Aulo Verginio Tricosto Celiomontano (console 469 a.C.): differenze tra le versioni

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* {{en}} [http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/0541.html Aulo Verginio] nel [[Dizionario di biografia e mitologia greco-romana]] di [[William Smith (lessicografo)|William Smith]]
* {{en}} [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Dionysius_of_Halicarnassus/9C*.html Le Antichità romane, Libro IX] su [[LacusCurtius]]
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Aulo Verginio Tricosto Celiomontano
Console della Repubblica romana

Nessuna immagine disponibile
Nome originaleAulus Verginius Tricostus Caeliomontanus
Consolato469 a.C.

Aulo Verginio Tricosto Celiomontano, in latino Aulus Verginius Tricostus Caeliomontanus (... – ...), è stato un politico romano del V secolo a.C.

Biografia

Aulo Verginio apparteneva al ramo Tricosto della nobile gens Verginia, un'antica gens patrizia dell'antica Roma. Era il figlio di Aulo Verginio Tricosto Celiomontano, console nel 494 a.C. e fratello di Spurio Verginio Tricosto Celiomontano, console nel 456 a.C.[1]

Nel 469 a.C. venne eletto console con Tito Numicio Prisco.

All'inizio del mandato i due consoli vennero inviati dal Senato a combattere contro gli Equi ed i Volsci che avevano bruciato delle fattorie nei pressi di Roma[2]. Tito Numicio marciò verso Antium, all'epoca una tra le principali città dei Volsci, mentre Aulo Verginio compiva scorribande nel territorio degli Equi[3]. Malgrado la sua negligenza, che portò le truppe a cadere in un'imboscata, Aulo riuscì a sconfiggere gli Equi grazie alla valentia dei soldati[4].


Di queste campagne approfittarono i Sabini per giungere fino alle porte di Roma; riunite le loro truppe i due consoli invasero il territorio sabino come rappresaglia alle scorribande, infliggendo ai Sabini più danni di quanti questi ne avevano causati ai romani[5].


Nel 467 a.C., dopo la conquista della città di Anzio, i Romani vi fondarono una colonia; Aulo Verginio, insieme a Tito Quinzio Capitolino Barbato e a Publio Furio Medullino Fuso, fu uno dei triumviri, nominati dal console Quinto Fabio Vibulano, incaricati di ripartire ed assegnare ai coloni le terre sottratte ai Volsci[6].

Note

  1. ^ Smith, p. 532.
  2. ^ Livio, Ab Urbe Condita Libri, Libro II, 63,2-3.
  3. ^ Dionigi, Antichità romane, Libro IX, 56,3-5.
  4. ^ Livio, Ab Urbe Condita Libri, Libro II, 63,5.
  5. ^ Livio, Ab Urbe Condita Libri, Libro II, 63,7.
  6. ^ Livio, Ab Urbe Condita Libri, Libro III, 1,4-6.

Bibliografia

Fonti primarie
Fonti secondarie
  • William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. I, Little, Brown, and Company, Boston, 1867.

Voci correlate

Predecessore Fasti consulares Successore
Lucio Valerio Potito II
e
Tiberio Emilio Mamercino I
(469 a.C.)
con Tito Numicio Prisco
Tito Quinzio Capitolino II
e
Quinto Servilio Prisco I

Collegamenti esterni