Carlo Donida: differenze tra le versioni

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*Autori Vari (a cura di [[Gino Castaldo]]), ''Dizionario della canzone italiana'', editore Armando Curcio ([[1990]]); alla voce Donida Carlo, di Enzo Giannelli, pag. 577
*Autori Vari (a cura di [[Gino Castaldo]]), ''Dizionario della canzone italiana'', editore Armando Curcio ([[1990]]); alla voce Donida Carlo, di Enzo Giannelli, pag. 577

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Versione delle 09:00, 24 ago 2011

Carlo Donida Labati (Milano, 30 ottobre 1920Porto Valtravaglia, 22 aprile 1998) è stato un compositore e pianista italiano.

Biografia

Carlo Donida (seduto) insieme a Mogol nei primi anni sessanta

Si diplomò al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in pianoforte e composizione, per intraprendere la carriera di direttore d'orchestra, che decise però di abbandonare per seguire la sua vena artistica, più vicina alla musica leggera.

Iniziò quindi la sua attività nel mondo musicale come pianista de I Dandies, gruppo molto noto a cavallo degli anni '40 e '50, in cui si distinse come uno dei migliori pianisti del genere.

Successivamente venne assunto come arrangiatore dalle Edizioni musicali Ricordi, che in quel periodo avevano appena creato la sezione musica leggera con le Edizioni musicali Radio Record Ricordi.

Entrato nell’ambiente della musica leggera, decise di comporre i primi motivi avvalendosi della collaborazione del paroliere Gian Carlo Testoni con cui firmò le sue prime canzoni, Dimmi t’amo e Sotto il mandorlo (interpretata dal Duo Fasano), con cui debuttò nel 1951 al Festival di Sanremo.

Successivamente collaborò con altri parolieri come Calibi, con cui scrisse Vecchio scarpone (interpretata da Gino Latilla e dal quintetto vocale con Giorgio Consolini), e Pinchi, paroliere di Canzone da due soldi (interpretata da Katyna Ranieri e Achille Togliani che si classificherà seconda a Sanremo), entrambi successi anche internazionali.

Nel 1960 inizia il lungo sodalizio con Giulio Rapetti in arte Mogol, che darà vita a 126 canzoni, con la canzone Briciole di baci , che interpretata da Lia Scutari vince la seconda edizione del Burlamacco d'oro nel 1960 (e che viene anche incisa da Mina) e Diavolo cantata da Jimmy Fontana, e che vince nel 1961 il Festival di Sanremo con Al di là, interpretata da Betty Curtis e Luciano Tajoli, canzone che arrivò in ben 26 paesi del mondo.

Tra le altre canzoni scritte dal binomio Romantico amore cantata da Nicola Arigliano, Le colline sono in fiore interpretata da una giovanissima Wilma Goich al Festival di Sanremo, ispirata alle sue amate colline del Lago Maggiore, Uno dei tanti cantata da Tony Dallara e Joe Sentieri.

La sua carriera sanremese continuò con Abbracciami forte (1965 Udo Jurgens – Ornella Vanoni), Gli occhi miei (1968 Wilma Goich – Dino), La spada nel cuore (1970 Patty Pravo – Little Tony) e La folle corsa (1971 Little Tony – Formula 3) solo per citare le più famose: il maestro Donida partecipò a dodici edizioni del Festival di Sanremo con piazzamenti sempre di prim’ordine.

Le sue canzoni ebbero grande successo anche all’estero; tra gli artisti che cantarono brani di Carlo Donida vi sono Tom Jones, Ben E. King, Shirley Bassey, Chet Baker e Charles Aznavour, che interpretarono le sue canzoni: “Uno dei tanti”, che nella versione inglese diventò “Who (I have nothing)”, “Gli occhi miei”, col titolo “Help yourself”, e “Le colline sono in fiore”.

Nella sua carriera Carlo Donida compose anche colonne sonore per documentari, pubblicità e film. Donida si affermò anche come eccellente compositore di canzoni su testi dialettali milanesi come Mi no, ghe vegni no,Cing ghei de pu, ma ross e Quand el coeur el s’innamora, che parteciparono e vinsero più edizioni del Festival della Canzone Milanese.

Anche Luigi Tenco interpretò alcune sue canzoni: Quasi sera, Sempre la stessa storia e Più mi innamoro di te e Serenella, già incisa da Bobby Solo (queste ultime due pubblicate postume).

Lucio Battisti, che interpretò raramente canzoni di cui non avesse composto lui stesso la musica, ne ha cantate ben quattro di Donida, sempre in collaborazione con Mogol: Prigioniero del mondo, La compagnia, La spada nel cuore e La folle corsa.

Vasco Rossi nel 2007 ha voluto reinterpretare una canzone scritta nel 1968 per Marisa Sannia, La Compagnia.

Le principali canzoni scritte da Carlo Donida

Nell'elenco è indicato il primo interprete che ha inciso la canzone

Anno Titolo Autori del testo Autori della musica Interpreti
1951 Sotto il mandorlo Gian Carlo Testoni e Mario Panzeri Carlo Donida Duo Fasano
1952 Cantate e sorridete Gian Carlo Testoni Carlo Donida e Fabio Borgazzi Oscar Carboni
1953 Vecchio scarpone Calibi Carlo Donida Gino Latilla e Doppio Quintetto Vocale, Giorgio Consolini
1954 Canzone da due soldi Pinchi Carlo Donida Katyna Ranieri e Achille Togliani
1958 L'autunno non è triste Umberto Bertini e Nisa Carlo Donida Peppino Di Capri
1959 Be-be bella signorina Nisa Carlo Donida Brunetta
1960 Sempre la stessa storia Giorgio Calabrese Carlo Donida Luigi Tenco
1960 Briciole di baci Mogol Carlo Donida Lia Scutari
1961 Al di là Mogol Carlo Donida Luciano Tajoli e Betty Curtis
1962 Tobia Mogol e Alberto Testa Carlo Donida Cocky Mazzetti e Joe Sentieri
1963 Ricorda Mogol Carlo Donida Milva e Luciano Tajoli
1963 Ecatombe Giorgio Calabrese e Franco Franchi Carlo Donida Riz Samaritano
1965 Abbracciami forte Mogol Carlo Donida Ornella Vanoni e Udo Jürgens
1965 Le colline sono in fiore Mogol e Calibi Carlo Donida e Renato Angiolini Wilma Goich e New Christy Minstrels
1966 In un fiore Mogol Carlo Donida Wilma Goich e Les Surfs
1966 Gold Snake Silvana Simoni Carlo Donida Iva Zanicchi
1967 Per vedere quanto è grande il mondo Mogol Carlo Donida Wilma Goich e The Bachelors
1968 Gli occhi miei Mogol Carlo Donida Wilma Goich e Dino
1968 Prigioniero del mondo Mogol Carlo Donida Lucio Battisti
1969 La compagnia Mogol Carlo Donida Marisa Sannia nel 1969, Lucio Battisti nel 1976, Vasco Rossi nel 2007
1970 La spada nel cuore Mogol Carlo Donida Patty Pravo e Little Tony
1971 La folle corsa Mogol Carlo Donida Formula 3 e Little Tony

Bibliografia

  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Donida Carlo, di Enzo Giannelli, pag. 577