Questione di fiducia: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica 46798765 di 79.15.138.43 (discussione) c'è anche la fonte
Riga 12: Riga 12:
successivamente al "rimpasto" cioè una modifica nella composizione del gabinetto e successivamente alla modifica del programma di governo.
successivamente al "rimpasto" cioè una modifica nella composizione del gabinetto e successivamente alla modifica del programma di governo.


==Regolamento del Senato della Repubblica - Articolo 116 ==
==Regolamento del Senato della Repubblica - Articolo 161 ==
La questione di fiducia gode di tre elementi caratteristici definiti dalla giunta per i regolamenti nel 1988:
La questione di fiducia gode di tre elementi caratteristici definiti dalla giunta per i regolamenti nel 1988:
# gli articoli su cui è posta la fiducia godono della priorità di votazione; l'approvazione della fiducia comporta automaticamente la reiezione di tutti gli stralci ed emendamenti collegati all'articolo;
# gli articoli su cui è posta la fiducia godono della priorità di votazione; l'approvazione della fiducia comporta automaticamente la reiezione di tutti gli stralci ed emendamenti collegati all'articolo;

Versione delle 15:17, 28 gen 2012

In Italia la questione di fiducia è un istituto della forma di governo parlamentare riservato al Governo, non previsto in Costituzione, ma disciplinato dai regolamenti interni della Camera [1] e, in modo più succinto, del Senato [2] nonché dalla legge n. 400/1988. Il regolamento della Camera è molto restrittivo nell'elencare i casi in cui il Governo non può porre la questione di fiducia: in ciò che attiene al regolamento interno delle Camere, modifiche del Regolamento, sanzioni disciplinari e gli argomenti per i quali il Regolamento preveda votazione per alzata di mano o per scrutinio segreto, inchieste parlamentari, autorizzazioni a procedere e verifica delle elezioni.

Storia

La questione di fiducia viene regolamentata per la prima volta nel 1971 alla camera nell'Art 116 r.C. come tramite per rinsaldare le file della maggioranza; dal 1980, con il presidente Cossiga la questione di fiducia diventa un mezzo antiostruzionistico, grazie alla priorità delle votazioni su cui è posta.

Ratio dell'istituto

Il governo pone la questione di fiducia su una legge (o più comunemente su un emendamento ad una legge), qualificando tale atto come fondamentale della propria azione politica e facendo dipendere dalla sua approvazione la propria permanenza in carica. Nella pratica politica tale strumento viene usato dal Governo per compattare la maggioranza parlamentare che lo sostiene o per evitare l'ostruzionismo dell'opposizione.

Ponendo la fiducia tutti gli emendamenti decadono e la legge deve essere votata così come è stata presentata. Nel caso in cui il Parlamento respinga la questione di fiducia posta dal Governo, quest'ultimo è considerato privo della fiducia della Camera/Senato e pertanto è tenuto a rassegnare il mandato nelle mani del Capo dello Stato. Va inoltre ricordato che tale istituto giuridico, compattando la maggioranza cerca di annullare i franchi tiratori che si nascondono dietro il voto segreto.

Esistono altri due casi in cui il governo può porre la questione di fiducia: successivamente al "rimpasto" cioè una modifica nella composizione del gabinetto e successivamente alla modifica del programma di governo.

Regolamento del Senato della Repubblica - Articolo 161

La questione di fiducia gode di tre elementi caratteristici definiti dalla giunta per i regolamenti nel 1988:

  1. gli articoli su cui è posta la fiducia godono della priorità di votazione; l'approvazione della fiducia comporta automaticamente la reiezione di tutti gli stralci ed emendamenti collegati all'articolo;
  2. la questione di fiducia è la cornice all'interno della quale si apre la discussione in merito all'argomento su cui è stata posta;
  3. il contingentamento dei tempi è affidato alla regolamentazione ordinaria del senato.[2]

Regolamento della Camera dei deputati - Articolo 116

Divieto di porre la questione di fiducia su:

  1. regolamenti interni della camera
  2. su questioni procedimentali
  3. su votazioni per alzata di mano e scrutinio segreto dove espressamente richiesto dal regolamento
  4. su votazioni nei confronti di persone
  5. su questioni incidentali formali
  6. sull'affidamento di disegni di legge in commissione.[1]

Riferimenti normativi

Note

Voci correlate