Leader di partito: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
È detto '''leader di partito''' l'[[organo monocratico]] posto al vertice di un [[partito politico]]. La denominazione ufficiale varia secondo i paesi e i partiti. In alcuni paesi, ad esempio quelli anglosassoni, viene utilizzata anche ufficialmente la denominazione ''leader''. Altrove si usano denominazioni come ''[[presidente]]'' oppure ''[[segretario generale]]'', ''segretario politico'' o, semplicemente, ''segretario''. In particolare, la denominazione segretario generale è tipica dei partiti [[comunismo|comunisti]] e [[socialismo|socialisti]] sebbene il titolo (o altri analoghi) sia stato poi adottato anche da partiti di diversa ideologia.
È detto '''leader di partito''' l'[[organo monocratico]] posto al vertice di un [[partito politico]]. La denominazione ufficiale varia secondo i paesi e i partiti. In alcuni paesi, ad esempio quelli anglosassoni, viene utilizzata anche ufficialmente la denominazione ''leader''. Altrove si usano denominazioni come ''[[presidente]]'' oppure ''[[segretario generale]]'', ''segretario politico'' o, semplicemente, ''segretario''. In particolare, la denominazione segretario generale è tipica dei partiti [[comunismo|comunisti]] e [[socialismo|socialisti]] sebbene il titolo (o altri analoghi) sia stato poi adottato anche da partiti di diversa ideologia.


In certi partiti vi è più di un organo che porta le denominazioni sopra ricordate; in questi casi la ripartizione delle competenze è molto variabile: in alcuni partiti il leader o presidente è posto al vertice mentre il segretario è posto alle sue dirette dipendenze e si occupa prevalentemente degli aspetti organizzativi; in altri partiti, invece, il segretario o il leader ha l'effettiva direzione del partito mentre al presidente spetta un ruolo di rappresentanza.
In certi partiti vi è più di un organo che porta le denominazioni sopra ricordate; in questi casi la ripartizione delle competenze è molto variabile: in alcuni partiti il leader o presidente è posto al vertice, mentre il segretario è posto alle sue dirette dipendenze e si occupa prevalentemente degli aspetti organizzativi; in altri partiti, invece, il segretario o il leader ha l'effettiva direzione del partito mentre al presidente spetta un ruolo di rappresentanza.


In certi paesi, tra cui quelli anglosassoni e quelli scandinavi, il ruolo di leader del partito coincide con quello di leader del suo [[gruppo parlamentare]] (della [[camera bassa]], se il [[parlamento]] è [[bicameralismo|bicamerale]]), tanto che, spesso, viene eletto da quest'ultimo; in tal caso il presidente o il segretario del partito, ove presente, tende ad avere un ruolo di secondo piano. Altrove, invece, il gruppo parlamentare ha un proprio leader (''capogruppo'' o ''presidente'') distinto dal leader del partito, ma è quest'ultimo che tende ad avere un ruolo di primo piano. Dove non è eletto dal gruppo parlamentare, il leader è di norma eletto da organi assembleari del partito, come il [[congresso]], il [[comitato centrale]] o altri analoghi; talvolta è eletto direttamente dagli iscritti.
In certi paesi, tra cui quelli anglosassoni e quelli scandinavi, il ruolo di leader del partito coincide con quello di leader del suo [[gruppo parlamentare]] (della [[camera bassa]], se il [[parlamento]] è [[bicameralismo|bicamerale]]), tanto che, spesso, viene eletto da quest'ultimo; in tal caso il presidente o il segretario del partito, ove presente, tende ad avere un ruolo di secondo piano. Altrove, invece, il gruppo parlamentare ha un proprio leader (''capogruppo'' o ''presidente'') distinto dal leader del partito, ma è quest'ultimo che tende ad avere un ruolo di primo piano. Dove non è eletto dal gruppo parlamentare, il leader è di norma eletto da organi assembleari del partito, come il [[congresso]], il [[comitato centrale]] o altri analoghi; talvolta è eletto direttamente dagli iscritti.

Versione delle 15:31, 18 ott 2011

È detto leader di partito l'organo monocratico posto al vertice di un partito politico. La denominazione ufficiale varia secondo i paesi e i partiti. In alcuni paesi, ad esempio quelli anglosassoni, viene utilizzata anche ufficialmente la denominazione leader. Altrove si usano denominazioni come presidente oppure segretario generale, segretario politico o, semplicemente, segretario. In particolare, la denominazione segretario generale è tipica dei partiti comunisti e socialisti sebbene il titolo (o altri analoghi) sia stato poi adottato anche da partiti di diversa ideologia.

In certi partiti vi è più di un organo che porta le denominazioni sopra ricordate; in questi casi la ripartizione delle competenze è molto variabile: in alcuni partiti il leader o presidente è posto al vertice, mentre il segretario è posto alle sue dirette dipendenze e si occupa prevalentemente degli aspetti organizzativi; in altri partiti, invece, il segretario o il leader ha l'effettiva direzione del partito mentre al presidente spetta un ruolo di rappresentanza.

In certi paesi, tra cui quelli anglosassoni e quelli scandinavi, il ruolo di leader del partito coincide con quello di leader del suo gruppo parlamentare (della camera bassa, se il parlamento è bicamerale), tanto che, spesso, viene eletto da quest'ultimo; in tal caso il presidente o il segretario del partito, ove presente, tende ad avere un ruolo di secondo piano. Altrove, invece, il gruppo parlamentare ha un proprio leader (capogruppo o presidente) distinto dal leader del partito, ma è quest'ultimo che tende ad avere un ruolo di primo piano. Dove non è eletto dal gruppo parlamentare, il leader è di norma eletto da organi assembleari del partito, come il congresso, il comitato centrale o altri analoghi; talvolta è eletto direttamente dagli iscritti.

Accanto ai leader ora ricordati nei partiti possono esserci leader informali che, pur non ricoprendo cariche ufficiali, hanno talvolta poteri effettivi superiori a quelli di coloro che ricoprono tali cariche. Anche i leader delle correnti interne al partito sono spesso informali e possono avere, di fatto, un ruolo molto rilevante nella direzione del partito.

Oltre ai partiti anche le loro coalizioni possono avere un proprio leader; questo è, di solito, il leader del partito più importante della coalizione; se così non è, può trovarsi in posizione di debolezza nei confronti dei leader dei partiti coalizzati.

Nei sistemi bipartitici o bipolari il leader del partito o della coalizione che ha la maggioranza in parlamento diventa di fatto automaticamente primo ministro (o capo del governo comunque denominato) mentre il leader del partito o della coalizione di opposizione che ha il maggior numero di seggi diventa leader dell'opposizione, laddove esiste questa figura.