La fame e la sete: differenze tra le versioni
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Versione delle 16:36, 3 set 2011
{{{titolo italiano}}} | |
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L'attrice Beatrice Macola in una scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Durata | 90 min |
Genere | comico |
Regia | Antonio Albanese |
Soggetto | Antonio Albanese, Vincenzo Cerami |
Sceneggiatura | Antonio Albanese, Vincenzo Cerami |
Produttore | Vittorio Cecchi Gori, Rita Rusic |
Fotografia | Massimo Pau |
Montaggio | Simona Paggi |
Musiche | Nicola Piovani |
Scenografia | Francesco Frigeri |
Costumi | Beatrice Bordone |
Interpreti e personaggi | |
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La fame e la sete è un film del 1999 diretto da Antonio Albanese.
Albanese interpreta tre personaggi creati da lui per la TV: Alex Drastico, l'ingegnere Ivo Perego e Pacifico.[1]
La maggior parte delle scene del film è girata a Petralia Soprana, paese d'origine dei genitori di Albanese.
Titolo
Alex ed Ivo rappresentano due opposti italiani stereotipati: l'imprenditore gretto del nord ed il fannullone del sud. Essendo spesso in contrasto per le vedute diverse, all'inizio del film la madre dice «Mi sembrate la fame la sete», riferendosi alla loro profonda diversità.
Trama
Un benvoluto barbiere siciliano muore di vecchiaia. Al momento di celebrare il funerale, si deve riunire tutta la famiglia, composta dalla vedova e dai tre figli: Alex Drastico (che viveva con i genitori), Ivo Perego (emigrato al nord e divenuto un industriale) e Pacifico (tutti e tre interpretati dall'attore comico Antonio Albanese).
Alex è un fannullone che si autodefinisce "libero professionista", in quanto si vanta di essere un fotografo d'arte moderna. È un uomo spesso irritabile ed ignorante. La madre lo convicerà a chiamare Ivo per avvertirlo del funerale. Suo padre lasciò, nel testamento, la casa e la terra al poeta del paese zu Alfio. Tentando di sapere di più su questa figura enigmatica, abbandonerà il suo scopo quando capirà di avere a che fare con un boss mafioso.
Ivo è un industriale emigrato al nord, dove ha fatto fortuna nella direzione di un catenificio. È sposato, ma tradisce la moglie con la segretaria. Possiede sette cani, ognuno con il nome dei sette nani. È un uomo avaro e attaccato al lavoro, altamente razzista nei confronti «di chi non è del nord». Durante il viaggio in furgone verso la Sicilia (non viaggia in aereo perché non ricorda se il biglietto sia o no scaricabile dalle tasse), entra in contatto con un'autostoppista che, provando odio verso il suo modo di fare, lo lascia addormentato nel furgone in una nave diretta in Albania.
Pacifico è un docente di latino, anche lui residente al nord con domicilio in una fantomatica "via dei Dimenticati", che vive in una situazione di totale controllo da parte della moglie e dei genitori di lei. Avendo saputo del funerale da una fonte anonima, abbandonerà la sua situazione attuale per andare in Sicilia. Non si sa come, ma tutti si erano, appunto, dimenticati di lui fino al momento del funerale: il telegramma gli è stato inviato da una donna innamorata di lui durante l'adolescenza, l'unica a non dimenticarsi di lui, e con la quale ritroverà l'amore.
Note
- ^ Luigi Paini, La fame e la sete, su mymovies.it, MyMovies. URL consultato il 21-1-2011.