Sergio Frau: differenze tra le versioni

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Il popolo che edificò i [[nuraghe|nuraghi]] coinciderebbe con il misterioso popolo dei ''Šardana'' o ''Šerden'', citati tra i "[[popoli del mare]]" che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto. Altri sarebbero emigrati nella [[Italia|penisola italica]], e questa sarebbe l'altrimenti misteriosa origine degli [[Etruschi]].
Il popolo che edificò i [[nuraghe|nuraghi]] coinciderebbe con il misterioso popolo dei ''Šardana'' o ''Šerden'', citati tra i "[[popoli del mare]]" che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto. Altri sarebbero emigrati nella [[Italia|penisola italica]], e questa sarebbe l'altrimenti misteriosa origine degli [[Etruschi]].

A riprova del fatto che in parte, in un periodo remoto e comunque sia non intese come una barriera, i Greci/Fenici abbiano potuto considerare lo stretto di Messina come le colonne d'Ercole/Melquart si è schierato in difesa di questo aspetto della teoria di Frau [[Lorenzo Braccesi]]<ref>http://colonne.idra.info/lnx/cde_article.php3?id_article=42&id_rubrique=14</ref>, storico greco dell'[[Università di Padova]].


Nell'aprile del [[2005]] un simposio sui temi del libro si è tenuto nella sede dell'[[UNESCO]] a [[Parigi]], insieme alla mostra "Atlantika: Sardaigne, Ile Mythe" sulla [[Civiltà nuragica|Sardegna nuragica]]<ref>[http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=26682&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html UNESCO - Exhibition<i>Atlantika: Sardinia, Mythical Island</i> and symposium “Knowledge of the Ancient World: Where Were the Columns of Hercules?” (April 12)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Nell'aprile del [[2005]] un simposio sui temi del libro si è tenuto nella sede dell'[[UNESCO]] a [[Parigi]], insieme alla mostra "Atlantika: Sardaigne, Ile Mythe" sulla [[Civiltà nuragica|Sardegna nuragica]]<ref>[http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=26682&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html UNESCO - Exhibition<i>Atlantika: Sardinia, Mythical Island</i> and symposium “Knowledge of the Ancient World: Where Were the Columns of Hercules?” (April 12)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.

Versione delle 13:08, 18 mag 2011

Sergio Frau (Roma, 8 dicembre 1948) è un giornalista e scrittore italiano.

Lavora al quotidiano La Repubblica dal 1976 per il quale, dopo avere curato vari supplementi, è inviato di temi culturali. È di origini cagliaritane (padre) e lombarde per la parte materna.

Ha scritto il saggio Le Colonne d'Ercole - Un'inchiesta[1] (2002) in cui avanza la teoria che le mitiche colonne di cui parla Platone andrebbero identificate non con lo Stretto di Gibilterra, ma con il canale di Sicilia. Secondo tale scenario la leggendaria isola di Atlantide, di cui parla Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia, coinciderebbe con la Sardegna.

Il popolo che edificò i nuraghi coinciderebbe con il misterioso popolo dei Šardana o Šerden, citati tra i "popoli del mare" che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto. Altri sarebbero emigrati nella penisola italica, e questa sarebbe l'altrimenti misteriosa origine degli Etruschi.

A riprova del fatto che in parte, in un periodo remoto e comunque sia non intese come una barriera, i Greci/Fenici abbiano potuto considerare lo stretto di Messina come le colonne d'Ercole/Melquart si è schierato in difesa di questo aspetto della teoria di Frau Lorenzo Braccesi[2], storico greco dell'Università di Padova.

Nell'aprile del 2005 un simposio sui temi del libro si è tenuto nella sede dell'UNESCO a Parigi, insieme alla mostra "Atlantika: Sardaigne, Ile Mythe" sulla Sardegna nuragica[3].

Nell'ottobre del 2006 l'Accademia dei Lincei ha tenuto un convegno sui temi del libro nella sede di Roma che è stata anche il momento inagurale della mostra Atlantikà.[4]. Il 24 settembre 2010 a Roma ha vinto la I edizione del Premio di giornalismo "L'isola che c'è" riconoscimento assegnato a 10 giornalisti sardi, della carta stampa o della RAI - Radiotelevisione italiana, che lavorano a Roma. Sposato con Teresa Cavallaro, è padre di tre figli: Alessandro, Valentina e Roberto, quest'ultimo docente di Diritto Ecclesiastico presso l'Universitá degli studi di Torino.

Note