Colorimetro: differenze tra le versioni

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Parti essenziali di un colorimetro
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* una sorgente luminosa
* una sorgente luminosa
* una fenditura regolabite
* una fenditura regolabite
* un set di filtri colorati
* un set di [[Filtro (ottica)|filtri]] colorati
* una [[cuvetta]]
* una [[cuvetta]]
* un [[rivelatore]] (solitamente un [[fotoresistore]]) per misurare la luce trasmessa
* un [[rivelatore]] (solitamente un [[fotoresistore]]) per misurare la luce trasmessa

Versione delle 12:33, 6 nov 2011

Rappresentazione schematica di un colorimetro: (1) Selezione della lunghezza d'onda, (4) Cambio lampada per operare nell'ultravioletto (lampada a Deuterio), (5) Display, (6) Compartimento del campione, (7) Azzeramento (100% T), (8) Regolatore della sensibilità.

Un colorimetro è uno strumento che misura l'assorbimento di particolari lunghezze d'onda della luce da parte di una soluzione colorata. È comunemente usato per determinare la concentrazione di un soluto conosciuto in una soluzione per mezzo della legge di Lambert-Beer, che afferma che la concentrazione di un soluto è proporzionale alla assorbanza.

È caratterizzato da una maggiore semplicità costruttiva rispetto ad uno spettrofotometro e per operare generalmente nella regione spettrale del visibile, tra ca. 400 e ca. 700 nm.

Parti componenti lo strumento

Le parti essenziali di un colorimetro sono: