Idiosincrasia: differenze tra le versioni
m Bot: Aggiungo: nn:Idiosynkrasi |
m r2.7.1) (Bot: Aggiungo: no:Idiosynkrasi |
||
Riga 33: | Riga 33: | ||
[[nl:Idiosyncrasie]] |
[[nl:Idiosyncrasie]] |
||
[[nn:Idiosynkrasi]] |
[[nn:Idiosynkrasi]] |
||
[[no:Idiosynkrasi]] |
|||
[[pl:Idiosynkrazja]] |
[[pl:Idiosynkrazja]] |
||
[[pt:Idiossincrasia]] |
[[pt:Idiossincrasia]] |
Versione delle 21:15, 13 mag 2011
Idiosincrasia è un termine usato sia nel linguaggio parlato che in campo medico, linguistico e di altre discipline.
Nel linguaggio comune, la parola viene utilizzata per indicare una forte avversione per situazioni o persone non gradite. In questa accezione può ritenersi sinonimo di antipatia, avversione verso qualcuno o qualcosa.
Etimologia
L'origine risale al greco antico, ove il composto di idios ("proprio"; agg.) e di sunkrasis ("carattere", "inclinazione spirituale") significava una peculiarità di temperamento dell'individuo, senza per forza evidenziarne negativamente le avversioni e repulsioni.
Medicina
In medicina, con tale termine, si intende descrivere un soggetto che presenta una particolare, eccessiva e/o violenta reazione quando entra in contatto con certe sostanze, siano solide, liquide o gassose, normalmente non dannose.
Pur essendo questa reazione tipicamente negativa, non è da confondersi con un fenomeno allergico. La differenza sostanziale tra le due manifestazioni è che mentre l'allergia è una reazione del sistema immunitario ad un qualcosa che in certi soggetti viene riconosciuto come estraneo e perciò viene attaccato, l'idiosincrasia, invece, non è imputabile al sistema immunitario, ma può dipendere da vari fattori. Tra questi i più frequenti sono:
- mancanza/presenza nell'organismo del soggetto di particolari enzimi che ostacolano l'assimilazione della sostanza o reagiscono al contatto con la stessa;
- eccessiva sensibilità alla sostanza (ad esempio un farmaco).
Linguistica
In linguistica, i fenomeni idiosincratici sono le creazioni linguistiche limitate ad un ambito ristretto e costruite senza applicare le norme valide negli ambiti più ampi: in pratica, si intendono con questo termine soprattutto le invenzioni dei singoli parlanti, i quali formano parole e strutture sintattiche secondo la fantasia e la propria struttura cognitiva, spesso creando dei neologismi.