Diogene di Babilonia: differenze tra le versioni

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'''Diogene lo Stoico''', conosciuto anche come '''Diogene di Seleucia''', e '''Diogene di Babilonia''', fu un [[filosofo]] [[Stoicismo|stoico]], vissuto tra il [[230 a.C.|230]] ed il [[150 a.C.]]
'''Diogene lo Stoico''', conosciuto anche come '''Diogene di Seleucia''', e '''Diogene di Babilonia''', fu un [[filosofo]] [[Stoicismo|stoico]], vissuto tra il [[230 a.C.|230]] ed il [[150 a.C.]]

Versione delle 03:49, 24 ott 2011

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Diogene lo Stoico, conosciuto anche come Diogene di Seleucia, e Diogene di Babilonia, fu un filosofo stoico, vissuto tra il 230 ed il 150 a.C.

Nato a Seleucia sul Tigri presso Babilonia, Diogene fu educato ad Atene sotto la guida di Crisippo e successe a Zenone di Tarso come capo della scuola stoica ateniese.

Il suo pensiero è simile a quello di Crisippo, in particolar modo sulla dialettica, in cui istruì Carneade[1].

Con Carneade e Critolao prese parte alla celebre ambasceria inviata a Roma dagli Ateniesi multati per aver saccheggiato Oropo.

Opere

Diogene fu l'autore di molte opere, delle quali si conoscono solamente i titoli:

  • Διαλεκτικὴ τέχνη - Arte della dialettica.[2]
  • Sulla divinazione.[3]
  • Sulla dea Atena.[4]
  • Περὶ τοῦ τῆς ψυχῆς ἡγεμονικοῦ - Sull'egemonia dell'anima.
  • Περὶ φωνῆς - Sul linguaggio.[5]
  • Περὶ εὐγενείας - Sulla nobiltà della nascita.[6]
  • Περὶ νόμων - Sulle leggi.[7]

Da vari riferimenti presenti negli scritti di Marco Tullio Cicerone si può dedurre che Diogene compose anche altre opere riguardanti vari argomenti, come il dovere, il bene ed il piacere.[8]

Note

  1. ^ Cicerone, Academica, ii. 30; De Oratore, ii. 38
  2. ^ Diogene Laerzio, vii. 51
  3. ^ Cicerone, De Divinatione, i. 3, ii. 43
  4. ^ Cicerone, De Natura Deorum, i. 15
  5. ^ Diogene Laerzio, vii. 55
  6. ^ Ateneo, iv. p. 168
  7. ^ In più libri, il primo dei quali è citato da Ateneo, xii.; cfr Cicerone, De Legibus iii. 5, dove "Dio" sta per "Diogene"
  8. ^ Cicerone, De Officiis, iii. 12, 13, 23; De Finibus, iii. 10, 15