che vengono assorbiti per diffusione. Il segmento spesso dell'ansa di Henle è costituito da cellule più grandi, di forma cubica e ad elevata attività metabolica, pressoché impermeabili all'acqua, riassorbono invece discrete quantità (25% del carico filtrato) di [[sodio]], [[cloro]] e [[potassio]] ma anche [[calcio]], [[magnesio]] che diffondono per via paracellulare poiché il simporto Na<sup>+</sup>/2Cl<sup>-</sup>/K<sup>+</sup> determina un lieve rientro di ioni K<sup>+</sup> nel lume tubulare, sufficiente a determinare un eccesso di cariche positive. Il segmento ascendente sottile dell'ansa di Henle è impermeabile all'acqua ed assorbe ioni in quantità decisamente inferiore rispetto al segmento ascendente spesso. Anche qui il riassorbimento degli ioni dipende dalla presenza della sodio-potassio-ATPasi sulla membrana basolaterale delle cellule; l'attività della pompa ionica mantiene bassa la concentrazione intracellulare di sodio nel tratto ascendente spesso, favorendone così il riassorbimento dal liquido tubulare. Il riassorbimento del sodio in questa sede avviene con un meccanismo di simporto Na<sup>+</sup>/2Cl<sup>-</sup>/K<sup>+</sup> ([[NKCC]]) e di antiporto Na<sup>+</sup>/H<sup>+</sup>, la forza motrice è generata dal gradiente di sodio. Poiché l'intero tratto ascendente dell'ansa è impermeabile all'acqua, in questo tratto si riduce l'[[osmolarità]] del liquido tubulare. Alcuni diuretici, come la [[furosemide]], detti appunto [[diuretici dell'ansa]], agiscono nel tratto ascendente spesso inibendo il simporto sodio-cloro-potassio e quindi il riassorbimento del cloruro di sodio; la conseguenza è un'aumentata escrezione urinaria di questo sale, oltre che di potassio e di calcio (ione positivo il cui riassorbimento è legato all'elettropositività del liquido tubulare).
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Insieme al tubulo collettore corticale il tubulo distale riassorbe circa il 7% del sodio filtrato, assieme a quantità variabili di acqua, e secerne ioni potassio e idrogeno.
Insieme al tubulo collettore corticale il tubulo distale riassorbe circa il 7% del sodio filtrato, assieme a quantità variabili di acqua, e secerne ioni potassio e idrogeno.


=== Tubulo collettore midollare ===
==Bibliografia==

Il dotto collettore midollare è costituito da cellule grosse cellule cuboidi prive di orletto a spazzola e povere di mitocondri. Questa porzione del tubulo collettore riassorbe il 10% del carico filtrato di acqua e sodio e riversa il suo filtrato, ormai definibile [[urina]], nel dotto collettore. Come per il tubulo collettore corticale, il riassorbimento di acqua in questo tratto è proporzionale ai livelli di ormone antidiuretico e qui avviene un'ulteriore secrezione di ioni idrogeno che contribuisce a regolare il pH dell'urina, differentemente da esso, però, è permeabile all'[[urea]], che viene in parte riassorbita.

== Bibliografia ==

*{{cita libro|cognome= Balboni|nome= Giuseppe C.|wkautore= |coautori= et al.|curatore= |altri= |titolo= Anatomia Umana|dataoriginale= |annooriginale= 1976|ed=3|data= |anno= Ristampa 2000|mese= |editore= edi-ermes|città= Milano|lingua= |id= ISBN 88-7051-078-6|doi= |pagine= |capitolo= }}
*{{cita libro|cognome= Balboni|nome= Giuseppe C.|wkautore= |coautori= et al.|curatore= |altri= |titolo= Anatomia Umana|dataoriginale= |annooriginale= 1976|ed=3|data= |anno= Ristampa 2000|mese= |editore= edi-ermes|città= Milano|lingua= |id= ISBN 88-7051-078-6|doi= |pagine= |capitolo= }}
*{{cita libro | autore = Robert M. Berne|coautori = Matthew N. Levy, Bruce M. Koeppen, Bruce A. Stanton| titolo= Fisiologia| editore= Ambrosiana| città= Milano| anno= 2000|id= ISBN 9788808182746}}
*{{cita libro | autore = Robert M. Berne|coautori = Matthew N. Levy, Bruce M. Koeppen, Bruce A. Stanton| titolo= Fisiologia| editore= Ambrosiana| città= Milano| anno= 2000|id= ISBN 9788808182746}}

Versione delle 15:44, 15 apr 2012

Tubulo renale e la sua fisiologia

Il tubulo renale rappresenta la parte più estesa del nefrone, l'unità funzionale del rene. Esso ha la funzione di modificare, tramite processi di riassorbimento e secrezione, la composizione dell'ultrafiltrato prodotto dal glomerulo, fino ad ottenere l'urina.

Anatomia

Il tubulo renale ha una lunghezza complessiva di circa 30-40 mm (maggiore nei nefroni iuxtamidollari, minore nei nefroni corticali). L'estremità iniziale del tubulo, a fondo cieco, forma un calice a doppia parete che circonda il glomerulo e corrisponde alla capsula di Bowman. Il tubulo vero e proprio ha inizio in corrispondenza del polo urinifero del glomerulo, situato dal lato opposto al polo vascolare; a tale livello, infatti, il foglietto parietale (esterno) della capsula continua con la parete del tubulo. In questo modo l'ultrafiltrato raccoltosi nello spazio capsulare passa nel tubulo renale. Il tubulo renale si può suddividere in tre porzioni, differenti per struttura e funzione:

  • Il tubulo prossimale.
  • L'ansa di Henle, che presenta un segmento discendente (sottile) e ascendente (in parte sottile e in parte spesso).
  • Il tubulo distale.
  • Il tubulo reuniente.
  • Il tubulo collettore, a sua volta diviso in corticale e midollare.
  • Il dotto collettore.

Il tubulo prossimale, della lunghezza di circa 14 mm, inizia dal polo urinifero con un restringimento, o colletto, seguito da un tratto tortuoso che prende il nome di segmento contorto o convoluto; segue una porzione rettilinea, che decorre lungo il raggio midollare e continua direttamente nell'ansa di Henle. Essa ha la forma di una U ed è composta da un braccio discendente, un'ansa e un braccio ascendente. La lunghezza dell'ansa è variabile, essendo molto maggiore nei nefroni iuxtamidollari, dove raggiunge l'apice delle piramidi, e minore nei nefroni corticali. Il tubulo distale, ultimo tratto del nefrone, ha una lunghezza di circa 13-14 mm e inizia con un segmento rettilineo che rappresenta la prosecuzione del braccio ascendente dell'ansa. Il segmento rettilineo passa tra l'arteriola afferente e quella efferente del glomerulo; nel punto di attraversamento la struttura del tubulo si modifica a formare la macula densa. Il tubulo distale termina quindi con un segmento contorto o convoluto, connesso, mediante un piccolo tratto reuniente, con un dotto collettore.

Fisiologia

Il tubulo renale è responsabile del riassorbimento selettivo del filtrato glomerulare e della secrezione tubulare. Alcune sostanze, come il glucosio e gli amminoacidi, vengono filtrate a livello del glomerulo renale, ma vengono poi completamente riassorbite a livello del tubulo renale, altre sono riassorbite solo parzialmente, altre ancora, invece, come la creatinina, viene riassorbita in minime quantità e quindi escreta in grandi quantità. Il tubulo renale regola l'escrezione di ciascun soluto quasi indipendentemente da quella di un altro attraverso sia il trasporto passivo (diffusione) sia il trasporto attivo (mediato da proteine di membrana). Dopo essere passato attraverso di esso il filtrato glomerulare viene modificato trasformandosi in urina. In media un uomo forma 1.400-1.500 mL di urina al giorno. Ogni giorno il tubulo renale riassorbe mediamente 25.000 mEq di sodio e 179 L d'acqua.

Il riassorbimento di ciascuna sostanza prevede varie fasi. Inizialmente la sostanza deve passare attraverso la membrana e il citoplasma delle cellule epiteliali del tubulo renale (via transcellulare) oppure attraverso gli spazi intercellulari (via paracellulare) sino al liquido interstiziale e poi da questo attraverso l'endotelio nei capillari peritubulari per ultrafiltrazione, generata dalle forze idrostatiche e colloido-osmotiche presenti tra il liquido interstiziale e i capillari peritubulari.

La velocità con cui ciascuna sostanza viene filtrata è definita carico filtrato (FL, filtered load) e corrisponde al prodotto della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) per la concentrazione plasmatica (PC, plasma concentration) della data sostanza



Tubulo prossimale

Il tubulo prossimale è un tratto ad alta capacità di riassorbimento del tubulo renale. E' costituito da cellule ricche di mitocondri, provviste di un esteso orletto a spazzola sul lato apicale della membrana plasmatica e di spazi intercellulari a livello della porzione baso-laterale della membrana che estendono la superficie disponibile per il trasporto delle varie sostanze. Sull'orletto a spazzola sono presenti diversi co-trasportatori, per esempio il co-trasportatore (simporto) Na+/glucosio e il Na+/amminoacidi, queste due sostanze vengono quasi completamente riassorbite a livello di questo tratto del tubulo renale, in particolare nella prima porzione del tubulo prossimale e in minor misura nella seconda. Il sodio che non viene riassorbito con i cotrasportatori viene assorbito da scambiatori (antiporto) Na+/H+ e da simporti Na+/HCO3-, che permettono alle cellule del tubulo di ottenere sodio e bicarbonato e secernere nel lume ioni idrogen. Una volta nel lume H+ si combina con il bicarbonato (HCO3-) per formare acido carbonico (H2CO3) che a sua volta si dissocia in acqua e anidride carbonica (H2O + CO2). Ciò che però permette al Na+ di essere riassorbito nel tubulo prossimale è l'azione della Na+/K+ ATPasi presente a livello della membrana basolaterale delle cellule del tubulo. Questa pompa ionica secerne ioni Na+ nel liquido interstiziale e porta ioni K+ all'interno del citoplasma delle cellule tubulari, in questo modo la concentrazione di Na+ all'interno della cellula rimane bassa e il trasporto del Na+ dal lume tubulare al citoplasma delle cellule è quindi favorito dal gradiente di concentrazione. Nella seconda parte del tubulo prossimare il sodio diffonde attraverso le giunzioni serrate tra le cellule tubulari seguendo il gradiente del cloro, da cui è attratto data la carica opposta; la concentrazione del cloro infatti aumenta procedendo lungo il tubulo prossimale e ciò ne permette la diffusione del liquido interstiziale. In alternativa, il cloro può anche diffondere per via transcellulare. L'acqua diffonde per osmosi attraverso il tubulo prossimale data l'elevata permeabilità. Ciò rende ragione del fatto che malgrado una quota consistente (circa il 65% del carico filtrato) di Na+ venga riassorbita nel tubulo prossimale, la sua concentrazione resta pressoché costante lungo tutta la sua lunghezza. In questo tratto vengono assorbiti anche ioni fosfato e lattato. L'urea e la creatinina non vengono riassorbite e la loro concentrazione aumenta. In generale l'osmolalità resta pressoché costante. I capillari peritubulari secernono nel lume del tubulo sostanze di scarto o tossiche come sali biliari, catecolamine, farmaci, tossine e altri prodotti del metabolismo cellulare.

Ansa di Henle

L'ansa di Henle è costituita da un segmento discendente sottile, da un segmento ascendente sottile e da un segmento ascendente spesso. Il segmento sottile è costituito da cellule epiteliali piatte, con scarso citoplasma, un orletto a spazzola sul lato luminale poco sviluppato e pochi mitocondri che denotano una bassa attività metabolica a differenza delle cellule del tubulo prossimale. Il segmento discendente sottile è molto permeabile all'acqua (ne viene riassorbita il 20% del carico filtrato) ma poco permeabile a tutti gli altri soluti che vengono assorbiti per diffusione. Il segmento spesso dell'ansa di Henle è costituito da cellule più grandi, di forma cubica e ad elevata attività metabolica, pressoché impermeabili all'acqua, riassorbono invece discrete quantità (25% del carico filtrato) di sodio, cloro e potassio ma anche calcio, magnesio che diffondono per via paracellulare poiché il simporto Na+/2Cl-/K+ determina un lieve rientro di ioni K+ nel lume tubulare, sufficiente a determinare un eccesso di cariche positive. Il segmento ascendente sottile dell'ansa di Henle è impermeabile all'acqua ed assorbe ioni in quantità decisamente inferiore rispetto al segmento ascendente spesso. Anche qui il riassorbimento degli ioni dipende dalla presenza della sodio-potassio-ATPasi sulla membrana basolaterale delle cellule; l'attività della pompa ionica mantiene bassa la concentrazione intracellulare di sodio nel tratto ascendente spesso, favorendone così il riassorbimento dal liquido tubulare. Il riassorbimento del sodio in questa sede avviene con un meccanismo di simporto Na+/2Cl-/K+ (NKCC) e di antiporto Na+/H+, la forza motrice è generata dal gradiente di sodio. Poiché l'intero tratto ascendente dell'ansa è impermeabile all'acqua, in questo tratto si riduce l'osmolarità del liquido tubulare. Alcuni diuretici, come la furosemide, detti appunto diuretici dell'ansa, agiscono nel tratto ascendente spesso inibendo il simporto sodio-cloro-potassio e quindi il riassorbimento del cloruro di sodio; la conseguenza è un'aumentata escrezione urinaria di questo sale, oltre che di potassio e di calcio (ione positivo il cui riassorbimento è legato all'elettropositività del liquido tubulare).

Tubulo distale e tubulo collettore corticale

La prima porzione del tubulo distale ha funzioni simili a quelle del segmento ascendente spesso dell'ansa di Henle, cioè riassorbe ioni (5% del carico filtrato di cloruro di sodio tramite il simporto Na+/Cl-) ma è impermeabile ad acqua e urea. Il trasporto di sodio e cloro può essere bloccato dai diuretici tiazidici.

Il secondo tratto del tubulo distale, detto segmento convoluto, ha caratteristiche di riassorbimento simili a quelle del tubulo collettore corticale ed è costituito da due tipi di cellule: le cellule principali e le cellule intercalate. Le cellule principali riassorbono acqua e sodio e secernono potassio. Il riassorbimento del sodio avviene per il gradiente di concentrazione favorevole determinato dalla Na+/K+ ATPasi, come già spiegato per altre porzioni del tubulo renale, mentre la secrezione di potassio dipende dalla sua captazione da parte di questa stessa pompa e poi dalla sua diffusione del lume tubulare seguendo il suo gradiente di concentrazione. Sulle cellule principali agiscono i diuretici risparmiatori di potassio come lo spironolattone, un antagonista dell'aldosterone o l'amiloride, un bloccante dei canali del Na+. L'aldosterone agisce a livello del tubulo distale incrementando il riassorbimento di sodio e la secrezione di ioni potassio.

Le cellule intercalate riassorbono potassio e secernono ioni idrogeno. La secrezione di ioni idrogeno, derivante dall'azione dell'anidrasi carbonica, avviene per trasporto attivo mediante una H+ ATPasi ed è determinante per la regolazione del pH delle urine. Per ciascun ione idrogeno secreto viene riassorbito uno ione bicarbonato dalla membrana basolaterale delle cellule del tubulo.

Il tubulo distale è sede di un processo di riassorbimento facoltativo di acqua mediato dai livelli dell'ormone antidiuretico (ADH). In presenza dell'ormone, prodotto dall' ipotalamo, immagazzinato e rilasciato dalla neuroipofisi, è stimolata la produzione di proteine dette acquaporine, con funzione di canali proteici transmembrana che rendono possibile il riassorbimento di acqua, determinando, in conclusione, una ridotta escrezione di acqua con le urine.

Insieme al tubulo collettore corticale il tubulo distale riassorbe circa il 7% del sodio filtrato, assieme a quantità variabili di acqua, e secerne ioni potassio e idrogeno.

Tubulo collettore midollare

Il dotto collettore midollare è costituito da cellule grosse cellule cuboidi prive di orletto a spazzola e povere di mitocondri. Questa porzione del tubulo collettore riassorbe il 10% del carico filtrato di acqua e sodio e riversa il suo filtrato, ormai definibile urina, nel dotto collettore. Come per il tubulo collettore corticale, il riassorbimento di acqua in questo tratto è proporzionale ai livelli di ormone antidiuretico e qui avviene un'ulteriore secrezione di ioni idrogeno che contribuisce a regolare il pH dell'urina, differentemente da esso, però, è permeabile all'urea, che viene in parte riassorbita.

Bibliografia

  • Giuseppe C. Balboni, et al., Anatomia Umana, 3ª ed., Milano, edi-ermes, Ristampa 2000 [1976], ISBN 88-7051-078-6.
  • Robert M. Berne, Matthew N. Levy, Bruce M. Koeppen, Bruce A. Stanton, Fisiologia, Milano, Ambrosiana, 2000, ISBN 9788808182746.

Voci correlate