Deodato di Milano: differenze tra le versioni

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==Fonti==
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*''[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica|Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni]]'' di [[Gaetano Moroni]], 1879, Venezia, Tip. Emiliana
*''[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica|Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni]]'' di [[Gaetano Moroni]], 1879, Venezia, Tip. Emiliana
*''Dizionario Biografico degli Italiani'' di [[Alberto Maria Ghisalberti]], Massimiliano Pavan, Istituto della Enciclopedia italiana - 1960, Milano
*''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'' di [[Alberto Maria Ghisalberti]], Massimiliano Pavan, [[Istituto della Enciclopedia italiana Treccani]]- 1960, Milano


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Template:Arcivescovo della Chiesa Cattolica

Deodato (m. 629), detto anche Diodato o Deusdedit fu arcivescovo di Milano dal 601 al 629.

Biografia

Dopo le precedenti opposizioni dei regnanti longobardi, san Gregorio Magno lo elesse alla cattedra milanese il 15 settembre 601.

Da arcivescovo, assicurò il patrimonio della Chiesa milanese in Sicilia, lontano dai furti e dalle razzie delle guerre. Fu definito per primo "Vicario di Sant'Ambrogio", quasi a riconoscere il ruolo di sant'Ambrogio quale padre della Chiesa milanese.

Morì il 30 ottobre 629 a Genova, dove venne sepolto.

Fonti

Predecessore Arcivescovo di Milano Successore
Costanzo de' Cittadini 601-629 Asterio